Oliva Itrana: differenze tra le versioni
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L<nowiki>'</nowiki>'''oliva Itrana''', detta anche oliva Trana, è una pianta molto vigorosa e rustica, che produce un frutto dal gusto inconfondibile. L'infiorescenza è nella media sia in lunghezza che per numero di mignole. Una sua peculiarità è la maturazione decisamente tardiva: febbraio-marzo. |
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Commercializzata da anni con la denominazione di "oliva di Gaeta" perché [[Gaeta]] era una terra ricca di uliveti prima che, per motivi commerciali, le coltivazioni ad ulivi lasciassero il posto ad altre |
Commercializzata da anni con la denominazione di "oliva di Gaeta" perché [[Gaeta]] era una terra ricca di uliveti prima che, per motivi commerciali, le coltivazioni ad ulivi lasciassero il posto ad altre attività più redditizie. Oggi gran parte della produzione viene fornita da [[Itri]], paese in leggera collina, a circa 5 km dal mare, e da molti altri comuni che sono sul dorsale marittimo dei [[monti Lepini]]. |
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Dal colore giallo-verde, ha un sapore intenso, fruttato, lievemente amaro e piccante; note di [[pomodoro]] verde ed erbacee. Oleosità media: 19% |
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Le note "olive di Gaeta", dal caratteristico colore rosato, vengono raccolte a fine novembre e messe in [[salamoia]]; in questo periodo dell'anno l'oliva si presenta ancora verde con macchioline scure, ma la permanenza nella soluzione acquosa salata fa sì che diventino di un omogeneo colore rosa. |
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Preparata in tal modo, l'oliva è adatta in insalata, con la fettina alla pizzaiola assieme ai [[capperi]], nel sugo della pasta o aggiunta al [[baccalà]]. |
Preparata in tal modo, l'oliva è adatta in insalata, con la fettina alla pizzaiola assieme ai [[capperi]], nel sugo della pasta o aggiunta al [[baccalà]]. |
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L'''auliv a la ott'' (l'oliva in botte), come si dice in dialetto locale, viene commercializzata poi in barattoli di vetro, secchielli in plastica o vaschette in plastica, ancora immersa nella salamoia. |
L'''auliv a la ott'' (l'oliva in botte), come si dice in dialetto locale, viene commercializzata poi in barattoli di vetro, secchielli in plastica o vaschette in plastica, ancora immersa nella salamoia. |
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La cooperativa dei produttori itrani commercializza anche l'oliva bianca, sempre in salamoia. |
La cooperativa dei produttori itrani commercializza anche l'oliva bianca, sempre in salamoia. |
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L'Itrana è una cultivar di olivo originaria e tipica del Lazio.
Olivo Trano | |
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[[File:|frameless|center|260x300px]]Esemplare di Olivo Trano | |
Regione | Lazio |
Caratteri botanici e agronomici | |
Attitudine | mensa (principalmente) e olio |
Portamento | assurgente |
Foglia | ellittico-lanceolata |
Autofertilità | no |
Caratteristiche dei frutti | |
Peso medio | 3,5 grammi |
Forma | ovoidale |
Simmetria | leggermente asimmetrico |
Colore a maturazione | rosso vinoso-violaceo |
Umbone | si |
Epicarpo | pruinoso, con lanticelle fitte evidenti |
Endocarpo | ellittico, asimmetrico scabro in superficie |
Resistenza | |
Alla mosca | medio bassa |
All'occhio di pavone | medio bassa |
Al freddo | alta |
Oliva Bianca d'Itri | |
---|---|
Olive itrane | |
Origini | |
Luogo d'origine | Italia |
Regione | Lazio |
Zona di produzione | Campodimele, Itri, Formia, Gaeta |
Dettagli | |
Categoria | ortofrutticolo |
Riconoscimento | P.A.T. |
Caratteristiche
Generalità
L'oliva Itrana, detta anche oliva Trana, è una pianta molto vigorosa e rustica, che produce un frutto dal gusto inconfondibile. L'infiorescenza è nella media sia in lunghezza che per numero di mignole. Una sua peculiarità è la maturazione decisamente tardiva: febbraio-marzo.
Commercializzata da anni con la denominazione di "oliva di Gaeta" perché Gaeta era una terra ricca di uliveti prima che, per motivi commerciali, le coltivazioni ad ulivi lasciassero il posto ad altre attività più redditizie. Oggi gran parte della produzione viene fornita da Itri, paese in leggera collina, a circa 5 km dal mare, e da molti altri comuni che sono sul dorsale marittimo dei monti Lepini.
Essendo autosterile, sfrutta il Leccino e il Pendolino come impollinatori. Il frutto prodotto è adatto sia per la produzione di olio che per la consumazione a tavola.
Olio
Dal colore giallo-verde, ha un sapore intenso, fruttato, lievemente amaro e piccante; note di pomodoro verde ed erbacee. Oleosità media: 19%
Consumazione a tavola
Le note "olive di Gaeta", dal caratteristico colore rosato, vengono raccolte a fine novembre e messe in salamoia; in questo periodo dell'anno l'oliva si presenta ancora verde con macchioline scure, ma la permanenza nella soluzione acquosa salata fa sì che diventino di un omogeneo colore rosa. Preparata in tal modo, l'oliva è adatta in insalata, con la fettina alla pizzaiola assieme ai capperi, nel sugo della pasta o aggiunta al baccalà.
L'auliv a la ott (l'oliva in botte), come si dice in dialetto locale, viene commercializzata poi in barattoli di vetro, secchielli in plastica o vaschette in plastica, ancora immersa nella salamoia. La cooperativa dei produttori itrani commercializza anche l'oliva bianca, sempre in salamoia. Un altro tipico modo di presentarla a tavola è l'oliva schiacciata. Il frutto viene colto agli inizi di novembre quando è ancora verde; viene pestato in modo da spaccare la polpa senza ledere il nocciolo e viene quindi lasciato in acqua per un paio di settimane. Dopo la "lavatura" viene riposto in vetro e condito con aglio, olio, peperoncino e prezzemolo e servito in tavola come antipasto, accompagnato dal pane itrano e da altre specialità del paese di Fra Diavolo. Inoltre nel periodo di piena maturazione (marzo - aprile) dell'oliva di Gaeta viene prodotta anche l'oliva appassita, di colore nero, la quale viene raccolta, emessa in un contenitore con sale grosso per circa 10 giorni e, successivamente, stesa al sole al naturale per circa una settimana. Dopo tale procedimento e pronta ad essere mangiata sia subito che condita con aglio, olio, peperoncino oppure usata per la preparazione di altri piatti e per la pizza.