Shira Haas

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Shira Haas nel 2018

Shira Haas (in ebraico: שירה האס;; Tel Aviv, 11 maggio 1995) è un'attrice israeliana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Shira Haas è nata nel 1995 a Tel Aviv, in Israele, da una famiglia ebrea. I suoi genitori, entrambi sabra, sono di origine polacca, ungherese e ceca. Suo nonno, sopravvissuto all'Olocausto, era stato imprigionato nel campo di concentramento di Auschwitz durante la seconda guerra mondiale.[1] All'età di un anno si trasferì con i suoi genitori a Hod HaSharon,[2] dove trascorse i primi anni di vita. All'età di tre anni, Haas ha contratto un cancro del rene da cui si è ripresa all'età di cinque anni dopo una serie di duri trattamenti.[3]

All'età di 14 anni, iniziò ad esibirsi in vari spettacoli teatrali al Cameri Theater, come Ghetto e Richard III. Ha fatto il suo debutto televisivo nel 2013 con il ruolo di Ruchami Weiss nella serie drammatica Shtisel. Haas ha studiato teatro alla Thelma Yellin High School of the Arts di Giv'atayim, prima di completare un breve servizio per le forze di difesa israeliane.[4] All'età di 16 anni ottiene il suo primo ruolo cinematografico da protagonista nel film Princess, per cui ha vinto il premio come miglior attrice al Jerusalem Film Festival[5] e ottiene una candidatura come miglior attrice all'Israeli Academy Award.[6] Partecipa in tutte e tre le stagioni della serie Netflix Shtisel, sugli ebrei Haredìm (Ultraortodossi) tratta da un best seller, una raccolta di racconti provenienti da vita reale.

Haas ha ottenuto il suo primo ruolo internazionale nel film Sognare è vivere, debutto alla regia di Natalie Portman, e ha recitato al fianco di Jessica Chastain nel film drammatico La signora dello zoo di Varsavia. Ha ottenuto la sua seconda candidatura all'Israeli Academy Award come migliore attrice non protagonista per Foxtrot - La danza del destino, film che stato selezionato per rappresentare Israele ai premi Oscar 2018 nella categoria Oscar al miglior film in lingua straniera.[7]

Shira Haas nel 2017

Agli Israeli Academy Awards 2018 ottiene due candidature; come miglior attrice per Broken Mirrors e come miglior attrice non protagonista in Pere Atzil, vincendo il premio per quest'ultima interpretazione.[8] Nel 2020 ottiene successo e popolarità internazionale grazie alla miniserie di Netflix Unorthodox, dove interpreta ancora -dopo "Shtisel" -una ragazza di fede ultra-ortodossa chassidica, questa volta la protagonista assoluta, che fugge dalla comunità di Williamsburg per rifarsi una vita a Berlino. Sempre nel 2020 è protagonista del film israeliano Asia, che doveva essere presentato in anteprima al Tribeca Film Festival, prima della sua cancellazione a causa della pandemia di COVID-19.[9]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Cortometraggi[modifica | modifica wikitesto]

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatrici italiane[modifica | modifica wikitesto]

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) 'Unorthodox' Remembers Atrocities Of The Past While Stepping Bravely Into The Future, su mtv.com. URL consultato il 25 aprile 2020.
  2. ^ (HE) שירה האס: "הבראתי לפני 20 שנה, אך אין ספק שהסרטן הוא חלק ממני", su maariv.co.il. URL consultato il 25 aprile 2020.
  3. ^ Shira Haas, è nata una stella: l'attrice israeliana di Unorthodox conquista gli spettatori di tutto il mondo, su informazionecorretta.com. URL consultato il 25 aprile 2020.
  4. ^ (HE) תמיד הייתי האפרוח, לא יכולתי לראות את עצמי בתור היפה, su mako.co.il. URL consultato il 25 aprile 2020.
  5. ^ (EN) 2014 Festival, su jff.org.il. URL consultato il 25 aprile 2020.
  6. ^ (EN) 'Zero Motivation’ gets 12 Ophir nods, su jpost.com. URL consultato il 25 aprile 2020.
  7. ^ (EN) Oscars: Italy Enters Scorsese-Shepherded ‘A Ciambra’ In Foreign Language Race, su deadline.com. URL consultato il 25 aprile 2020.
  8. ^ (EN) The Cakemaker’s sweet Ophir win, su jpost.com. URL consultato il 25 aprile 2020.
  9. ^ (EN) A Statement from Tribeca, su tribecafilm.com. URL consultato il 25 aprile 2020.

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