Secondo tempio di Gerusalemme

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Modello del Secondo Tempio.

Il Secondo Tempio di Gerusalemme è la ricostruzione del primo Tempio di Gerusalemme (il Tempio di Salomone), distrutto dal babilonese Nabucodonosor nel 586 a.C..
Il Secondo Tempio fu ricostruito nel 515 a.C., dopo l'esilio babilonese, così come raccontato nel Libro di Neemia, e distrutto nel 70 d.C. dall'imperatore romano Tito.

Durante questo periodo esso fu il centro culturale e spirituale del Giudaismo ed il luogo dei sacrifici rituali.

Erode il Grande, a partire dal 19 a.C., fece un ampliamento importante del Secondo Tempio; per questo motivo il Tempio di Gerusalemme, da quella data, viene anche chiamato Tempio di Erode.

Costruzione del Secondo Tempio

Dopo il ritorno dall'esilio babilonese, sotto la guida di Zorobabele nominato governatore della Giudea e del sommo sacerdote Joshua, immediatamente si cerca di ricostruire Gerusalemme e la Giudea, devastati ed abbandonati 70 anni prima.

Gli esuli che ritornano in Giudea sono animati da grande fervore religioso e desiderano ricostruire il luogo di culto e riprendere il rituale dei sacrifici. Sono sostenuti in questo fervore dai profeti Aggeo e Zaccaria, autori, rispettivamente, del libro di Aggeo e del libro di Zaccaria.

Essi erigono l'altare di Dio nel suo antico luogo preciso. Nel 535 a.C. le fondamenta del Secondo Tempio sono concluse.

Il è pronto per essere consacrato nella primavera del 515 a.C., più di venti anni dopo il ritorno da Babilonia.

Differenze con il Primo Tempio

Il Secondo Tempio non poteva avere la sontuosità del primo, il Tempio di Salomone.

Inoltre, alcuni elementi erano andati persi o distrutti e non poterono essere rimpiazzati: l'Arca dell'Alleanza, gli Urim e Tummim, l'olio santo, il fuoco sacro, le tavole dei dieci comandamenti, la manna ed il bastone di Aronne.

A differenza del Primo Tempio, il Secondo Tempio possedeva una parte di cortile esterno nel quale potevano pregare i proseliti, i quali veneravano Dio ma non erano sottomessi alle leggi del Giudaismo.

Ampliamento con Erode

Verso il 19 a.C. Erode il Grande mise mano ad un rinnovamento e ad un apliamento importante del Secondo Tempio. Il monumento risultante viene talvolta chiamato Tempio di Erode. I lavori, comprensivi di tutte le diverse parti, terminarono nel 64 d.C.. [[1]], solamente sei anni prima della sua definitiva distruzione (70d.C.) . Nei Vangeli si trovano allusioni riguardo alla lunghezza di questi lavori ed all’imponenza delle strutture realizzate.

Distruzione del Secondo Tempio

La distruzione del Secondo Tempio.
Dipinto di Francesco Hayez.

Nel 66 d.C. la popolazione giudea si ribellò contro l'Impero romano. Quattro anni più tardi, nel 70, le legioni romane comandate da Tito riconquistarono e distrussero Gerusalemme, compreso il Secondo Tempio. Questo avvenimento, particolarmente doloroso nella storia giudaica, è commemorato ogni anno il nono giorno del mese ebraico Av.

Voci correlate

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