Scheenstia

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Scheenstia
Fossile di Scheenstia maxima
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Osteichthyes
Ordine Lepisosteiformes
Genere Scheenstia

Scheenstia è un genere estinto di pesci ossei, appartenenti ai lepisosteiformi. Visse tra il Giurassico superiore e il Cretaceo inferiore (circa 150 - 125 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Europa.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo pesce era di grandi dimensioni, e molto spesso la lunghezza complessiva superava il metro. Il corpo era eccezionalmente robusto, dal profilo ovale e allungato, e la testa era massiccia e fornita di numerosi denti tondeggianti e robusti. In generale, la forma del corpo ricordava molto quella dell'affine Lepidotes, un pesce fossile ben conosciuto, ma Scheenstia se ne differenziava per alcune caratteristiche. Tra queste, la presenza di denti estremamente robusti e dall'ampia superficie triturante, un forte processo anteroventrale dell'osso post-temporale, la presenza di un canale sensoriale orbitale, e la presenza di tre o più paia di ossa extrascapolari.

Scheenstia laevis proveniente da Cerin

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Benché i fossili di questo pesce fossero stati descritti per la prima volta da Louis Agassiz nella sua opera Recherches sur les poissons fossiles già nel 1833, il genere Scheenstia venne istituito solo nel 2011; fino ad allora, infatti, le numerose specie rinvenute erano state attribuite al ben noto genere Lepidotes, che per lungo tempo venne utilizzato come una sorta di "cestino dei rifiuti" per numerosissime specie di pesci dalle scaglie ganoidi.

Denti di Scheenstia maxima

La specie tipo è Scheenstia zappi, descritta nel 2011 sulla base di fossili ritrovati in terreni del Kimmeridgiano nei pressi di Schamhaupten (Germania), ma al genere Scheenstia sono state ascritte anche le specie S. mantelli (Cretaceo inferiore dell'Inghilterra e del Belgio), S. laevis (Kimmeridgiano di Cerin, Francia), S. maxima (Titoniano di Eichstaett e Solnhofen, Germania), S. decorata (Titoniano di Solnhofen), S. degenhardti e S. hauchecornei (Cretaceo inferiore della Germania).

Fossile di Scheenstia maxima

Scheenstia è considerato il sister taxon del genere Lepidotes, ma è caratterizzato dalla forma più robusta, dalle dimensioni maggiori e soprattutto dalla particolare dentatura atta a triturare. Entrambi questi pesci sono considerati esponenti dei Ginglymodi, un gruppo di pesci dalle scaglie ganoidi attualmente ancora rappresentati dai lepisostei americani (Lepisosteus e Atractosteus).

Fossile di Scheenstia maxima

Paleobiologia[modifica | modifica wikitesto]

Scheenstia doveva essere un abitatore delle lagune costiere e dei mari poco profondi tipici dell'Europa occidentale del Giurassico superiore e del Cretaceo inferiore.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Agassiz L (1833–1844) Recherches sur les Poissons Fossiles. Neuchâtel et Soleure: Petitpierre. 1420 p.
  • Wagner A (1863) Monographie der fossilen Fische aus den lithographischen Schiefern Bayern’s. Abhandlungen der Königlich Bayerische Akademie der Wissenschaften W II CI IX Bd III Abth. 138 p.
  • Branco W (1885) Ueber eine neue Lepidotus - Art aus dem Wealden. Jahrbuch der königlich preussischen geologischen Landesanstalt 1884: 181–200.
  • Saint-Seine P (1949) Les Poissons des Calcaires Lithographiques de Cerin (ain). Nouvelles Archives du Muséum d’Histoire Naturelle de Lyon, Fascicule II: 1–357.
  • López-Arbarello A, Sferco E (2011) New semionotiform (Actinopterygii, Neopterygii) from the Late Jurassic of Southern Germany. J Syst Palaeont 9: 197–215.
  • López-Arbarello A (2012) Phylogenetic Interrelationships of Ginglymodian Fishes (Actinopterygii: Neopterygii). PLoS ONE 7(7): e39370. doi:10.1371/journal.pone.0039370

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