Rutilo

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Disambiguazione – Se stai cercando la specie di pesci ciprinidi, vedi Rutilus rutilus.
Rutilo
Classificazione Strunz4.DB.05
Formula chimicaTiO2
Proprietà cristallografiche
Gruppo cristallinodimetrico
Sistema cristallinotetragonale
Parametri di cellaa = 4,49, c = 2,96
Gruppo puntuale4/m 2/m 2/m
Gruppo spazialeP 4/mnm
Proprietà fisiche
Densità4,18 - 4,25 g/cm³
Durezza (Mohs)6 - 6,5
Sfaldaturadistinta secondo {110}
FratturaConcoide
Colorerosso brunastro, nero
Lucentezzaadamantina o submetallica
Opacitàtraslucido o trasparente
Strisciomarrone chiaro
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

Il rutilo è un minerale, spesso in forma cristallina, di biossido di titanio, TiO2.

Abito cristallino[modifica | modifica wikitesto]

L'habitus è prismatico: particolari sono i geminati "a ginocchio" e a cuore. Modificazioni polimorfe del rutilo sono l'anatasio (tetragonale) e la brookite (ortorombica). Per quanto riguarda la struttura, nel rutilo l'atomo di titanio è posto ai vertici e al centro della cella tetragonale, coordinato ottaedricamente da ossigeni (quattro sulle diagonali delle basi, e due all'interno); l'impaccamento degli ossigeni è comunque di tipo esagonale compatto, anche se distorto. I cristalli prismatici sono allungati, spesso striati e talvolta sottilissimi a formare fasci inclusi in altri minerali. Le inclusioni nel quarzo sono detti “capelli di Venere”. I cristalli incrociati a 60 gradi sono detti sagenite. I cristalli possono avere colore giallo, rosso, bruno, nero.

Origine e giacitura[modifica | modifica wikitesto]

Il rutilo è un minerale accessorio molto comune delle rocce metamorfiche e magmatiche intrusive. Si ritrova frequentemente anche nei filoni di quarzo. Si concentra con altri minerali pesanti nelle sabbie derivanti da erosione. Il biossido di titanio, largamente presente in natura, possiede proprietà catalitiche, e probabilmente ha favorito i processi di sintesi prebiotica alla base della nascita della vita sulla terra. Splendidi cristalli si trovano nelle fessure alpine del Gottardo, delle valli di Tavetsch, Cavradi e Castione in Svizzera. In Alto Adige si rinviene in Val di Vizze e Valle Aurina. Nei monti Graves della Georgia (U.S.A.) si trova incluso nella pirofillite. In Norvegia è frequente nei filoni ricchi di apatite. In Virginia (U.S.A.) è abbondante nelle rocce a orneblenda. Comune anche in Australia, Brasile e Messico. In Liguria a Piampaludo (SV) si rinviene in masserelle minute.

Forma in cui si presenta in natura[modifica | modifica wikitesto]

Molto duro, pesante ma fragile, con sfaldatura perfetta. Generalmente è opaco e traslucido con lucentezza metallica. Molto raramente è trasparente con lucentezza adamantina. La polvere è di color marrone. È infusibile e inattaccabile dagli acidi.

Varietà[modifica | modifica wikitesto]

L'ilmenorutilo è una varietà di rutilo contenente niobio.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Webmin, su webmineral.com.
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