Plattnerite

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Plattnerite
Classificazione StrunzIV/D.02-60
Formula chimicaPbO2
Proprietà cristallografiche
Gruppo cristallinorutili
Sistema cristallinotetragonale[1][2][3]
Classe di simmetriaditetagonale, dipiramidale[2][3]
Gruppo puntuale4/m 2/m 2/m[2][3]
Gruppo spazialeP 4/mnm[2] P 4 2/mnm[3]
Proprietà fisiche
Densità9,4-9,6[1], 8,5-9,63[2], 9,564[3] g/cm³
Durezza (Mohs)5,5[1][2][3]
Sfaldaturanessuna[2][3]
Fratturafragile[1][2], subconcoide[3], fibrosa[3]
Colorenero brillante[1], nero brunastro[2][3], nero ferro[2][3], nero[2], nero corvino[3]
Lucentezzasubmetallica[2], adamantina[3], metallica[3], opaca[3]
Opacitàda subtranslucida a opaca[2], da traslucida a opaca[3]
Strisciomarrone castagna[2], marrone scuro[3]
Diffusionemolto raro[1]
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

La plattnerite è un minerale nero e pesante che prende il nome dal mineralogista K.F. Plattner[3]. Appartiene al piccolo ma importante gruppo dei minerali conosciuti come rutili, tutti caratterizzati da catene di molecole che generano caratteristici cristalli prismatici. Accanto al rutilo vi è un certo numero di minerali chiave come la cassiterite (minerale dello stagno), la pirolusite (minerale del manganese) e la stishovite, che rappresenta un indizio chiave dell'impatto di un meteorite. La plattnerite ha un contenuto di piombo molto alto questo che la rende, oltre che brillante (motivo per il cui il piombo si aggiunge al vetro cristallo), uno dei minerali più densi, nettamente più densa sia della galena che dell'altaite. Come molti altri ossidi, la plattnerite è un minerale "secondario" e non si forma direttamente nel magma, ma quando altri minerali portatori di piombo si ossidano per l'esposizione agli agenti atmosferici.

Abito cristallino[modifica | modifica wikitesto]

In genere prismi tozzi sormontati da piramidi. Più comunemente massivo. Su altri minerali del piombo spesso forma una crosta di ossidazione secca con piccoli cristalli brillanti.

Origine e giacitura[modifica | modifica wikitesto]

È un minerale secondario che si è formato da un'ossidazione superficiale di minerali di piombo[1].

Forma in cui si presenta in natura[modifica | modifica wikitesto]

In aggregati di cristalli aciculari[1].

Località di ritrovamento[modifica | modifica wikitesto]

A Mullan nella contea di Shoshone (Idaho, USA), a Mapimi nel Messico, in qualche miniera del bergamasco (Zorzone, presso Oltre il Colle, miniera di Puglio Pignolino, presso Dossena) in associazione a calcite, fluorite, ecc.[1]

Caratteristiche chimico-fisiche[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j VIII. Ossidi, in Come collezionare i minerali dalla A alla Z, vol. 2, Milano, Alberto Peruzzo editore, p. 343.
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r (EN) Webmin, su webmineral.com.
  3. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u (EN) Mindat, su mindat.org.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Webmin, su webmineral.com.
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