Ridolfo Castinelli

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Ridolfo Castinelli, noto anche come Rodolfo Castinelli[1] (Pisa, 2 novembre 1791Pisa, 27 marzo 1859), è stato un ingegnere e politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Giuseppe, avvocato di simpatie rivoluzionarie, e di Tommasa Fabbretti, dopo una giovinezza passata in Francia al seguito del padre e un periodo di studio all'Ecole normale di Parigi, passò alla Scuola Normale di Pisa laureandosi in ingegneria.

Riconducibile a questo periodo il ponte di Levane

Lavorò alla Sovrintendenza alla conservazione del catasto e nel Corpo degli ingegneri di acque e strade. Fu anche ingegnere di circondario a Pontedera e Pisa: in questo periodo tra le sue opere si ricorda il Tempio di Minerva Medica (Montefoscoli). Si interessò molto alla costruzione ed allo sviluppo della rete ferroviaria toscana, pubblicando nel 1842 un'opera dal titolo "Delle strade ferrate in Toscana considerate come tronchi di strade italiane e dell'utilità di un nuovo sistema di rotaje per le locomotive e le vetture tratte da cavalli. Idee dell'ing. Ridolfo Castinelli, con una carta topografica".

In seguito ipotizzò un'integrazione tra la rete ferroviaria toscana e quella piemontese, facendo trasparire l'interesse per un'analoga unificazione politica, negli anni in cui prendevano forza le idee risorgimentali. Non a caso divenne amico di molti intellettuali dell'epoca: Giuseppe Montanelli, con cui collaborò al giornale L'Italia, ed Enrico Mayer, di cui sostenne i progetti educativi.

Castinelli partecipò attivamente alle vicende risorgimentali del 1848-49, aderendo ai moti di protesta contro la cessione della Lunigiana ai duchi di Modena e Parma. Fece parte inoltre del corpo di spedizione toscano in Lombardia, partecipando alla battaglia di Curtatone assieme al nipote Cesare Studiati. Eletto deputato nelle elezioni toscane del 1848, assunse col tempo posizioni più moderate.

Dopo il rientro del granduca Leopoldo II, il Castinelli lasciò la politica e riprese la sua attività professionale e la sua passione per le ferrovie, lavorando al progetto della linea ferroviaria Sarzana-Genova. La morte lo colse nella città natale il 27 marzo del 1859 e fu sepolto nella chiesa di Santa Croce in Fossabanda; la sua effige marmorea sul sepolcro fu scolpita dal Bilancini.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Itinerari lorenesi in Toscana, Rodolfo Castinelli, su itinerarilorenesi.it. URL consultato il 07-04-2013 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2013).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giorgio Batini, Album di Pisa, La Nazione, 1972.
  • Giovanni Ranieri Fascetti, Sigillum Salomonis, Simbolica esoterica del Tempio di Minerva Medica a Montefoscoli, CLD, 2008.
  • Giovanni Ranieri Fascetti, Tempio di Minerva Medica a Montefoscoli, contributo edito dal Gruppo Collezionisti della Valdera in occasione della mostra documentaria celebrazione dei duecento anni della fondazione del Tempio di Minerva Medica a Montefoscoli nell’ambito della rassegna Valderaphil, CLD Pontedera 2023.
  • Rita Panattoni, Ridolfo Castinelli (1791-1859). Architetto e ingegnere negli anni del Risorgimento. Progetti e realizzazioni per committenti privati, Pisa, Pacini, 2004.
  • Rita Panattoni, Il Tempio a Minerva Medica: un tempio alla scienza, in "Antologia Vieusseux", vol. vol. 40 (2008), pp. 5–32.
  • Rita Panattoni, Castinelli Ridolfo Architetto (Pisa 1791 - Cisanello 1859), in Atlante del giardino italiano 1750-1940. Dizionario biografico di architetti, giardinieri, botanici, committenti, letterati e altri protagonisti, a cura di V. Cazzato. / Italia centrale e meridionale, vol. 2, p. 533, Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 2009.
  • C. Del Vivo e R. Panattoni Andrea Vaccà e Ridolfo Castinelli. La costruzione del Tempio di Minerva Medica a Montefoscoli, Pisa, ETS, 2009.

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