Renata Adler

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Renata Adler (Milano, 19 ottobre 1937) è una scrittrice, giornalista e critica cinematografica statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata a Milano nel 1938 da genitori tedeschi in fuga dalla Germania nazista[1], è cresciuta a Danbury, nel Connecticut[2].

Dopo un B.A. nel 1959 al Bryn Mawr College, ha conseguito un M.A. nel 1962 all'Università di Harvard e si è specializzata alla Sorbona e alla Yale Law School dove ha ottenuto un Juris Doctor[3].

Nel 1963 entra a far parte della redazione del New Yorker (con il quale rimarrà per un ventennio) e nel 1970 raccoglie i suoi principali interventi nel periodico in Toward a Radical Middle: Fourteen Pieces of Reporting and Criticism[4].

Critica cinematografica, lavora per un anno al New York Times e pubblica una raccolta delle sue recensioni nel 1969[5].

Contemporaneamente scrive racconti per riviste e antologie e nel 1974 un suo racconto, Brownstone, viene segnalato al Premio O. Henry[6].

Autrice di due romanzi parzialmente autobiografici più volte ristampati e 7 opere di saggistica[7], vive e lavora a Newtown[8].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Romanzi[modifica | modifica wikitesto]

  • Speedboat (1976)
    • Fuoribordo, Milano, Guanda, 1983 traduzione di Giancarlo Buzzi
    • Mai ci eravamo annoiati, Milano, Mondadori, 2014 traduzione di Silvia Pareschi ISBN 978-88-04-63828-5.
  • Pitch Dark (1983)

Saggi[modifica | modifica wikitesto]

  • A Year in the Dark: Journal of a Film Critic, 1968–69 (1969)
  • Toward a Radical Middle: Fourteen Pieces of Reporting and Criticism (1970)
  • Reckless Disregard: Westmoreland v. CBS et al., Sharon v. Time (1986)
  • Gone: The Last Days of The New Yorker (1999)
  • Canaries in the Mineshaft: Essays on Politics and the Media (2001)
  • Irreparable Harm: The U.S. Supreme Court and the Decision that Made George W. Bush President (2004)
  • After the Tall Timber: Collected Non-Fiction (2015)

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Renata Adler di Cristiano de Majosu www.ilsole24ore.com del 26 marzo 2014
  2. ^ (EN) Pagina della giornalista-scrittrice, su goodreads.com. URL consultato l'8 novembre 2019.
  3. ^ (EN) Scheda dell'autrice, su nndb.com. URL consultato l'8 novembre 2019.
  4. ^ Giulio D'Antona, Le radicali vie di mezzo di Renata Adler, su rivistastudio.com, 10 agosto 2015. URL consultato l'8 novembre 2019.
  5. ^ (EN) Pagina dedicata alla scrittrice, su britannica.com. URL consultato l'8 novembre 2019.
  6. ^ (EN) Renata Adler (1938-), su jewishvirtuallibrary.org. URL consultato l'8 novembre 2019.
  7. ^ (EN) Rachel Cooke, Renata Adler: 'I've been described as shrill. Isn't that strange?', su theguardian.com, 7 luglio 2013. URL consultato l'8 novembre 2019.
  8. ^ (EN) Christopher Bollen, Intervista, su interviewmagazine.com, 14 agosto 2014. URL consultato l'8 novembre 2019.
  9. ^ (EN) Renata Adler awarded 1973, su gf.org. URL consultato l'8 novembre 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Dizionario Oxford della letteratura americana di James D. Hart, Roma, Gremese, 1993 ISBN 88-7742-344-7. (pagina 12)

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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