Quattro Strade (Orbetello)

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Quattro Strade
frazione
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Toscana
Provincia Grosseto
Comune Orbetello
Territorio
Coordinate42°28′25.4″N 11°14′11.98″E / 42.473722°N 11.236661°E42.473722; 11.236661 (Quattro Strade)
Altitudinem s.l.m.
Abitanti89 (2011)
Altre informazioni
Cod. postale58010
Prefisso0564
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Quattro Strade
Quattro Strade

Quattro Strade è una frazione del comune italiano di Orbetello, nella provincia di Grosseto, in Toscana.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

La frazione è situata nell'area meridionale della Maremma grossetana, nell'immediato retroterra della Costa d'Argento. Il paese si trova nella piana sulla riva sinistra dell'Albegna, alle pendici occidentali del Poggio Apparita (268 m) a pochi metri dall'area naturale protetta dell'oasi Bosco di Patanella, situata in quel tratto della laguna di Orbetello compreso tra la città capoluogo e il tombolo della Giannella. La frazione è delimitata a nord-est dal torrente Radicata (8 km)[1], che poco distante si immette nell'Albegna.

La frazione di Quattro Strade confina a nord con Albinia, a sud con Orbetello Scalo e ad ovest con la laguna di Orbetello. Dista inoltre poco meno di 8 km dal capoluogo comunale e circa 37 km da Grosseto.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio della frazione di Quattro Strade fu abitato in epoca antica, soprattutto romana, da quelle famiglie aristocratiche che possedevano qui ville e proprietà terriere. In località Cerreto fu rinvenuta nel 1756 un'iscrizione latina del console Lucio Domizio Enobarbo,[2][3] mentre nei pressi della Parrina sono stati trovati i resti di una villa romana con pavimentazione in opus spicatum e a mosaico bicromo.[3][4]

Tuttavia, dopo la frequentazione romana, tutto il territorio dell'entroterra orbetellano rimase spopolato per molti secoli, fatto dovuto alla pessima gestione dei terreni da parte dei nobili e delle signorie che vi regnarono che ebbe come risultato l'impaludimento della campagna nei pressi della laguna e l'arrivo della malaria.[5] Nei primi anni del XVII secolo è qui documentata la presenza di pochissimi edifici rurali e anche i contadini aveano abbandonato queste campagne per l'insalubrità dell'aria e per vari vincoli posti dai governi circa alla circolazione dei prodotti agricoli: rimanevano in questo modo solo poche tenute, soprattutto di derivazione feudale, che comunque non investivano nella lavorazione dei terreni e nella costruzione di fattorie e case coloniche proprio per la presenza della malaria e la mancanza di infrastrutture che avrebbero favorito il commercio. Nel 1776, anno del catasto Leopoldino con il quale il governo granducale intendeva acquisire informazioni sulla situazione delle campagne e delle fattorie presenti in Toscana, è confermata la presenza a Quattro Strade di pochi edifici rurali, raccolti tuttavia già intorno ad un centro abitato principale, quello del Cerreto,[6] ex borgo rurale con villa padronale e casa colonica annessa.[7][8], che oggi costituisce il nucleo storico del paese.[6] Tra i primissimi edifici sorti nel territorio in epoca antecedente al catasto lorenese, presenti ancora oggi, sono da ricordare il Palazzo Zugiani,[9] anch'esso inglobato nel paese di Quattro Strade, ma anche il podere Casetta di Mezzo,[10] il podere Laura,[11] la fattoria La Parrina[4] e la Torre Nuova[6][12], posti nelle campagne immediatamente circostanti.

Durante il XIX secolo furono avviati i primi tentativi di bonifica e di ripopolamento dell'agro orbetellano.[5] Questi territori tornarono lentamente ad essere ripopolati e il borgo del Cerreto si espanse grazie alla sua posizione privilegiata nei pressi della via Aurelia.[6] Agli inizi del Novecento iniziarono i primi processi di appoderamento e razionalizzazione delle campagne, oltre che opere di bonifica grazie alla costruzione di idrovore negli anni trenta.[5] I poderi erano composti dalla casa colonica e dalla stalla,[8] e negli anni tra il 1909 e il 1939 si registra un incremento di abitazioni e un forte ripopolamento della campagna.[5][8] Il paese prese il nome di Quattro Strade, in quanto posizionato a ridosso della via Aurelia e quindi crocevia per quattro direzioni, a nord verso Grosseto, a sud verso Roma, ad est verso l'entroterra e ad ovest verso la laguna. Ancora oggi sopravvivono a Quattro Strade numerose case coloniche originarie del periodo post-lorenese, quali il primissimo edificio costruito a ridosso dell'Aurelia come stazione di posta e con funzione di smercio di prodotti agricoli, noto come casale delle Quattro Strade,[13] il casale Piccalumachelle, ex Tiberini,[6][14] il casale Ramo,[15] e i poderi San Giuseppe e Casalone.[16]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Quella che segue è l'evoluzione demografica della frazione di Quattro Strade. Sono indicati gli abitanti del centro abitato e dove è possibile la cifra riferita all'intero territorio della frazione.

Anno Abitanti
Centro abitato Frazione
1961
100
418
1981
106
518
2001
63
-
2011
89
-

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

La frazione è composta da un centro abitato principale, quello di Quattro Strade, che comprende anche il borgo Cerreto, e da altre piccole località rurali, perlopiù case sparse che vertono su esso. La più importante è la località La Parrina (25 m s.l.m.), situata pochi chilometri a nord-est del centro.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Il paese di Quattro Strade è situato a ridosso della strada statale 1 Via Aurelia, in quel tratto tra Grosseto e Roma in cui l'importante via di comunicazione stradale non ha caratteristiche di superstrada. Infatti, per accedere alla frazione non vi è alcuno svincolo, ma una serie di incroci a raso che rendono questo tratto di Aurelia meno sicuro e soggetto a incidenti.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Torrente Radicata, SIRA – Sistema Informativo Regionale Ambientale della Toscana.
  2. ^ Novelle letterarie, Firenze, Santissima Annunziata, 1758.
  3. ^ a b Mario Torelli e Concetta Masseria, Atlante dei siti archeologici della Toscana, vol. 2, Firenze, «L'Erma» di Bretschneider, 1992, pp. 548–549.
  4. ^ a b Fattora La Parrina, Comune di Orbetello – Storia ed evoluzione degli insediamenti importanti per la valenza storica e per l'identità territoriale.
  5. ^ a b c d L. Rombai, «Il paesaggio agrario e l'organizzazione del territorio extraurbano grossetano del primo Novecento» in Giuseppe Guerrini, Fattorie e paesaggio agrario nel grossetano nel primo Novecento, Roccastrada, Il mio amico, 1994, pp. 13–36.
  6. ^ a b c d e Relazione urbanistica, Comune di Orbetello.
  7. ^ Cerreto, Comune di Orbetello – Storia ed evoluzione degli insediamenti importanti per la valenza storica e per l'identità territoriale. NOTA: la scheda presenta una errata corrige e la prima scheda (quella sbagliata) si riferisce al Cerreto e non a Palazzo Zugiani, come è invece indicato.
  8. ^ a b c A. Riparbelli, «Impianti urbanistici e tipologie architettoniche nell'edilizia rurale grossetana», in Guerrini, op. cit., pp. 89–117.
  9. ^ Palazzo Zugiani, Comune di Orbetello – Storia ed evoluzione degli insediamenti importanti per la valenza storica e per l'identità territoriale. NOTA: poiché è stata inserita una errata corrige, solo la seconda scheda si riferisce al Palazzo Zugiani.
  10. ^ Casetta di Mezzo, Comune di Orbetello – Storia ed evoluzione degli insediamenti importanti per la valenza storica e per l'identità territoriale.
  11. ^ Podere Laura, Comune di Orbetello – Storia ed evoluzione degli insediamenti importanti per la valenza storica e per l'identità territoriale.
  12. ^ Torre Nuova, Comune di Orbetello – Storia ed evoluzione degli insediamenti importanti per la valenza storica e per l'identità territoriale.
  13. ^ Casale delle Quattro Strade, Comune di Orbetello – Storia ed evoluzione degli insediamenti importanti per la valenza storica e per l'identità territoriale.
  14. ^ Casale Piccalumachelle-Tiberini, Comune di Orbetello – Storia ed evoluzione degli insediamenti importanti per la valenza storica e per l'identità territoriale.
  15. ^ Casale Ramo, Comune di Orbetello – Storia ed evoluzione degli insediamenti importanti per la valenza storica e per l'identità territoriale.
  16. ^ Podere San Giuseppe e Casalone, Comune di Orbetello – Storia ed evoluzione degli insediamenti importanti per la valenza storica e per l'identità territoriale.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giuseppe Guerrini, Fattorie e paesaggio agrario nel grossetano nel primo Novecento, Roccastrada, Il mio amico, 1994.
  • Antonio Valentino Simoncelli, La Riforma Fondiaria in Maremma (1950–1965), Grosseto, 1989.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]