Pyura chilensis

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Pyura chilensis
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Tunicata
Classe Ascidiacea
Ordine Stolidobranchia
Famiglia Pyuridae
Genere Pyura
Specie P. chilensis
Nomenclatura binomiale
Pyura chilensis
(Molina, 1782)
Sinonimi

Ascidia pyura
Gmelin, 1791
Cynthia chilensis
(Molina, 1782)
Cynthia clavigera
Traustedt, 1883
Cynthia nodulosa
Drasche, 1884
Cynthia socialis
Troschell, 1852
Halocynthia chilensis
(Molina, 1782)
Pyura clavigera
(Traustedt, 1883)
Pyura molinae
Blainville, 1824

Pyura chilensis (Molina, 1782) è un tunicato ascidiaceo appartenente alla famiglia Pyuridae, diffuso nel Pacifico sud-orientale.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Pyura chilensis è un invertebrato marino. Apparentemente simile a una roccia sottomarina, questo invertebrato si nutre filtrando dall'acqua che lo circonda materiale organico e microrganismi. Pyura chilensis ha alcune caratteristiche comuni con gli altri cordati, come la notocorda e la faringe perforata.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Nasce maschio, diventa ermafrodita in pubertà, e si riproduce emettendo nuvole di sperma e uova nell'acqua circostante. Se è solo, si autofeconda.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Spesso vive in fitte colonie nella zona intertidale della costa di Cile e Perù. Rappresenta inoltre una delle principali fonti di cibo della fauna acquatica locale, come ad esempio il mollusco muricide Concholepas concholepas.

Pesca[modifica | modifica wikitesto]

Sulla costa cilena, banchi di Pyura chilensis sono ampiamente sfruttati per la pesca, ma ad oggi non si sono rilevati effetti di sovrapesca, probabilmente a causa della capacità di riproduzione della specie.
È caratterizzato da un sapore di iodio simile a quello dei ricci di mare ma più intenso; la sua edibilità è discussa a causa dell'elevata presenza di vanadio nel suo sangue (elemento tossico per concentrazioni superiori agli 1,8 mg), nonostante questo continua ad essere il piatto tipico di alcune località cilene[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Melville, R. V. 1981 - Opinion 1182. Tethyidae in Mollusca, Porifera and Tunicata: removal of the homonymy. Bulletin of zoological nomenclature 38(3): 174-177. ISSN 0007-5167.Testo su BHL
  • Molina, J. I. 1782 - Saggio sulla Storia Naturale del Chili del Signor Abate Giavinni Ignazio Molina Bologna, 196pp.
  • Rius, M.; Teske, P. R. 2011 - A revision of the Pyura stolonifera species complex (Tunicata, Ascidiacea), with a description of a new species from Australia. Zootaxa 2754: 27–40. ISSN 1175-5326 PDF

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]