Paul Smart

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Disambiguazione – Se stai cercando l'omonima motocicletta prodotta da Ducati nel 2005, vedi Ducati PaulSmart 1000LE.
Paul Smart
Smart su Ducati 750 alla vittoriosa 200 Miglia di Imola (1972)
Nazionalità Bandiera del Regno Unito Regno Unito
Motociclismo
Carriera
Carriera nel Motomondiale
Esordio 1968 in classe 250
Miglior risultato finale
Gare disputate 23
Podi 7
 

Paul Smart (Eynsford, 23 aprile 194327 ottobre 2021) è stato un pilota motociclistico britannico.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Esordì nelle competizioni negli anni 60, facendosi notare con il secondo posto al Tourist Trophy 1967, nella classe Production TT 750 cc, dietro a John Hartle[1]. L'anno successivo fece il suo esordio nel motomondiale in occasione del Lightweight TT, nel quale si ritirò[2]. Negli anni successivi corse con Seeley 500 e Yamaha 250 e 350 private, ottenendo diversi buoni risultati: in particolare nel 1970 fu terzo al Tourist Trophy e ai Gran Premi di Finlandia e Ulster. Al di fuori del motomondiale corse per il gruppo BSA-Triumph nell'Endurance e nella Formula 750, vincendo sempre nel '70 il Bol d'Or[3].

Nel 1972 corse negli Stati Uniti d'America con delle Kawasaki, ma per la prima edizione della 200 Miglia di Imola Smart fu ingaggiato dalla Ducati[4]. Con la nuova 750 bolognese il britannico ottenne la vittoria davanti al compagno di marca Bruno Spaggiari: il successo rimase storico poiché il primo conseguito dalla casa di Borgo Panigale con una moto di grossa cilindrata, segnando a posteriori uno spartiacque nella storia sportiva dell'azienda[5]. Nella stessa annata, in sella a una Ducati 500 GP, Smart fu quarto al Gran Premio delle Nazioni[6]. La sua carriera continuò sino al 1975.

Sposato con Maggie Sheene (sorella di Barry), ha un figlio, Scott, che ne ha seguito le orme diventando pilota professionista.[7]

Risultati nel motomondiale[modifica | modifica wikitesto]

Classe 250[modifica | modifica wikitesto]

1968 Classe Moto Punti Pos.
250 Yamaha - - Rit - - - - - - - 0
1970 Classe Moto Punti Pos.
250 Yamaha - - - - - - - 3 3 - - 20[8] 13º
1971 Classe Moto Punti Pos.
250 Yamaha - - - 4 - - 2 - - - - 20[9] 11º
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Gara non valida Non qual./Non part. Ritirato/Non class. Squalificato '-' Dato non disp.

Classe 350[modifica | modifica wikitesto]

1970 Classe Moto Punti Pos.
350 Yamaha - NE - 3 - NE - - - - - - 10[10] 17º
1971 Classe Moto Punti Pos.
350 Yamaha - 3 - NE 2 - 2 - - - - 34[11]
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Gara non valida Non qual./Non part. Ritirato/Non class. Squalificato '-' Dato non disp.

Classe 500[modifica | modifica wikitesto]

1969 Classe Moto Punti Pos.
500 Norton e Seeley Rit Rit Rit 0
1970 Classe Moto Punti Pos.
500 Seeley Rit 5 NE Rit Rit 6[12] 28º
1972 Classe Moto Punti Pos.
500 Ducati 4 8[13] 22º
1974 Classe Moto Punti Pos.
500 Suzuki Rit Rit Rit Rit Rit Rit NE NE 0
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Gara non valida Non qual./Non part. Ritirato/Non class. Squalificato '-' Dato non disp.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) TT 1967 Production 750 cc, su iomtt.com.
  2. ^ (EN) TT 1968 Lightweight 250 TT, su iomtt.com.
  3. ^ (FR) 34ème Bol d'Or, su racingmemo.free.fr.
  4. ^ Enrico Borghi, E pensare che non mi piaceva, su slick-magazine.com.
  5. ^ Paul Smart, su ducati.com.
  6. ^ Giorgio Viglino, Agostini (due successi) e Pasolini grandi protagonisti, in Stampa Sera, 22 maggio 1972, p. 13.
  7. ^ (FR) Vincent Glon, La course moto en Famille..., su racingmemo.free.fr, 23 aprile 2011.
  8. ^ (FR) 1970 - 250cc, su racingmemo.free.fr.
  9. ^ (FR) 1971 - 250cc, su racingmemo.free.fr.
  10. ^ (FR) 1970 - 350cc, su racingmemo.free.fr.
  11. ^ (FR) 1971 - 350cc, su racingmemo.free.fr.
  12. ^ (FR) 1970 - 500cc, su racingmemo.free.fr.
  13. ^ (FR) 1972 - 500cc, su racingmemo.free.fr.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Paul Smart, su motogp.com (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2019).