Ouranosaurus nigeriensis

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Ouranosaurus
Scheletro paratipo montato, al Museo di Storia Naturale di Venezia 3714
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Superordine Dinosauria
Ordine †Ornithischia
Sottordine †Ornithopoda
Clade †Styracosterna
Clade †Hadrosauriformes
Genere Ouranosaurus
Taquet, 1976
Nomenclatura binomiale
†Ouranosaurus nigeriensis
Taquet, 1976

Ouranosaurus (il cui nome significa "lucertola coraggiosa") è un genere estinto di dinosauro hadrosauriforme basale vissuto nel Cretaceo inferiore (Aptiano-Albiano), in quello che oggi è il Niger e Camerun. Il genere contiene una singola specie, la specie tipo O. nigeriensis, conosciuta per due esemplari fossili piuttosto completi ritrovati nella formazione Elrhaz, nei depositi di Gadoufaoua, Agadez, Niger, nel 1965 e nel 1970, con un terzo esemplare indeterminato conosciuto dalla formazione Koum del Camerun. Ouranosaurus era un erbivoro di media taglia, con una lunghezza media di circa 7–8,3 metri per un peso di 2,2 tonnellate.

Il nome del genere Ouranosaurus è una combinazione di ourane, una parola dai molteplici significati ("un nome arabo che significa valore, coraggio, incoscienza"; nonché il nome tuareg del varano del deserto dato dai berberi tuareg del Niger e dell'Algeria), e sauros, la parola greca per "lucertola". Il nome della specie, nigeriensis, allude al Niger, il paese in cui sono stati scoperti i primi due esemplari (in latino il suffisso aggettivale -iensis significa "originario di"). Pertanto, il nome binomiale Ouranosaurus nigeriensis potrebbe essere interpretato come "coraggiosa lucertola originaria del Niger".[1]

Ritrovamenti e denominazione[modifica | modifica wikitesto]

Calco dello scheletro di Ouranosaurus esposto al Museo Civico di Storia Naturale di Venezia.

L'Ouranosaurus nigeriensis è stato scoperto nel 1965 durante una spedizione capitanata da Giancarlo Ligabue e Philippe Taquet, ed è stato descritto da quest'ultimo nel 1976.[2] Un calco di questo prezioso scheletro di dinosauro, completo ed in ottimo stato di conservazione è oggi esposto, insieme a numerosi altri reperti ritrovati durante la spedizione, al Museo Civico di Storia Naturale di Venezia.

Il nome del genere deriva dalla parola araba "ourane" (coraggioso, valoroso) che i Tuareg davano ai varani della sabbia. Il nome della specie fa riferimento al paese in cui è avvenuto il ritrovamento.

L'olotipo, MNHN GDF 300, fu trovato negli strati della formazione Elrhaz datati tra il tardo Aptiano e il primo Albiano, cioè risalenti a un periodo compreso tra 112 e 110 milioni di anni fa.[3] Si tratta di uno scheletro quasi completo, con cranio, oggi esposto a Niamey, la capitale del Niger. Altri ritrovamenti comprendono il reperto GDF 381 (un secondo scheletro trovato nel 1972), il reperto GDF 301 (un coracoide) e il GDF 302 (un femore).

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Scheletro montato, sono ben visibili gli arti anteriori

La particolarità che salta subito all'occhio, vedendo lo scheletro di questo animale, riguarda le spine neurali: estremamente allungate, queste spine raggiungevano, nella regione del dorso, un'altezza di 70 centimetri, e conferivano allo scheletro dell'ouranosauro un profilo simile a quello del bisonte americano. Si è ipotizzata, quindi, la presenza di una sorta di gobba sul dorso dell'animale, anche se è più probabile che ci fosse una specie di "vela" retta da queste strutture. La vela diminuiva in altezza lungo la coda, e probabilmente veniva utilizzata in qualità di scambiatore di calore, o forse come display intraspecifico. Altri dinosauri vissuti più o meno in quel periodo e nei medesimi luoghi avevano una struttura simile (Spinosaurus, Suchomimus, Rebbachisaurus).

Antenato degli adrosauri?[modifica | modifica wikitesto]

Per il resto, l'ouranosauro rispettava i canoni dei grossi ornitopodi: lungo circa 7-8 metri, era di medie dimensioni. Gli arti anteriori erano dotati di un pollice - aculeo simile a quello di Iguanodon, ma sembra che fossero meno adatti per la locomozione quadrupede. La probabile rigidità del corpo, data dall'ingombrante "vela", era compensata da un collo estremamente flessibile. Il cranio era piuttosto particolare: al contrario di quello di altri iguanodonti, sembra prefigurare quello dei successivi adrosauridi, con tanto di becco largo e con una piccola struttura ossea in cima al muso. La dentatura, però, è tipicamente da iguanodonte, e forse la somiglianza con gli adrosauri è dovuta a un fenomeno di convergenza evolutiva. Negli stessi luoghi è stato trovato un altro iguanodontide, Lurdusaurus, privo di vela.

Nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Come già più volte menzionato, l’Ouranosaurus è un dinosauro piuttosto conosciuto per via della sua lunga vela neurale, tuttavia non possiede la stessa fama rispetto ad altri dinosauri erbivori.

Nel documentario diretto da Piero Angela Il Pianeta dei Dinosauri (1993), nella seconda puntata durante la seconda parte del programma dedicata alle domande in diretta, in cui si incontra lo scopritore italiano (Giancarlo Ligabue) che parla per l’appunto di questo suo animale scoperto.

Nel franchise di Jurassic Park, appaiono nella serie animata Jurassic World - Nuove Avventure nella terza stagione due esemplari di Ouranosauri che si dimostrano aggressivi nei confronti dei ragazzi che gli incontrano. Appare nei videogiochi Jurassic World Alive, Jurassic World Evolution e Jurassic World Evolution 2, ma con il primo (jurassic world evolution) lo si possiede con il DLC del santuario di Claire, con quest' ultimo lo si ha nel gioco base ma con il DLC basato su Jurassic World nuove avventure si può ottenere anche una variante/skin basata su quella vista nella serie (e si rivela più piccola di quella base)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ P. Taquet, Géologie et Paléontologie du Gisement de Gadoufaoua (Aptien du Niger), in Cahiers de Paléontologie, Éditions du Centre National de la Recherche Scientifique, Paris, 1976, pp. 1–191.
  2. ^ Taquet, P. 1976. Geologie et paleontologie du gisement de Gadoufaoua (Aptien du Niger), Cahier Paleont., C.N.R.S. Paris, 1-191
  3. ^ P. Taquet, 1970, "Sur le gisement de Dinosauriens et de Crocodiliens de Gadoufaoua (République du Niger)", Comptes Rendus de l'Académie des Sciences à Paris, Série D 271: 38-40

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