Nino Ricci (pittore)

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Nino Ricci (Macerata, 2 ottobre 1930[1]Macerata, 25 aprile 2022) è stato un pittore e incisore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nino Ricci nacque a Macerata nel 1930. Negli anni degli studi imparò la tecnica dell'incisione frequentando la Scuola del Libro di Urbino. Ad inizio anni 1950 si trasferisce a Roma per studiare scenografia presso l'Accademia di belle arti di Roma.[2] Durante il suo soggiorno a Roma vinse una borsa di studio al Centro sperimentale di cinematografia, dove si specializzò come costumista cinematografico,[3] legandosi anche all'ArtClub romano.[2]

Intorno alla metà del XX secolo, ritorna a Macerata, che sceglie come luogo di lavoro compiendo continuamente viaggi di aggiornamento in tutto il mondo.[2] In questo periodo insegnò Decorazione pittorica, Progettazione architettonica all'Istituto d'arte e Storia dell'arte al Liceo scientifico. Stringe amicizie e legami intellettuali con gli artisti marchigiani Osvaldo Licini, Arnoldo Ciarrocchi, Giuseppe Mainini, Elvidio Farabollini, Arnaldo Bellabarba, Remo Scuriatti.[4] Grande amico di numerosi artisti, come Wladimiro Tulli, Ivo Pannaggi e Umberto Peschi,[5] appartenuti al Gruppo Futurista Boccioni.

Oltre all'intensa attività di docente che seguì, numerose furono le sue mostre personali in Italia ed all'estero[3].

Nel 1980 Vanni Scheiwiller gli dedicò una numero monografico della collana Arte Moderna in Italia con testi di Libero de Libero e Giuseppe Appella[3].

Opere parziali[modifica | modifica wikitesto]

  • 0995 (1962)
  • 0996 (1962)
  • 0999 (1962)
  • 0981 (1963)
  • 0982 (1963)
  • 0990 (1963)
  • 0988 (1965)
  • 0974 (1972)
  • XXV (1974)
  • XXVI (1974)
  • 0989 (1975)
  • 0245 (1975)
  • 0270 (1976)
  • 0304 (1978)
  • 0726 (1992)
  • 0822 (1995)
  • 1145 (1995)
  • 0812 (1996)
  • S.C. (1997)
  • 0900 (2000)
  • 0924 (2001)
  • 1076 (2004)
  • 1111 (2005)
  • 1128 (2006-2007)
  • 1146 (2007)
  • 1233 (2008)
  • 1171 (2009)
  • 1279 (2010)
  • 1185 (2011)
  • 1217 (2012)
  • 1208 (2012)
  • 1276 (2012)

Esposizioni[modifica | modifica wikitesto]

Mostre personali[modifica | modifica wikitesto]

  • 1963 - Galleria Numero di Firenze
  • 1966 - Galleria L'Arco di Macerata
  • 1967 - Galleria SM13 di Roma
  • 1967 - Galleria Primopiano di Padova
  • 1968 - Galleria La Navicella di Cagliari
  • 1968 - Forum Staadpark di Graz
  • 1978 - Pinacoteca comunale di Macerata
  • 1983 - Galleria del Quartirolo di Bologna
  • 1984 - Galleria La Panchetta di Bari
  • 1985 - Galleria Sipario di Omegna
  • 1985 - Galleria La Scaletta di Matera
  • 1993 - Galleria Rosso Tiziano di Piacenza
  • 1993 - Galleria Per mari e per Monti di Macerata

Mostre postume[modifica | modifica wikitesto]

Nino Ricci nei musei[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Carmen Russo, Nino Ricci al 90esimo tra politica e cultura: "Negli ultimi anni la città ha alzato le mani, sogno una Macerata che si appassioni", su cronachemaceratesi.it, 19 gennaio 2020.
  2. ^ a b c Palarro Ricci, Nino Ricci, su palazzoricci.it.
  3. ^ a b c Armando Ginesi, 2006 pg.298-299.
  4. ^ Alberto Pellegrino, Ricordo di Nino Ricci, artista di grande valore ed eleganza, su ilsettempedano.it, 2022.
  5. ^ Nino Ricci. Opere 1960-2015.
  6. ^ Christian Trevisti, A San Ginesio la prima retrospettiva dell'artista Nino Ricci, su Cronache Maceratesi, 22 luglio 2022. URL consultato il 10 agosto 2022.
  7. ^ Alberto Pellegrino, Astrazione Rossa N.1023, su musei.macerata.it, 1959.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giuseppe Appella (a cura di), Nino Ricci, opere pittoriche 1957-2002, Roma, La Cometa, 2003.
  • Armando Ginesi (a cura di), Le Marche e il XX Secolo. Atlante degli artisti, Milano, Federico Motta Editore/Banca delle Marche, 2006.
  • Vanni Schiewiller (a cura di), Arte Moderna Italiana N°85: Nino Ricci, Milano, All'Insegna del Pesce d'Oro, 1980.
  • AA.VV, Nino Ricci. Opere 1960-2015, San Ginesio, 2022.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]