Neoromicia zuluensis

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Neoromicia zuluensis
Immagine di Neoromicia zuluensis mancante
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Laurasiatheria
Ordine Chiroptera
Sottordine Microchiroptera
Famiglia Vespertilionidae
Sottofamiglia Vespertilioninae
Genere Neoromicia
Specie N.zuluensis
Nomenclatura binomiale
Neoromicia zuluensis
Roberts, 1924

Neoromicia zuluensis (Roberts, 1924) è un pipistrello della famiglia dei Vespertilionidi diffuso in Africa centrale, Africa orientale, Africa meridionale,[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Pipistrello di piccole dimensioni, con la lunghezza totale tra 72 e 80 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 27 e 33 mm, la lunghezza della coda tra 27 e 40 mm, la lunghezza del piede tra 5 e 8 mm, la lunghezza delle orecchie tra 7 e 11 mm e un peso fino a 6 g.[3]

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

La pelliccia è lunga, soffice e densa. Le parti dorsali sono marroni, talvolta con dei riflessi arancioni, con la groppa più chiara e la punta dei peli grigiastra, mentre le parti ventrali sono più chiare. Il muso è corto e largo, con due masse ghiandolari sui lati. Le orecchie sono corte, triangolari, marroni e con l'estremità arrotondata. Il trago è lungo circa la metà del padiglione auricolare, con la punta arrotondata, con il margine anteriore concavo, quello posteriore leggermente convesso e con un distinto lobo triangolare alla base. Le membrane alari sono marroni scure, leggermente semi-trasparenti. La coda è corta e fuoriesce con l'estremità dalla superficie dorsale dell'ampio uropatagio, il quale è marrone scuro. Il cariotipo è 2n=28 FNa=48.

Ecolocazione[modifica | modifica wikitesto]

Emette ultrasuoni ad alta intensità sotto forma di impulsi di breve durata a frequenza modulata iniziale di 79 kHz e finale di 48–50 kHz.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

Il volo è altamente moderato. Può spiccare il volo da terra. Durante il giorno entra in uno stato di torpore.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di insetti, particolarmente falene e coleotteri, catturati nella vegetazione.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Femmine gravide con due embrioni sono state catturate in ottobre, mentre altre che allattavano sono state catturate a novembre.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa nell'Africa orientale e meridionale, in Etiopia sud-occidentale, Sudan del Sud, Uganda orientale, Kenya, Repubblica Democratica del Congo meridionale, Malawi, Angola centro-occidentale, Zambia, Zimbabwe, Namibia, Botswana e Sudafrica.

Vive nelle praterie e boscaglie semi-desertiche, savane alberate, boschi di miombo tra 500 e 2.650 metri di altitudine.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato il vasto areale e la popolazione presumibilmente numerosa, classifica N.zuluensis come specie a rischio minimo (Least Concern)).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Jacobs, D. & Cotterill, F.P.D. 2008, Neoromicia zuluensis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Neoromicia zuluensis, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Happold & Happold, 2013.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Meredith & David C.D.Happold, Mammals of Africa. Volume IV-Hedgehogs, Shrews and Bats, Bloomsbury, 2013. ISBN 9781408122549

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