Morte di Armita Geravand

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
La metropolitana di Teheran, luogo dell'aggressione

Armita Geravand (in persiano مهسا امینی‎; Kermanshah, 2 aprile 2006Teheran, 28 ottobre 2023) è stata una studentessa curda con cittadinanza iraniana che, il 1º ottobre 2023, è entrata in coma nella metropolitana di Teheran dopo essere stata aggredita dalla Polizia morale per non aver indossato il velo islamico.[1][2] Da allora è stata ricoverata nell'unità di terapia intensiva di un ospedale dell'esercito,[3] dove il 22 ottobre 2023 le è stata diagnosticata la morte cerebrale,[4] e ufficialmente è stata dichiarata morta il 28 ottobre dello stesso anno.[5]

L'incidente è stato paragonato alla morte di Mahsa Amini.[3]

Contesto[modifica | modifica wikitesto]

In Iran, le donne sono obbligate per legge a coprire i capelli e a indossare abiti lunghi come parte dei rigidi codici di abbigliamento islamico.[6] Coloro che violano questa norma affrontano minacce pubbliche, multe o detenzione da parte della polizia religiosa, nota anche come Polizia morale.[3]

Nel settembre del 2022, Mahsa Amini, ragazza di 22 anni, è morta mentre era sotto custodia della polizia iraniana, dopo essere stata arrestata presumibilmente per non aver indossato il velo in modo corretto.[6] La morte di Amini ha scatenato proteste in tutto l'Iran, conosciute come il movimento "Donna, vita, libertà".[4] In risposta, il regime ha represso le dimostrazioni e ha rafforzato le leggi sull'abbigliamento islamico.[6]

Circostanze della morte[modifica | modifica wikitesto]

Il 1º ottobre 2023, Armita Geravand, giovane studentessa di etnia curda, è stata filmata dalle telecamere di sorveglianza mentre entrava nella metropolitana di Teheran insieme a due amiche. Pochi minuti dopo essere salita a bordo, è stata trascinata fuori dal treno, priva di conoscenza, e portata in ospedale, dove è stata ammessa con "gravi lesioni cerebrali".[1][7] Secondo il gruppo per i diritti umani con sede in Norvegia Hengaw e secondo le due amiche di Geravand, la giovane è stata fermata da agenti della Polizia morale per non aver indossato il velo islamico e, dopo una breve discussione, è stata aggredita e spinta a terra, battendo la testa e perdendo conoscenza.[6][8]

Le autorità iraniane hanno negato ogni confronto fisico e sostengono che Geravand sia svenuta a causa della bassa pressione sanguigna.[3] Secondo la Tehran and Houmah Metro Company, l'azienda che gestisce la metropolitana di Teheran, il vagone della serie TWM-EM-1203 in cui è salita Geravand è dotato di diverse telecamere di sorveglianza.[9] Tuttavia, le agenzie di stampa iraniane non hanno pubblicato alcuna registrazione dall'interno del treno.[10]

Un'analisi del laboratorio di prove di Amnesty International afferma che il video filmato dalle telecamere all'interno della stazione è stato accelerato in diverse parti e che, secondo i timestamp, ci sono 3 minuti e 16 secondi di intervallo nelle immagini.[11]

Conseguenze[modifica | modifica wikitesto]

L'ospedale in cui è stata ricoverata la studentessa era circondato dalle forze di sicurezza, che, secondo diverse testimonianze, avrebbero minacciato la famiglia e gli amici della vittima.[6][12] In seguito, le amiche di Geravand che l'hanno portata in ospedale sono state arrestate per tre giorni.[13] Anche la madre di Geravand e un giornalista del quotidiano Shargh, che stava facendo un'intervista a lei, sono stati arrestati.[6][13]

Il 22 ottobre, i media di stato iraniani hanno annunciato che Geravand era stata dichiarata morta cerebralmente dopo essere rimasta in coma per diverse settimane.[4] Sei giorni dopo, il 28 ottobre, è stata ufficialmente dichiarata deceduta presso l'ospedale di Teheran in cui era ricoverata.[14]

Il caso di Armita Geravand ha suscitato critiche internazionali e richieste di un'indagine indipendente sulla causa del suo stato.[3][6] Il governo dell'Iran ha respinto le accuse, definendole "interventiste".[15] Gli ufficiali hanno difeso la tesi che la giovane fosse semplicemente svenuta e avesse subito un infortunio accidentale.[3]

La ministra degli affari esteri tedesca Annalena Baerbock ha definito l'aggressione "insopportabile".[1][3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (DE) Katharina Willinger, Mädchen im Iran im Koma: Ein neuer Fall Amini?, su Tagesschau, 4 ottobre 2023. URL consultato il 28 ottobre 2023.
  2. ^ (CA) En mort cerebral l'adolescent iraní Armita Geravand agredida per la 'policia de la moral' per no portar bé el vel, su Diari de Girona, 22 ottobre 2023. URL consultato il 28 ottobre 2023.
  3. ^ a b c d e f g (EN) Daniel Arkin, An Iranian girl is hospitalized, fueling new outrage, su NBC News, 5 ottobre 2023. URL consultato il 28 ottobre 2023.
  4. ^ a b c (EN) Iranian teenager Armita Geravand is 'brain dead': state media, in Reuters, 22 ottobre 2023. URL consultato il 28 ottobre 2023.
  5. ^ (EN) Ruth Comerford, Armita Geravand: Iranian girl who collapsed on Tehran metro dies, in BBC News, 28 ottobre 2023. URL consultato il 28 ottobre 2023.
  6. ^ a b c d e f g (EN) Farnaz Fassihi, With Iranian Girl in Coma, Suspicion Falls on Government, in The New York Times, 5 ottobre 2023. URL consultato il 28 ottobre 2023.
  7. ^ (EN) Iran: Teen Armita Geravand 'brain dead' after hijab incident, su Deutsche Welle. URL consultato il 28 ottobre 2023.
  8. ^ (EN) Mostafa Salem, Teele Rebane, Sahar Akbarzai, Jomana Karadsheh, Iranian activists accuse morality police of assault after teenage girl hospitalized, su CNN, 4 ottobre 2023. URL consultato il 28 ottobre 2023.
  9. ^ (FA) سولماز ایکدر, چرا افکار عمومی روایت جمهوری اسلامی درباره آرمیتا را باور نمی‌کند؟, su iranwire.com, 13 ottobre 2023.
  10. ^ (EN) Patrick Wintour e Deepa Parent, Iran urged to release full CCTV of what led to teenage girl’s coma, in The Guardian, 5 ottobre 2023. URL consultato il 1º novembre 2023.
  11. ^ (EN) Hilary Homes, Armita Garawand: Independent investigation into schoolgirl's critical injuries needed amid mounting evidence of a cover up in Iran, su Amnesty International, 6 ottobre 2023. URL consultato il 1º novembre 2023.
  12. ^ (EN) Rights group says mother of Armita Geravand arrested in Iran - X platform, in Reuters, 5 ottobre 2023. URL consultato il 28 ottobre 2023.
  13. ^ a b (EN) The mother of Armita Geravand has been arrested, su women.ncr-iran.org, 5 ottobre 2023. URL consultato il 2 novembre 2023.
  14. ^ (EN) Iranian teenager Armita Geravand dies after alleged confrontation, IRNA reports, in Reuters, 28 ottobre 2023. URL consultato il 28 ottobre 2023.
  15. ^ (FA) رادیو فردا, واکنش‌های بین‌المللی به وضعیت آرمیتا گراوند در بیمارستان؛ ایران خواستار «عدم مداخله» شد, in رادیو فردا, 12 ottobre 2023. URL consultato il 28 ottobre 2023.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]