Michele Barbaro

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Michele Barbaro

Deputato del Regno d'Italia
Durata mandato24 maggio 1924 –
2 marzo 1939
LegislaturaXXVII, XXVIII, XXIX
CollegioUnico nazionale
Sito istituzionale

Consigliere nazionale del Regno d'Italia
Durata mandato23 marzo 1939 –
2 agosto 1943
LegislaturaXXX
Gruppo
parlamentare
Corporazione della orto-floro-frutticoltura

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato25 giugno 1953 –
3 febbraio 1965
LegislaturaII, III, IV
Gruppo
parlamentare
MSI
CircoscrizioneCalabria
CollegioReggio Calabria
Incarichi parlamentari
  • II legislatura
    Commissione istruzione pubblica e belle arti (21/7/1955-11/6/1958)
    Commissione Lavori pubblici, Trasporti, Poste e Telegrafi e Marina Mercantile (21/7/1953-11/6/1958)
    Commissione speciale per l'esame del disegno di legge recante provvidenze per le zone colpite dalle alluvioni in Calabria (18/11/1953-31/12/1953)
  • III legislatura
    Commissione istruzione pubblica e belle arti (9/7/1958-15/5/1963)
  • IV legislatura
    Commissione istruzione pubblica e belle arti (3/7/1963-3/2/1965)
    Speciale D.D.L. bilancio (24/4/1964-28/6/1964
Sito istituzionale

Podestà di Reggio Calabria
Durata mandato1943 –
3 settembre 1943
Capo di StatoVittorio Emanuele III
Capo del governoBenito Mussolini
Pietro Badoglio
PredecessoreFrancesco Giunta
SuccessoreAntonio Priolo (Sindaco)

Dati generali
Partito politicoMovimento Sociale Italiano - Destra Nazionale e Partito Nazionale Fascista
UniversitàLaurea in giurisprudenza, scienze economiche e statistiche
ProfessioneAvvocato, docente universitario

Michele Barbaro (Reggio Calabria, 23 maggio 1894Reggio Calabria, 3 febbraio 1965) è stato un politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Di famiglia borghese compie i suoi studi grazie a borse di studio conseguite per i suoi brillanti risultati. Convinto interventista, prese parte alla prima guerra mondiale come tenente di complemento di fanteria, dove ottenne una medaglia di bronzo al valor militare. Rimase gravemente ferito. Il medico militare non lo sottopose ad amputazione della gamba per via della giovanissima età. Animatore della associazione Mutilati ed Invalidi di Guerra,aderì al movimento dei Fasci italiani di combattimento, del quale è stato uno dei primi animatori del Fascio di Reggio Calabria. Convinto cattolico praticante ed osservante, ha sempre intrattenuto rapporti di solida devozione e sincera amicizia con tutti gli arcivescovi di Reggio. Nel dopoguerra la Chiesa reggina voleva convincerlo ad aderire alla Democrazia Cristiana.

Nel fascismo[modifica | modifica wikitesto]

Fu eletto deputato alla Camera nel 1924 nel Listone fascista[1]. Nel corso del ventennio mussoliniano alterna la professione di avvocato alla libera docenza di statistica presso l'Università degli Studi di Messina ed entra nel Consiglio nazionale delle corporazioni, come membro della corporazione della orto-floro-frutticoltura. Tale incarico, dopo due legislature da deputato (1929 e 1934), gli vale nel 1939 la nomina a membro della Camera dei fasci e delle corporazioni. Da mutilato di guerra per effetto della grave ferita della prima guerra mondiale, chiede di passare al Corpo degli Alpini che aveva tanto ammirato durante la prima guerra mondiale. Riveste da mutilato il grado di Tenente colonnello degli alpini nella seconda guerra mondiale[2], e Benito Mussolini lo nomina podestà di Reggio Calabria nel giugno 1943. La mattina del 3 settembre 1943, mentre quasi tutte le restanti autorità hanno abbandonato la città, rimane con coraggio al suo posto di podestà e in uniforme da alpino riceve nel suo ufficio il generale Montgomery, consentendo il pacifico trapasso dei poteri nelle mani di Antonio Priolo, socialista a membro del primo movimento clandestino antifascista.[3].

Nel dopoguerra[modifica | modifica wikitesto]

Aderisce fin dalla a costituzione al Movimento Sociale Italiano, per il quale nel 1953 è eletto in Calabria sia alla Camera che al Senato, scegliendo quest'ultimo.

Torna senatore per altre due legislature, nel 1958 e nel 1963. Nell'ultima legislatura fu capogruppo del suo partito. Muore il 3 febbraio 1965 e al Senato sostituito dall'avvocato Michele Basile.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia di bronzo al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Val Sugana, 16-21 maggio 1916
— 1918

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]