Massimiliano Eugenio d'Asburgo-Lorena

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Massimiliano Eugenio d'Asburgo-Lorena
Arciduca d'Austria
Stemma
Stemma
Nome completoMassimiliano Eugenio Ludovico Federico Filippo Ignazio Giuseppe
NascitaVienna, 13 aprile 1895
MorteNizza, 19 gennaio 1952 (56 anni)
DinastiaAsburgo-Lorena
PadreOttone Francesco d'Asburgo-Lorena
MadreMaria Giuseppina di Sassonia
Consorte diFranziska zu Hohenlohe-Waldenburg-Schillingsfürst
FigliFerdinando
Enrico Carlo

Arciduca Massimiliano Eugenio Ludovico Federico Filippo Ignazio Giuseppe di Asburgo-Lorena (in tedesco: Maximilian Eugen Ludwig Friedrich Philipp Ignatius Joseph Maria) (Vienna, 13 aprile 1895Nizza, 19 gennaio 1952) fu un arciduca austriaco.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era il secondogenito dell'arciduca Ottone Francesco d'Asburgo-Lorena, e di sua moglie, Maria Giuseppina di Sassonia[1] e fu il fratello minore del futuro imperatore Carlo I d'Austria.

Prima Guerra Mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Nella prima guerra mondiale Massimiliano servì nell'esercito austro-ungarico. Raggiunse nel 1915 il grado di capitano di corvetta nella marina austro-ungarica[2].

Nel febbraio del 1917 Massimiliano fu inviato a Berlino per rendere noto in maniera ufficiale all'imperatore tedesco Guglielmo II l'ascesa del fratello come imperatore d'Austria-Ungheria[3].

Nel giugno 1918 partecipò all'assalto austriaco sul Dosso Alto. A causa di una granata che esplose vicino a lui, ruppe il timpano che gli causò una certa sordità[4]. Tuttavia, nel mese di agosto gli italiani conquistarono nuovamente Dosso Alto[5].

Dopo la fine della guerra alcuni nobili e militari suggerirono che egli dovesse convincere suo fratello ad abdicare e nominarsi Reggente dell'Impero per il piccolo nipote Otto[6]. Siccome Carlo I non partecipava più agli affari di stato dal 7 novembre 1918, ma era ancora imperatore, questo suggerimento non era conforme alle regole dinastiche della famiglia.

Matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Sposò il 29 novembre 1917 a Laxenburg, presso Vienna, la principessa Franziska zu Hohenlohe-Waldenburg-Schillingsfürst, figlia del principe Konrad zu Hohenlohe-Waldenburg-Schillingsfürst e della contessa Franziska von Schönborn-Buchheim. Ebbero due figli:

  • Ferdinando (1918-2004), sposò la contessa Helene di Törring-Jettenbach (figlia della principessa Elisabetta di Grecia), ebbero tre figli;
  • Enrico Carlo (1925-2014), sposò la contessa Ludmilla di Galen, ebbero quattro figli.

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Il 12 novembre 1918 l'Assemblea nazionale provvisoria dell'Austria aveva proclamato il paese una repubblica. Il 3 aprile 1919, in base alla legge approvata dall'Assemblea Nazionale Costituzionale nel febbraio precedente stabiliva che membri dell'ex famiglia regnante potevano vivere in Austria solo se rinunciavano ai loro titoli nobiliari, alle loro rendite e alle loro aspirazioni monarchiche. Massimiliano preferì vivere al di fuori dell'Austria, seguendo l'esempio dell'ultima coppia imperiale.

Massimiliano e la sua famiglia, nel 1919, vennero autorizzati a vivere in Svizzera, a condizione che egli non partecipasse in attività politica (la stessa autorizzazione fu data a suo fratello e alla sua famiglia, che si trasferirono lì nel marzo 1919). La famiglia di Massimiliano si trasferì poi in Baviera, dove vissero a Monaco di Baviera e in una casa lungo il lago di Starnberg. Più tardi si trasferì in Francia. Durante il suo esilio Massimiliano utilizzò lo pseudonimo di barone von Kyburg e si laureò in giurisprudenza[2].

Nell'aprile 1922 partecipò al funerale del fratello Carlo a Funchal, a Madeira[7]. Nel giugno del 1923 Massimiliano citò in giudizio il segretario privato del suo defunto fratello, il conte von Steiner, per frode per la vendita di alcuni gioielli di famiglia[8].

Nel novembre 1933, il governo della Repubblica d'Austria, sotto il cancelliere Engelbert Dollfuss, diede il permesso a Massimiliano di risiedere in Austria[9].

Morì il 19 gennaio 1952, all'età di 56 anni, per un attacco di cuore a Nizza. Le sue spoglie giacciono in un sarcofago nella cripta della chiesa a Altshausen (il luogo di sepoltura dei duchi di Württemberg)[10]. Il corpo è stato riseppellito nella chiesa collegiata di San Pietro a Salisburgo il 4 aprile 2019.[11]

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Francesco Carlo d'Asburgo-Lorena Francesco II d'Asburgo-Lorena  
 
Maria Teresa di Borbone-Due Sicilie  
Carlo Ludovico d'Asburgo-Lorena  
Sofia di Baviera Massimiliano I di Baviera  
 
Carolina di Baden  
Ottone Francesco d'Asburgo-Lorena  
Ferdinando II di Borbone Francesco I delle Due Sicilie  
 
Maria Isabella di Borbone-Spagna  
Maria Annunziata di Borbone-Due Sicilie  
Maria Teresa d'Asburgo-Lorena Carlo d'Austria-Teschen  
 
Enrichetta di Nassau-Weilburg  
Massimiliano Eugenio  
Giovanni di Sassonia Massimiliano di Sassonia  
 
Carolina di Borbone-Parma  
Giorgio di Sassonia  
Amalia Augusta di Baviera Massimiliano I di Baviera  
 
Carolina di Baden  
Maria Giuseppina di Sassonia  
Ferdinando II del Portogallo Ferdinando di Sassonia-Coburgo-Kohary  
 
Maria Antonia di Koháry  
Maria Anna Ferdinanda di Braganza  
Maria II del Portogallo Pietro I del Brasile  
 
Maria Leopoldina d'Asburgo-Lorena  
 

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze austriache[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine del Toson d'Oro - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine Imperiale di Leopoldo - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Daniel Willis, The Descendants of Louis XIII, Chapter 6: The Imperial Family of Austria (Clearfield, 1999): 508-509.
  2. ^ a b Genealogisches Handbuch des Adels, Fürstliche Häuser Band I (Glücksburg: C.A. Starke, 1951): 92.
  3. ^ "Imperial and Foreign News Items", The Times (February 3, 1917): 7.
  4. ^ "Emperor's Brother Injured", The Times (June 24, 1918): 9.
  5. ^ "The Austrian Reverse by Lake Garda", The Times (August 6, 1918): 3.
  6. ^ "Vienna Royalists Active", New York Times (December 18, 1918): 2.
  7. ^ Gordon Brook-Shepherd, Uncrowned Emperor: The Life and Times of Otto von Habsburg (London: Hambledon and London, 2003), 72.
  8. ^ "Sues Habsburg Secretary", New York Times (June 6, 1923): 20.
  9. ^ "Telegrams in Brief", The Times (November 3, 1933): 13.
  10. ^ Royalty Travel Guide: Altshausen Schlosskirche, su royaltyguide.nl. URL consultato il 27 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2013).
  11. ^ (DE) Salzburger Nachrichten, Habsburger-Erzherzog ruht jetzt in der Krypta von St. Peter, su sn.at, 17 aprile 2019. URL consultato il 1º gennaio 2022.

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