Maria Salviati

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Maria Salviati
Ritratto di Maria Salviati, Pontormo (Uffizi)
Nobildonna
Stemma
Stemma
NascitaFirenze, 17 luglio 1499
MorteVilla di Castello, 12 dicembre 1543 (44 anni)
DinastiaSalviati
PadreJacopo Salviati
MadreLucrezia de' Medici
ConsorteGiovanni dalle Bande Nere
FigliCosimo I
Religionecattolica

Maria Romola Salviati (Firenze, 17 luglio 1499Villa di Castello, 12 dicembre 1543) fu moglie di Giovanni de' Medici (il celebre condottiero Giovanni delle Bande Nere) e madre di Cosimo I de' Medici, il patriarca del ramo granducale dei Medici. Il suo matrimonio fu particolarmente importante, perché per suo tramite si riunirono il ramo principale e quello popolano o cadetto della famiglia de' Medici; per questo motivo il loro figlio Cosimo venne chiamato a guidare Firenze dopo la scomparsa del Duca Alessandro de' Medici e l'estinzione del ramo primigenio, dando così vita al ramo granducale della dinastia.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era figlia di Lucrezia de' Medici e Jacopo Salviati (e quindi sorella di Francesca Salviati e dei cardinali Giovanni e Bernardo Salviati), per cui il suo matrimonio (15 novembre 1516) segnò il ricongiungersi dei due rami della casata medicea: quello dei Popolani, da cui proveniva suo marito, e quello principale, detto anche di Cafaggiolo, dal quale proveniva sua madre Lucrezia, poiché figlia a sua volta di Lorenzo il Magnifico.

Con l'estinzione del ramo principale, dopo l'assassinio del Duca Alessandro, già figlio naturale di discendenza incerta, che aveva avuto solo figli nati fuori dal matrimonio e quindi di sangue ancora più incerto, la guida di Firenze sembrò scivolata definitivamente via alla presa dei Medici e già si parlava di un possibile ritorno alla Repubblica o anche di un'annessione alla Spagna, quando ecco che fu individuato il figlio di Giovanni e Maria, il diciottenne Cosimo, che divenne poi il primo Granduca di Toscana con il nome di Cosimo I de' Medici.

Di lei esistono almeno due ritratti eseguiti da Jacopo Pontormo, uno dei quali è agli Uffizi (ritratta in tarda età) e uno a Baltimora, dove è ritratta accanto al figlio Cosimo, probabilmente il primo dei ritratti doppi che tanto successo ebbero alla corte medicea (si pensi alle tavole di Agnolo Bronzino con Eleonora di Toledo e i figli). In entrambi è vestita di nero vedovile, in quanto suo marito era morto per la gangrena di ferite riportate in battaglia, nel 1526. In particolare il ritratto più antico, quello con il piccolo Cosimo, fu commissionato da Cosimo stesso nel 1537, quando era già salito al potere, e rappresenta la sua legittimazione politica: fu scelta come epoca del ritratto il momento della morte del padre (quando lui aveva sette anni) e si fece raffigurare con un raffinato gioco di mani che lo intrecciavano alla madre, sottolineando il legame con lei, poiché imparentata con il ramo primario dei Medici. Alcuni però, notando i tratti femminili del bambino, ipotizzano che si tratti invece di Giulia de' Medici, sua cugina, adottata di fatto dalla famiglia di Cosimo dopo la morte di suo padre, il Duca Alessandro.

Nel 1857, durante una prima ricognizione delle salme dei Medici, così venne ritrovato il suo corpo:

«[...] tra molte croci era scritto il nome di Maria […] Il corpo sebbene ridotto a quasi scheletro nel volto, era peraltro assai ben conservato nelle altre parti […] il capo posava su due mattoni […] il vestiario che lo copriva apparve qual si addice a monaca, cioè di panno nero, ma intignato: si scorgevano tuttora gli avanzi del soggolo, abbenché il velo che un dì copriva la testa, fosse consunto […][1]»

Attività nella medicina preventiva[modifica | modifica wikitesto]

Alcuni studi hanno evidenziato che Maria Salviati ha avuto un ruolo attivo nello sviluppo della medicina preventiva[2].

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Alamanno Salviati Jacopo Salviati  
 
Albiera Gucci  
Giovanni Salviati  
Caterina de' Medici Averardo de' Medici  
 
Maddalena Monaldi  
Jacopo Salviati  
Simone Gondi Silvestro Gondi  
 
Alessandra Donati  
Elena Gondi  
Maria Buondelmonti Simone Buondelmonti  
 
 
Maria Salviati  
Piero de' Medici Cosimo de' Medici  
 
Contessina de' Bardi  
Lorenzo de' Medici  
Lucrezia Tornabuoni Francesco Tornabuoni  
 
Selvaggia degli Alessandri  
Lucrezia de' Medici  
Jacopo Orsini Orso Orsini  
 
Lucrezia Conti  
Clarice Orsini  
Maddalena Orsini Carlo Orsini  
 
Paola Orsini  
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sommi Picenardi G., Esumazione e ricognizione delle Ceneri dei Principi Medicei fatta nell'anno 1857. Processo verbale e note, Archivio Storico Italiano Serie V, Tomo I-II, M. Cellini & c., Firenze 1888 in D. Lippi, Illacrimate Sepolture - Curiosità e ricerca scientifica nella storia della riesumazione dei Medici, Firenze, 2006 online Archiviato il 17 settembre 2016 in Internet Archive..
  2. ^ Strocchia, Sharon T. Forgotten Healers: Women and the Pursuit of Health in Late Renaissance Italy. Harvard University Press, 2019.|

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Marcello Vannucci, Le donne di casa Medici, Newton Compton Editori, Roma 1999, ristampato nel 2006 ISBN 88-541-0526-0
  • Cesare Marchi, Giovanni dalla Bande Nere, Milano, 1981. ISBN non esistente.

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Controllo di autoritàVIAF (EN30614418 · CERL cnp00597120 · GND (DE12935676X · J9U (ENHE987012399366705171 · WorldCat Identities (ENviaf-30614418