Locomotiva kkStB 106
Locomotiva KkStB 106 | |
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Locomotiva a vapore | |
Locomotiva 106.21 delle KkStB costruita nel 1899 dalla Wiener Neustädter Lokomotivfabrik | |
Anni di costruzione | 1898 - 1902 |
Anni di esercizio | 1898 - |
Quantità prodotta | 99 (+ 27 Sudbahn) |
Costruttore | Wiener Neustädter Floridsdorf StEG MÁVAG |
Dimensioni | 16.415 x ?? x ?? |
Interperno | 7.300 (tra assi estremi) |
Passo dei carrelli | 2.800 (passo rigido) |
Massa in servizio | 56,2 |
Massa aderente | 28,6 |
Tipo di motore | a vapore |
Alimentazione | carbone |
Velocità massima omologata | 90 km/h |
Rodiggio | 2-2-0 |
Diametro ruote motrici | 2.140 mm |
Portanti anteriori | 1.034 mm |
Tipo di trasmissione | bielle |
Numero di cilindri | 2 |
Diametro dei cilindri | 760 (BP) 500 (AP) mm |
Corsa dei cilindri | 680 mm |
Superficie griglia | 3 m² |
Superficie riscaldamento | 130,1 m² |
Pressione in caldaia | 13 |
Le locomotive kkStB 106 erano locomotive a vapore con tender, con rodiggio 2-2-0, a vapore saturo, a 2 cilindri e doppia espansione delle Kaiserlich-königliche österreichische Staatsbahnen (KkStB, in italiano Imperial regie austriache ferrovie statali)[1] e delle Südbahn.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Il gruppo di locomotive kkStB 106 delle ferrovie imperial regie austriache venne costruito nel periodo di tempo tra il 1898 e il 1902, per l'effettuazione di treni viaggiatori veloci. Si trattava di una versione migliorata del gruppo "6" con l'aumento della superficie di griglia a 3,0 m² per una migliore combustione del carbone disponibile in Austria. In totale vennero prodotte 99 unità da Steg, Floridsdorf e Wiener Neustadt. Le locomotive della serie 106 vennero impiegate nelle stesse linee sulle quali operavano le precedenti serie 6. Contemporaneamente alla kkStB la Südbahn (ferrovia del sud) ne acquistò 27 unità da Floridsdorf, Steg e MÁVAG; le macchine fornite furono immatricolate come 106.101-122 e 106.125-129.
Alla fine della prima guerra mondiale solo 42 locomotive rimasero alle nuove ferrovie austriache statali (BBÖ). La maggior parte, 43 unità passarono alle ferrovie della Cecoslovacchia come ČSD 264.1. Alle ferrovie della Polonia (PKP) vennero assegnate otto unità classificate Pd13. La Jugoslavia ricevette 19 unità (JDZ 104.001-019) mentre all'ungherese MÁV andarono 9 macchine (224.301-309). L'unica macchina assegnata alle FS italiane fu la 106.87 immatricolata come 554.001[2]. Alcune macchine risultarono disperse durante la guerra o demolite.
In seguito all'Anschluss la Deutsche Reichsbahn nel 1938 incorporò 17 unità come DR 13.1.
Ripartizione della costruzione tra le fabbriche[modifica | modifica wikitesto]
Ordinazioni e consegne alle KkStB:
- 106.01–12: Steg, 1898,
- 106.13–20: Floridsdorf, 1898,
- 106.21–37: Wiener Neustadt, 1899,
- 106.38–44: Steg, 1899,
- 106.45–52: Floridsdorf, 1899–1900,
- 106.53–67: Wiener Neustadt, 1900,
- 106.68–75: Floridsdorf, 1900–1901,
- 106.76–99: Wiener Neustadt, 1901–1902
Ordinazioni e consegne alla Südbahn:
- 106.101-122: StEG, 1898-1902,
- 106.125-129: MAVAG, 1902-1903
Impianti di assegnazione[modifica | modifica wikitesto]
- Vienna,
- Linz,
- Innsbruck,
- Landeck,
- Feldkirch,
- Praga,
- Plzeň,
- České Budějovice II
- Tábor
- Schönberg
- Krnov
- Leopoli
- Przemyśl
- Stanislav
- Stryj
Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]
La locomotiva aveva la classica impostazione di fine secolo XIX per treni viaggiatori veloci; con rodiggio 2-2-0, ruote motrici di grande diametro adatte a raggiungere velocità senza un eccessivo (e deleterio per l'usura) movimento alternativo dello stantuffo motore e carrello anteriore biassiale di guida per una inscrizione decisa nelle curve e tender separato. La caldaia forniva vapore saturo ed era tarata a 13 bar. Per migliorare il prelievo di vapore quanto più secco possibile aveva la classica caratteristica a due duomi collegati delle locomotive austriache. Il motore a 2 cilindri a doppia espansione azionava, mediante biella motrice, il primo dei 2 assi motori a loro volta accoppiati mediante biella di accoppiamento. Le locomotive avevano il sistema di frenatura a vuoto.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Fonte:Pospichal lokstatistic
- ^ Cornolò, p. 68.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Giovanni Cornolò, Locomotive di preda bellica, Parma, Ermanno Albertelli Editore, 2009. ISBN 978-88-87372-74-8
- (DE) Lokomotiv-Typen der k.k. landesbef. Maschinen-Fabrik in Wien der priv. österreichisch-ungarischen Staats-Eisenbahn-Gesellschaft 1888, M. Engel & Sohn, k.k. Hof-Buchdruckerei und Hof-Lithographie, Vienna.
- (DE) Karl Gölsdorf Lokomotivbau in Alt-Österreich 1837–1918, 1978, Vienna, Verlag Slezak. ISBN 3-900134-40-5
- (DE) Helmut Griebl, Josef Otto Slezak Hans Sternhart, BBÖ Lokomotiv-Chronik 1923–1938, Vienna, Verlag Slezak, 1985. ISBN 3-85416-026-7
- (DE) Bernhard Schmeiser, Lokomotiven von Haswell, StEG und Mödling 1840–1929 (Nachdruck), Vienna, Verlag Slezak, 1992, ISBN 3-85416-159-X.
- (DE) Heribert Schröpfer, Triebfahrzeuge österreichischer Eisenbahnen - Dampflokomotiven BBÖ und ÖBB, Düsseldorf, alba, 1989.ISBN 3-87094-110-3
- (DE) Johann Stockklausner, Dampfbetrieb in Alt-Österreich, Vienna, Verlag Slezak, 1979. ISBN 3-900134-41-3
- (DE) Johann Blieberger Josef Pospichal, Enzyklopädie der kkStB-Triebfahrzeuge, Band 1. Die Reihen 1 bis 228, bahnmedien.at, 2008. ISBN 978-3-9502648-0-7
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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