Lingua retica
Retico † Ry̆tur y̆aad | |
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Parlato in | Alpi orientali |
Periodo | estinto nel III secolo d.C. |
Locutori | |
Classifica | estinta |
Tassonomia | |
Filogenesi | sconosciuta Retico |
Codici di classificazione | |
ISO 639-3 | xrr (EN)
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Glottolog | raet1238 (EN)
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Il Retico è una lingua estinta, parlata anticamente dai Reti, un popolo alpino che viveva tra le odierne Italia nordorientale, Austria, Svizzera e Germania meridionale.
L'alfabeto retico è anche conosciuto come "di Bolzano" o "di Sanzeno" e possiede notevoli analogie con il Futhark scandinavo e quello camuno[1][2][3][4]
Si conoscono circa duecento iscrizioni redatte in un alfabeto simile a quello etrusco, ma con alcuni adattamenti locali[5].
I testi ritrovati sono brevi e di difficile interpretazione, a causa della lingua, il retico, di origine non indoeuropea; studi recenti hanno dimostrato alcune similarità con le lingue germaniche e l'etrusco[5].
Secondo il linguista tedesco Helmut Rix, il retico appartiene alla famiglia delle lingue tirseniche, insieme all'etrusco e alla lingua lemnia.
Numerosi sono i casi di iscrizioni a carattere votivo[5].
I principali luoghi di ritrovamento sono la Bassa Atesina (Unterland) in Alto Adige, in particolare Vadena, Laghetti, Magrè sulla strada del vino (BZ), Sanzeno (TN) e la Valpolicella (VR).[5].
Note
- ^ Alessandro Morandi, "Il cippo di Castelciès nell'epigrafia retica", pp. 36-46, su books.google.com. URL consultato il 2009-10-4.
- ^ Ciurletti, Gianni; Marzatico, Franco (1999), I Reti / Die Räter atti del simposio : 23-25 settembre 1993, Castello di Stenico, Trento.
- ^ Cembran, Gaetano (1967), 'l nôs paëś, Biblioteca di Laghetti - Bibliothek Laag, pp. 7-21.
- ^ Bækksted,Anders (1952), Målruner og Troldrunder. Runemagiske studier., København: Gydendalske Boghandel, Nordisk Forlag.
- ^ a b c d "Il retico" su "Dipartimento di scienze dell'antichità e del vicino oriente" (Università Cà Foscari di Venezia)., su unive.it. URL consultato il 2009-10-4.
Voci correlate
Collegamenti esterni
- "Il retico" su "Dipartimento di scienze dell'antichità e del vicino oriente" (Università Cà Foscari di Venezia)., su unive.it. URL consultato il 2009-10-4.
- Alessandro Morandi, "Il cippo di Castelciès nell'epigrafia retica", L'ERMA di BRETSCHNEIDER, 1999, ISBN 978-88-8265-047-6., su books.google.com. URL consultato il 2009-10-4.
F. Bravi, "La lingua dei Reti", I-II, Bolzano 1981.