La vendetta del corsaro

La vendetta del corsaro
Lingua originale	italiano
Paese di produzione	Italia
Anno	1951
Durata	90 minuti
Dati tecnici	B/N;
Genere	avventura
Regia	Primo Zeglio
Soggetto	Ernesta Sabbi
Sceneggiatura	Fede Arnaud, Romildo Craveri, Alberto Liberati, Riccardo Testa, Antonio Leonviola, Primo Zeglio
Produttore	Luigi Carpentieri, Ermanno Donati
Casa di produzione	Athena Cinematografica
Distribuzione in italiano	E.N.I.C.
Fotografia	Gábor Pogány
Montaggio	Mario Serandrei
Musiche	Carlo Rustichelli
Scenografia	Alfredo Montori
Costumi	Maria Baronj, Dario Cecchi
Interpreti e personaggi
	Jean-Pierre Aumont: Il conte Enrico di Roccabruna; María Montez: Donna Consuelo, marchesa di Velasco; Milly Vitale: Luana; Roberto Risso: Miguel; Enrico Glori: Raimondo di Velasco, il governatore di Panama; Paul Müller: Don Juan De Espinoza; Franca Tamantini: Dolores, la danzatrice; Saro Urzì: Aguirre; Umberto Aquilino:; Mimì Aylmer: Isabella; Mario Castellani: Armagnac; Nico De Nigris:; Vittoria Febbi:; Michel Flamme:; Sidney Gordon: Van Hiess; André Hildebrand:; Giuseppe La Fenna:; Claudio Morgan:; John Myhers:; Remington Olmsted:; Piero Pastore: Escudeo; Manuel Serrano:; Amalia Pellegrini: Celestina, la suora anziana; Alfredo Rizzo: il sergente;
Doppiatori italiani
	Gualtiero De Angelis: Il conte Enrico di Roccabruna; Lydia Simoneschi: Donna Consuelo, marchesa di Velasco; Rosetta Calavetta: Luana; Giulio Panicali: Miguel; Carlo Romano: Raimondo di Velasco, il governatore di Panama; Augusto Marcacci: Don Juan De Espinoza; Mario Besesti: Aguirre; Giorgio Capecchi: Armagnac; Stefano Sibaldi: il sergente;

La vendetta del corsaro conosciuto anche come The Pirates Revenge, è un film del 1951 diretto da Primo Zeglio.

È stato l'ultimo film, prima della sua prematura scomparsa, dell'attrice dominicana Maria Montez. Conosciuto anche come The Pirates Revenge.^[1]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Allo stesso tempo, per vendicare la morte del padre, ucciso a tradimento dal governatore spagnolo e liberare sua sorella, ch'egli tiene prigioniera, il conte Enrico di Roccabruna decide di diventare corsaro. Questo è infatti l'unico modo per lui di liberarsi del governatore. La nave di Roccabruna, "Folgore", diviene il terrore della marina spagnola.