La clessidra (programma televisivo)

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La clessidra
PaeseItalia
Anno1986
Generetalk show
Edizioni2
Durata30 min
Lingua originaleitaliano
Realizzazione
ConduttoreGianni Vattimo
IdeatoreGianni Vattimo, Sergio Valzania
RegiaSergio Ariotti
ScenografiaWalter Tibaudi
LuciValerio Moggio
Casa di produzioneRai, sede di Torino
Rete televisivaRai 3

La clessidra (anche detto La clessidra dei filosofi[1]) è stato un programma televisivo italiano condotto da Gianni Vattimo, in onda su Raitre, per una decina di puntate a cadenza settimanale (con un'interruzione nei mesi estivi), dal 19 aprile al 17 maggio e dal 10 novembre al 15 dicembre 1986[2].

Formula[modifica | modifica wikitesto]

Il programma, ideato da Vattimo e da Sergio Valzania, prodotto dalla sede Rai di Torino (all'epoca era infatti previsto che i programmi del terzo canale Rai fossero per il 60% realizzati dalle filiali locali dell'azienda[3]), andava inizialmente in onda alle 19:35 del sabato ed era costituito da una serie di dibattiti "alla pari" tra il conduttore e altri nomi di spicco della filosofia italiana, su un particolare tema di tale materia. Gli spazi per ciascuna replica erano contingentati a circa 2 minuti e mezzo a testa, scanditi da una clessidra (da cui il nome del programma) posta al centro della scenografia: all'occorrenza era possibile per uno dei filosofi rinunciare a una clessidra in modo tale da beneficiare di uno spazio raddoppiato quando ritenuto opportuno.

Queste furono le puntate realizzate e gli ospiti, in ordine sparso[4].

Il programma è stato riproposto negli anni seguenti, sia sulla terza rete (in orari diversi), che poi - a seguito della loro istituzione - sui canali tematici Rai dedicati all'istruzione e all'educazione, quale Rai Scuola.

Giudizio critico[modifica | modifica wikitesto]

Gianni Vattimo considerò tale programma quale "punto più alto del suo successo pubblico in Italia"[5]; Beniamino Placido su "La Repubblica" lodò l'iniziativa come "coraggiosa e originale"[6], mentre su "L'Unità" Maria Novella Oppo espresse il proprio compiacimento per la "sfida [di mettere] la filosofia come antipasto"[4].

Viceversa il programma fu criticato per l'eccessiva aulicità dei dibattiti, all'insegna dell'uso di un lessico filosofico ricercato e raffinato, potenzialmente incomprensibile - se non contestualizzato - alla maggioranza del pubblico televisivo, tanto più in una fascia oraria di elevato ascolto potenziale (soprattutto dopo che, nella tranche invernale, la trasmissione venne spostata alle 21:30 del lunedì, precedendo Il processo di Aldo Biscardi[7]): lo stesso Beniamino Placido ebbe a criticare la dimenticanza «di raccomandare agli intervistatori di fermarsi ogni tanto, di rivolgersi direttamente al pubblico, di spiegargli [...] qualcuno dei termini difficili (magari giustamente difficili) usati dall'intervistato di turno»[8]. Aldo Grasso dal canto suo notò come tutti i dibattiti finissero per trasformarsi «in un discorso molto privato tra Vattimo e il suo ospite-filosofo» e rimproverò al conduttore le frequenti contestazioni autoreferenziali rivolte ai suoi interlocutori («si ricava la spiacevole sensazione che Vattimo abbia sempre qualcosa da affermare») e le reprimende verso i discorsi di questi ultimi, qualora venisse riscontrato un tono eccessivamente divulgativo[9].

Ascolti[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati Auditel, il programma si mantenne su ascolti alquanto bassi, sotto i 100.000 utenti collegati, pari a circa lo 0,6% di share[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b La Grande Storia, 40 anni di RaiTre (minuto 1:37.04), in raiplay.it, 15 dicembre 2019
  2. ^ Cfr. i palinsesti pubblicati dal Radiocorriere TV nel 1986. Archivio online Archiviato il 27 dicembre 2019 in Internet Archive.
  3. ^ Irene Piazzoni, Storia delle televisioni in Italia. Dagli esordi alle web tv, Milano, Franco Angeli, 2014, p. 129
  4. ^ a b Maria Novella Oppo, Che bella sfida la filosofia come antipasto!, in "L'Unità", 19 aprile 1986, p. 12
  5. ^ Gianni Vattimo, Opere complete, volume introduttivo, Roma, Meltemi Editore, 2007, ISBN 9788883535789, p. 59
  6. ^ Beniamino Placido, Filosofia, istruzioni per l'uso, in "La Repubblica", 19 aprile 1986
  7. ^ Vittorio Castelnuovo, Recensione di "Videosofia", in "raiyoyo.it"
  8. ^ Beniamino Placido, Raitre, attenta se ti dicono interessante, in "La Repubblica", 22 novembre 1986
  9. ^ Aldo Grasso, Storia della televisione italiana, i 50 anni della televisione, Milano, Garzanti, 2004, p. 443