Jens Steinigen

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Jens Steinigen
Jens Steinigen in gara
ai Campionati tedeschi orientali del 1984
Nazionalità Bandiera della Germania Est Germania Est
bandiera Germania Ovest (dal 1989)
Bandiera della Germania Germania (dal 1990)
Altezza 187 cm
Peso 80 kg
Biathlon
Squadra SC Ruhpolding
Termine carriera 1996
Palmarès
Bandiera della Germania Est Germania Est
Competizione Ori Argenti Bronzi
Mondiali juniores 1

Per maggiori dettagli vedi qui

Bandiera della Germania Germania
Competizione Ori Argenti Bronzi
Olimpiadi 1 0 0
Mondiali 0 0 2

Per maggiori dettagli vedi qui

 

Jens Steinigen (Dippoldiswalde, 2 settembre 1966) è un ex biatleta tedesco. Originario della Germania Est, gareggiò per la nazionale tedesca orientale fino al 1989, quando fuggì all'Ovest. Fece parte per un breve periodo della nazionale tedesca occidentale, fino alla riunificazione tedesca (1990).

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

In Coppa del Mondo ottenne il primo risultato di rilievo[1] il 23 gennaio 1986 a Feistritz an der Drau (38°). Negli anni seguenti si affermò come atleta di buon livello e grandi potenzialità, ma - secondo quanto da lui dichiarato - il suo rifiuto di sottomettersi alle pratiche dopanti correnti nella sua nazionale ne limitarono la carriera, fino alla sua esclusione dai XV Giochi olimpici invernali di Calgary 1988. Maturò quindi la decisione di fuggire nella Germania Ovest, dove nel 1989 fu accolto dal centro nazionale di biathlon di Ruhpolding. Da lì a pochi mesi, tuttavia, la riunificazione tedesca portò alla fusione delle due nazionali, con i ruoli direttivi affidati proprio agli ex allenatori tedeschi orientali dai quali Steinigen si era allontanato; l'atleta denunciò la prosecuzione dei metodi scorretti fino ad allora adottati, accusando in particolare l'allenatore capo Frank Ullrich, ma le sue denunce non trovarono riscontro presso la Federazione sciistica della Germania[2].

Rientrato stabilmente nei ranghi della nazionale tedesca nel 1991-1992[2], ottenne il primo podio in Coppa il 17 dicembre 1992 a Pokljuka (3°). Prese parte a due edizioni dei Giochi olimpici invernali, Albertville 1992 (6° nella sprint, 29° nell'individuale, 1° nella staffetta) e Lillehammer 1994 (5° nell'individuale), e a due dei Campionati mondiali, vincendo due medaglie.

Dopo il ritiro proseguì la sua battaglia contro il doping, dedicando a essa anche un saggio, Zivilrechtliche Aspekte des Dopings aus der Sicht des Spitzensportlers ("Aspetti civili del doping dal punto di vista degli atleti d'élite", elaborazione della sua tesi di laurea in giurisprudenza)[2].

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Olimpiadi[modifica | modifica wikitesto]

Mondiali[modifica | modifica wikitesto]

Mondiali juniores[modifica | modifica wikitesto]

Coppa del Mondo[modifica | modifica wikitesto]

  • Miglior piazzamento in classifica generale: 7º nel 1993
  • 2 podi (entrambi individuali[1]), oltre a quelli ottenuti in sede olimpica e iridata e validi anche ai fini della Coppa del Mondo:
    • 2 terzi posti

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Zivilrechtliche Aspekte des Dopings aus der Sicht des Spitzensportlers, Berliner Beiträge zum Sportrecht, Berlino 2003 ISBN 978-3-89998-005-9

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Dati parziali fino al 1994 per le prove individuali, fino al 1997 per le prove a squadre.
  2. ^ a b c (DE) Anno Hecker, Wer sich wehrt, wird ausgespuckt, in Frankfurter Allgemeine Zeitung, 19 aprile 2005, p. 32. URL consultato il 4 agosto 2013.
  3. ^ a b c Gara valida anche ai fini della Coppa del Mondo.
  4. ^ Bild n.183 (1985).

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN25659191 · ISNI (EN0000 0000 2073 8003 · GND (DE128564113 · CONOR.SI (SL49018979 · WorldCat Identities (ENviaf-25659191