Hipposideridae

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Ipposideridi
Hipposideros lankadiva
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Bilateria
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Infraphylum Gnathostomata
Superclasse Tetrapoda
Classe Mammalia
Sottoclasse Theria
Infraclasse Eutheria
Superordine Laurasiatheria
Ordine Chiroptera
Sottordine Microchiroptera
Famiglia Hipposideridae
Lydekker, 1891
Generi

Vedi testo

Gli Ipposideridi (Hipposideridae Lydekker, 1891) sono una famiglia di pipistrelli, del sottordine dei Microchirotteri.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Questa famiglia comprende pipistrelli con la lunghezza dell'avambraccio tra 30 mm e 124 mm. Comprende alcune delle specie di microchirotteri più grandi al mondo come Hipposideros gigas.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Il cranio è di proporzioni variabili, sono presenti due incisivi superiori e 4 inferiori, mentre i premolari superiori possono essere uno o due per ogni semi-arcata. La Cintura scapolare è notevolmente modificata, ancor più che nei Rinolofidi. La settima vertebra cervicale e la prima dorsale sono fuse tra loro e saldate alle prima e seconda fila intera di costole, che a loro volta sono unite al pre-sterno fino a formare un solido anello osseo. Le ossa pelviche sono ridotte. Il secondo dito della mano è privo di falangi, mentre gli altri ne hanno due. Ogni dito del piede è munito di due falangi. Le orecchie sono di dimensioni variabili, prive di trago ma con un antitrago spesso ben sviluppato. La caratteristica esterna principale è la presenza di una foglia nasale ellittica divisa in 3 parti: il lobo anteriore, che include le narici, divise tra loro da un setto nasale spesso pronunciato; un lobo intermedio a forma di cuscinetto, talvolta solcato da una cresta mediana e una porzione posteriore, che in alcuni generi è grande e tricuspidata. Sulla superficie della foglia nasale sono presenti delle piccole ghiandole e dietro di essa sulla fronte una sacca, la cui apertura è marcata da un ciuffo di peli.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Le specie di questa famiglia vivono nell'Africa subsahariana, nell'Asia tropicale fino alle Filippine e alle Isole Salomone ed in Australia.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia si suddivide in 5 generi:[1]

Alcuni generi precedentemente assegnati a questa famiglia, sono stati recentemente trasferiti nella famiglia dei Rinonitteridi[2].

Il genere Paracoelops, descritto in base ad un individuo maschio adulto catturato nel 1945 a Vinh, nel Vietnam centrale, è stato recentemente identificato come un esemplare in pessime condizioni della specie Hipposideros pomona[3]

Evoluzione[modifica | modifica wikitesto]

Il genere è presente in Europa ed Asia dall'Eocene, mentre in Africa ed Australia dal Miocene.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Hipposideridae, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  2. ^ Nicole M. Foley, Vu Dinh Thong, Pipat Soisook, Steven M. Goodman, Kyle N. Armstrong, David S. Jacobs, Sébastien J. Puechmaille & Emma C. Teeling, How and Why Overcome the Impediments to Resolution: Lessons from rhinolophid and hipposiderid Bats, in Molecular Biology and Evolution, vol. 32, n. 2, 2015, pp. 313-333.
  3. ^ Thong VD, Dietz C, Denzinger A, Bates PJJ, Puechmaille S, Callou C & Schnitzler H-U, Resolving a mammal mystery: the identity of Paracoelops megalotis (Chiroptera: Hipposideridae) (PDF), in Zootaxa, vol. 3505, 2012, pp. 75-85.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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