Ilisso Edizioni

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Ilisso
StatoBandiera dell'Italia Italia
Forma societariaSocietà a responsabilità limitata
Fondazione1985 a Nuoro
Fondata daVanna Fois
Sebastiano Congiu
Sede principaleNuoro
Persone chiaveAntonello Cuccu
SettoreEditoria, Archivi, Promozione Culturale, Museologia
ProdottiLibri, Cataloghi, Mostre
NoteCompasso d'Oro Premio Compasso d'oro nel 2011
Sito webwww.ilissoedizioni.it

Ilisso è una casa editrice italiana, con sede a Nuoro. Ilisso è l'unica casa editrice ad aver vinto un Premio Compasso d'oro[1][2], nonché prima volta in Sardegna[3][4]

Il nome è ispirato al fiume ateniese Ilisso citato da Platone nel Fedro, e richiama la definizione «Atene Sarda» attribuita al capoluogo provinciale isolano[5].

Ilisso si occupa principalmente di recuperare, testimoniare e valorizzare la ricchezza culturale e artistica dell’Isola, tramite libri e cataloghi riguardo arte, fotografia, storia, cultura e letteratura della Sardegna, compresi autori sardi o scrittori che hanno narrato o descritto l’isola e il suo popolo.

Oltre che di editoria Ilisso si occupa dell'allestimento e della promozione di eventi culturali e mostre monografiche e artistiche.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Viene fondata a Nuoro nel 1985[6] da Vanna Fois e Sebastiano Congiu per testimoniare e valorizzare la storia e la cultura della Sardegna, e già nel 1986 viene edita la monografia completa su Antonio Ballero che inaugura la prima collana dal nome "Grandi Monografie". Quest’ultima racconta gli artisti sardi anche con immagini inedite e include nomi come Francesco Ciusa, Giuseppe Biasi, Mario Delitala, Filippo Figari, Salvatore Fancello, Eugenio Tavolara, Foiso Fois e tanti altri editi nel corso degli anni[7] Il valore editoriale dell’opera è trasmessa anche dalla ricercatezza materiale, con copertine e cofanetti in vera tela.

Nel 1992 Ilisso consolida la sua presenza nel panorama nazionale inaugurando, grazie alla collaborazione con Rossana Bossaglia[8], la collana "Appunti d'Arte", mentre nel 1993 Ilisso riconosce l'importanza di trasmettere la cultura artistica oltre l'editoria e inizia, con Antonello Cuccu, ad organizzare mostre che narrino e mostrino al pubblico quanto esposto nei volumi. Successivamente, Cuccu diventa, nel 1997, curatore del settore espositivo e contribuisce come autore per diversi libri[9].

Il volume Sonos del 1994 anticipa la collana di Etnografia e Cultura Materiale che dal 2003 indaga e restituisce al pubblico la vitalità e la varietà di un vastissimo patrimonio identitario sardo.

Nel 1996 vengono editi i primi volumi della collana “Bibliotheca Sarda”, un programma di recupero della letteratura isolana dal XII al XX secolo, comprende oltre 150 titoli[10], edito sotto la supervisione di un corposo comitato scientifico.

Ilisso, inaugura il settore museale, gestendo l'attività didattica della Galleria Comunale D'Arte di Cagliari dal 2001 al 2007. Intanto, nel 2004 vengono lanciate le collane Ilisso Contemporanei, e Scrittori di Calabria, lanciando definitivamente il recupero e la promozione culturale anche verso altri ambiti esterni all'isola sarda.

Nel 2010 ha curato l'esposizione permanente delle opere presso il TRIBU - Museo Ciusa[11], spazio espositivo comunale dedicato allo scultore nuorese, e lo gestisce fino alla prima chiusura del 2014[12].

Grazie al lavoro congiunto di designer, storici ed esperti di artigianato sardo, e artigiani locali, Ilisso pubblica il volume "DOMO-XIX Biennale dell’Artigianato sardo", realizzato a seguito della mostra a Sassari nel 2009 per conto della Regione Sardegna in seguito all’aggiudicazione di un bando pubblico. Grazie a DOMO vince per la prima volta in Sardegna[3][4] l'ADI - Premio Compasso d'oro, nell'edizione 2011. È stata la prima casa editrice al mondo a ricevere tale riconoscimento di design.[1][2]

Nel dicembre 2019 è stato inaugurato lo Spazio Ilisso, uno centro per la promozione culturale e artistica, che ospita mostre temporanee, archivi digitali, eventi culturali e nel quale ha sede il Museo permanente della Scultura del 900 Sardo[13], con opere di Francesco Ciusa, Costantino Nivola, Eugenio Tavolara, Maria Lai, Gavino Tilocca, Salvatore Fancello. Le opere provengono sia da collezioni private che dagli archivi di Ilisso stessa.

Nel 2021 Ilisso collabora con Archivio Mario Sironi, Museo del Novecento, Associazione Mario Sironi e Fondazione Sardegna per una nuova mostra monografica su Mario Sironi, esposta tra Milano e Nuoro.[14][15][16]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b ADI - Associazione per il Disegno Industriale, su adi-design.org. URL consultato il 21 novembre 2020.
  2. ^ a b L'artigianato sardo innovativo, su lastampa.it, 18 agosto 2011. URL consultato il 21 novembre 2020.
  3. ^ a b Il compasso d’oro per la prima volta in Sardegna, su IED Istituto Europeo di Design, 14 luglio 2011. URL consultato il 21 novembre 2020.
  4. ^ a b Compasso d'oro a Domo, biennale dell'artigianato, su La Nuova Sardegna, 13 luglio 2011. URL consultato il 21 novembre 2020.
  5. ^ Le voci dell’Atene sarda rivivono nello Spazio Ilisso, su La Nuova Sardegna, 29 gennaio 2020. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  6. ^ Camilla Mattola, Apre a Nuoro Spazio Ilisso, su Artribune, 9 gennaio 2020. URL consultato il 24 luglio 2020.
  7. ^ Sardegna DigitalLibrary - Testi - Ilisso Edizioni, su sardegnadigitallibrary.it. URL consultato il 24 luglio 2020.
  8. ^ QUELL' OMBRA MI FA PAURA - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 21 dicembre 2020.
  9. ^ Arte e creatività secondo Antonello Cuccu, su La Nuova Sardegna, 12 febbraio 2014. URL consultato il 18 ottobre 2020.
  10. ^ I nuovi titoli di Bibliotheca Sarda, su Ilisso.it.
  11. ^ Foto, sculture, arte: la storia della nuorese Ilisso nella casa decò, su La Nuova Sardegna, 25 dicembre 2019. URL consultato il 24 luglio 2020.
  12. ^ Il Ciusa resta chiuso, capitale della cultura senza musei comunali, su La Nuova Sardegna, 25 aprile 2018. URL consultato il 18 ottobre 2020.
  13. ^ Virginia Mariane, Ilisso, un fiume di arte e cultura, su Il Punto Quotidiano, 24 novembre 2019. URL consultato il 24 luglio 2020.
  14. ^ Museo del Novecento, MARIO SIRONI, su museodelnovecento.org. URL consultato il 16 dicembre 2021.
  15. ^ Luca Bergamin, Ecco la Milano di Mario Sironi, dal Museo del Novecento al Palazzo della Triennale, su Il Sole 24 ORE, 29 ottobre 2021. URL consultato il 16 dicembre 2021.
  16. ^ Il genio di Sironi in mostra all’Ilisso, su La Nuova Sardegna, 12 dicembre 2021. URL consultato il 16 dicembre 2021.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN157313241 · LCCN (ENn2005029391 · BNF (FRcb17122506n (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n2005029391