Il paese di Paperino

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Il paese di Paperino
Titolo italiano del film
Titolo originaleUne fée… pas comme les autres
Lingua originalefrancese
Paese di produzioneFrancia, Italia
Anno1956
Durata63 min
Genereanimazione, fantastico
RegiaJean Tourane
SceneggiaturaLouise de Vilmorin
ProduttorePierre Bochart, Cino Del Duca
Casa di produzioneDel Duca Films, Les Films Jean Tourane
FotografiaMaurice Fellous
MusicheRichard Cornu
Doppiatori originali

Il paese di Paperino (Une fée… pas comme les autres) è un film d'animazione del 1956 diretto da Jean Tourane.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Una fata buona ma sbadata regna su un piccolo villaggio abitato da animali intelligenti. Essa ha affidato ad uno dei suoi abitanti, il gatto organista Cassiodoro, la sua bacchetta magica, che l'ha protetta con una combinazione musicale.

La malvagia scimmia cappuccina Genio Nero, che vuole vendicarsi per essere stata respinta dalla fata, attua un piano per impadronirsi della bacchetta. In occasione della fiera del villaggio si finge un venditore di dolciumi e fa leva sulla ghiottoneria del cane Cioccolato, allievo di Cassiodoro, per spingerlo ad eseguire la melodia in grado di far apparire la bacchetta. Genio Nero usa la bacchetta per devastare il villaggio e pietrificare i suoi abitanti. Tra gli animali pietrificati c'è anche l'artista circense Barbara, di cui il poeta Paperino,[1] giunto in paese per la fiera come ospite di suo cugino Cassiodoro, si è innamorato a prima vista. Paperino viaggia in mongolfiera fino al tetro covo di Genio Nero, dove riesce a liberare Cioccolato, che era rimasto nelle grinfie della scimmia. Dopo aver lasciato la sua tana, Paperino e Cioccolato incontrano delle colombe, figlie della fata, che fanno su di loro un incantesimo d'invulnerabilità. I due tornano allora da Genio Nero per recuperare la bacchetta. La scimmia li cattura e tenta di pietrificarli, ma grazie all'incantesimo delle colombe non vi riesce; mentre tenta e ritenta a vuoto, nell'agitazione rivolge la bacchetta verso sé stesso e si pietrifica. Paperino e Cioccolato possono allora tornare al villaggio e restituire gli abitanti alla normalità

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film, una coproduzione franco-italiana, è realizzato facendo recitare dei veri animali (una scimmia cappuccina, gatti, cani, volpi, conigli, anatre e uccelli di varie specie). Alcuni elementi di scena sono mossi come fossero burattini o marionette, oppure telecomandati o animati a passo uno.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film uscì al cinema in Francia il 10 ottobre 1956.[2] È stato distribuito sotto diversi titoli (in francese anche come Le Lac aux fées, in italiano anche come Quel meraviglioso mondo di Paperotto) e con durate variabili. Uscì nelle sale statunitensi nel 1964 coi titoli The Secret of Magic Island e Secret of Outer Space[3].

Sviluppi successivi[modifica | modifica wikitesto]

Sulla scia di questo film, negli Sessanta Jean Tourane avrebbe creato la serie televisiva Les Aventures de Saturnin, alla quale avrebbero collaborato anche Louise de Vilmorin e Robert Lamoureux, rispettivamente sceneggiatrice e narratore di questo film.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Saturnin in originale.
  2. ^ (FR) Une fée pas comme toutes les autres, su cnc.fr. URL consultato il 2 gennaio 2022.
  3. ^ Une fée pas comme les autres [Il paese di Paperino] (1956), su archiviodelcinemaitaliano.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Today's Cinema, vol. 87, n. 7675, 18 dicembre 1956, p. 14.
  • (EN) Daily Film Renter, n. 7280, 19 dicembre 1956, p. 8.
  • (EN) Kinematograph Weekly, n. 2576, 27 dicembre 1956, p. 12.
  • (EN) Monthly Film Bulletin, vol. 24, n. 277, febbraio 1957, p. 18.
  • (EN) Variety, 12 dicembre 1962.
  • (EN) Film Daily, vol. 126, n. 75, 20 aprile 1965, p. 3.
  • (EN) Motion Picture Herald, vol. 233, n. 10, 12 maggio 1965, p. 283.
  • (EN) Film Making, vol. 13, n. 1, aprile 1975, p. 36.
  • (FR) Cinématographie Française, n. 1616, 30 aprile 1955. N. 1630, 20 agosto 1955, p. 4. N. 1691, 3 novembre 1956, p. 14.
  • (FR) Cinémonde, n. 1156, 4 ottobre, pp. 18-19.
  • (FR) Le Film français, n. 648, 9 novembre 1956, p. 19.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]