I passeggeri del vento (videogioco)

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I passeggeri del vento
videogioco
Schermata su Commodore 64
PiattaformaAmiga, Amstrad CPC, Atari ST, Commodore 64, MS-DOS, MSX, Thomson MO6, Thomson TO7
Data di pubblicazione
GenereAvventura testuale
TemaFumetto, storico
OrigineFrancia
PubblicazioneInfogrames
ProgrammazioneDaniel Charpy, Richard Bottet, Gerard Courouble e Tuan Do Cao (Thomson, CPC), Charles Callet, Michel Royer e Najib El Maadani (Amiga)
MusicheCharles Callet
Modalità di giocoGiocatore singolo
Periferiche di inputJoystick, mouse, tastiera
SupportoFloppy disk, cassetta
Requisiti di sistema
  • Amstrad: versioni a 64k e a 128k
  • DOS: video CGA, EGA, Hercules, Tandy
  • MSX: standard MSX 2
  • Thomson: almeno MO6 o TO7
Seguito daLes passagers du vent II: L'heure du serpent

I passeggeri del vento (Les passagers du vent), presentato anche come Passeggeri del vento, è un videogioco di avventura testuale illustrata pubblicato a partire dal 1986 per i computer Amiga, Amstrad CPC, Atari ST, Commodore 64, MS-DOS, MSX2, Thomson MO6 e Thomson TO7 dalla Infogrames. È tratto dal fumetto I passeggeri del vento di François Bourgeon, ambientato alla fine del XVIII secolo. Uscirono edizioni in italiano almeno per Amiga, Atari ST e Commodore 64; è altrimenti noto anche con il titolo inglese Passengers on the Wind. Una versione per Apple IIGS venne apparentemente completata, ma non pubblicata[1].

Fu seguito da Les passagers du vent II: L'heure du serpent (non uscito in versione italiana), uguale nell'impostazione e basato su volumi successivi dello stesso fumetto. Per Amiga i due titoli vennero anche venduti in confezione unica[2].

Trama[modifica | modifica wikitesto]

La storia è basata piuttosto fedelmente sul secondo e terzo volume della saga a fumetti, Il pontone (Le ponton, 1980) e Juda (Le comptoir de Juda, 1981). L'avventura si svolge pochi anni prima della Rivoluzione francese, nell'ambito del commercio triangolare degli schiavi e della guerra anglo-francese.

La premessa è che Isabeau è una giovane nobile francese privata della propria identità a causa di uno scambio di persone quando era bambina. Viaggiando su un veliero si innamora del marinaio bretone Hoel, ma i due insieme al medico Saint-Quentin vengono catturati dagli inglesi. Hoel finisce prigioniero in Inghilterra, mentre Isa si stabilisce nelle vicinanze come insegnante di francese di Mary, una giovane inglese. Mary è incinta di una guardia della nave-prigione e le due ragazze si accordano per far evadere Hoel e fuggire tutti insieme dal paese.[3] Il primo volume del fumetto, che arriva fino alla cattura di Isa e Hoel, era incluso con alcune delle edizioni del gioco, per introdurre più in dettaglio i personaggi.[4][5]

L'azione del gioco inizia con l'organizzazione dell'evasione dalla nave-prigione e successiva fuga in Francia del gruppo. Qui Saint-Quentin fa delle ricerche per aiutare a ristabilire la vera identità di Isa, in seguito il resto del gruppo è costretto a imbarcarsi per il Regno di Dahomey, lungo la rotta della tratta degli schiavi. In Africa i personaggi alloggiano in una fortezza francese nella savana e qui il contabile Viaroux, intenzionato a sedurre Isa, fa ammalare Hoel con il veleno. Isa riesce a smascherare Viaroux con l'aiuto dell'abate Forissier, ma Hoel è ancora in pericolo. Forissier ha anche delle prove che potrebbero aiutare Isa a recuperare il proprio nome. La storia termina in sospeso, con la partenza di Isa per incontrare il re Kpengla.

Modalità di gioco[modifica | modifica wikitesto]

Il giocatore guida le azioni di Isa, Hoel, Mary, Saint-Quentin e molti altri, per un totale di oltre 15 personaggi. Il compito del giocatore è più che altro una supervisione e si limita a seguire diversi percorsi narrativi già tracciati[6]. Si deve scegliere di volta in volta il personaggio opportuno per far progredire gli eventi, e occasionalmente si prendono decisioni a scelta multipla che possono modificare la storia.

La schermata di gioco è suddivisa in tre parti. I due terzi superiori dello schermo sono occupati da un'illustrazione statica che rappresenta la situazione generale. La grafica riprende fedelmente quella del fumetto originale[7]. In basso a sinistra una piccola finestra mostra il volto del personaggio attualmente selezionato. In basso a destra una finestra più larga è dedicata ai messaggi di testo; almeno per alcune delle piattaforme uscirono versioni con testo in francese, inglese, tedesco, italiano, spagnolo[8] e olandese[9]. Il controllo avviene sempre con un puntatore, anche nelle versioni non dotate di mouse.

L'avventura è suddivisa in una decina di episodi e l'illustrazione principale non cambia mai durante un episodio, ma su di essa si sovrappongono e scompaiono diverse finestre più piccole che mostrano particolari degli eventi o testi[10]. In ogni episodio è necessario cliccare su determinate zone dell'immagine principale per abilitare i vari personaggi disponibili; dopo questa breve ricerca iniziale l'immagine non è più interattiva[11]. I personaggi utilizzabili si fanno scorrere nella finestra in basso a sinistra, tramite una barra bicolore di due pulsanti posta lungo il bordo della finestra. Cliccando il volto del personaggio selezionato questo, se possibile, compirà una qualche azione o dirà una frase adeguata per la situazione. Il giocatore non ha controllo diretto su cosa farà o dirà il personaggio, tranne alcune volte in cui nell'area di testo viene richiesta una scelta: compare un testo di diverso colore che rappresenta un'opzione e si fanno scorrere le varie opzioni tramite un'altra barra bicolore. In questi casi una scelta errata può anche portare alla sconfitta[12] o a saltare una parte della storia[13]. Si può salvare la partita.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Ai suoi tempi I passeggeri del vento venne spesso molto apprezzato per la qualità della grafica, sebbene sia statica[14]. Ricevette anche il premio Tilt d'Or della rivista Tilt come videogioco per computer con migliore grafica del 1987[15]. Tuttavia la prima conversione per MS-DOS, in francese, era in bianco e nero, e la stessa Tilt non apprezzò questa versione[16]; le successive edizioni per MS-DOS reintrodussero il colore[17].

Come stile di gioco I passeggeri del vento era spesso considerato originale e diverso dalle solite avventure[18]. I giudizi complessivi furono variabili, in maggioranza buoni, ma non mancarono anche quelli negativi[19]. Anche con una storia interessante, questa sorta di ibrido tra videogioco e fumetto poteva non essere convincente[20].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Passengers on the Wind, su whatisthe2gs.apple2.org.za.
  2. ^ Génération 4 4.
  3. ^ MCmicrocomputer 67.
  4. ^ Manuale, p. 1.
  5. ^ Zzap! 15.
  6. ^ Commodore Gazette 6, p. 16.
  7. ^ The Games Machine 14.
  8. ^ (ES) Los pasajeros del viento, su abandonsocios.org.
  9. ^ (EN) Kinderen van de Wind, De, su gamebase64.com.
  10. ^ Commodore Gazette 6, pp. 16-17.
  11. ^ Manuale, p. 2.
  12. ^ La rivista di Atari.
  13. ^ Commodore User 47.
  14. ^ MCmicrocomputer 67, Commodore Gazette 6, The Games Machine 14, Zzap! 15.
  15. ^ (FR) Tilt d'Or 87 (JPG), in Tilt, n. 48, Parigi, Editions Mondiales, dicembre 1987, p. 23, ISSN 0753-6968 (WC · ACNP).
  16. ^ Tilt 41.
  17. ^ abandonware-france.org, Télécharger le jeu.
  18. ^ MCmicrocomputer 67, Commodore Gazette 6, The Games Machine 14.
  19. ^ Es. Computer and Video Games 70 (Atari ST), Commodore User 47 (Commodore 64).
  20. ^ MCmicrocomputer 67, p. 107.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

riviste
manuali

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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