Al Mansour

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Al Mansour
La Al Mansour a Tangeri Med nel 2011 vicino alla Ciudad de Malaga, con la quale ebbe una collisione nel 2007.
Descrizione generale
Tipotraghetto ro-ro passeggeri
ClasseStena Nautica
Porto di registrazione Göteborg (novembre 1975-febbraio 1982)
Ostenda (febbraio 1982-febbraio 1997)
Funchal (febbraio 1997-maggio 1998)
Casablanca (maggio 1998-2015)
IdentificazioneNumero IMO: 7360629
CostruttoriRickmers Werft
CantiereBremerhaven, Bandiera della Germania Germania Ovest
Varo16 maggio 1975
Consegna28 novembre 1975
Entrata in servizio2 dicembre 1975
Nomi precedentiStena Nordica (novembre 1975-settembre 1978; aprile 1979-aprile 1980; settembre 1980-ottobre 1981)
Hellas (settembre 1978-aprile 1979; aprile-settembre 1980; ottobre 1981-febbraio 1982)
Stena Nautica (febbraio 1982-7 marzo 1983)
Reine Astrid (7 marzo 1983-febbraio 1997)
Moby Kiss (febbraio-maggio 1997)
Destino finaledemolita nel 2015
Caratteristiche generali
Stazza lorda11717[1] tsl
Portata lorda1521[1] tpl
Lunghezza120,88 m
Larghezza21,47[1] m
Pescaggio5,3 m
Propulsionedue motori 12M551AK MaK Diesel, 10385 kW
Velocità18,5 nodi (34,26 km/h)
Capacità di carico450 automobili, 60 semirimorchi, 792 metri lineari di carico
Numero di cabine26
Passeggeri1200
(DA) Al Mansour (ex. Stena Nordica), IMO 7360629, su faergelejet.dk. URL consultato il 3 gennaio 2016.
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La Al Mansour era una nave traghetto, appartenuta con questo nome alla compagnia di navigazione marocchina Comanav dal 1998 al 2012. Costruita nel 1975 con il nome di Stena Nordica per la Stena Line, aveva in seguito prestato servizio per diverse altre compagnie, tra le quali l'italiana Moby Lines.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

La nave aveva una buona capacità di carico in rapporto alle dimensioni piuttosto ridotte, disponendo di 792 metri lineari di carico e potendo trasportare 60 semirimorchi o 450 autovetture con una lunghezza fuori tutti di appena 120,88 metri.

Servizio[modifica | modifica wikitesto]

Stena e noleggi (1975-1982)[modifica | modifica wikitesto]

Ultima di una serie di quattro unità gemelle costruite per la Stena Line, la Stena Nordica fu varata il 16 maggio 1975 presso il Rickmers Werft di Bremerhaven, venendo consegnata alla compagnia proprietaria il 28 novembre dello stesso anno. Messa in servizio come ro-ro merci tra Göteborg e Kiel, già a febbraio 1976 la nave fu noleggiata, venendo impiegata sempre come ro-ro merci in collegamenti tra Mediterraneo e Golfo Persico. Successivamente, nel maggio 1976, la Stena Nordica fu noleggiata dalla canadese Canadian National Steamships (compagnia di proprietà delle ferrovie canadesi), che aveva già a noleggio le gemelle Marine Atlantica (ex Stena Atlantica) e Marine Nautica (già Stena Nautica), insieme alle quali fu messa in servizio tra North Sydney e Port-aux-Basques. Tuttavia, a differenza delle gemelle, il noleggio ebbe durata limitata e a novembre la nave tornò a Stena.

Il noleggio alla compagnia canadese, nel frattempo rinominata CN Marine, fu ripetuto tra maggio e settembre 1977 e tra aprile e settembre 1978, mentre nell'inverno 1977-1978 la Stena Nordica fu noleggiata alla britannica Townsend Thoresen, che la impiegò per collegare Felixstowe e Zeebrugge. Tornata dal Canada, nel settembre 1978 la nave passò alla Hellas Syria Expres Line, compagnia creata da Stena insieme al gruppo greco Soutos[2]. Rinominata Hellas, da novembre fu messa in servizio tra Volos e Lattakia, in Siria, offrendo sette viaggi al mese in ciascuna direzione[3]. Il servizio nel Mediterraneo durò fino all'aprile 1979, quando la nave riprese il nome Stena Nordica e fu noleggiata alla CN Marine. Tornata in Europa a settembre 1979, fu utilizzata come ro-ro merci tra Göteborg e Kiel fino a gennaio 1980, venendo poi noleggiata tra febbraio e aprile alla Sealink per collegare Fishguard (Galles) e Rosslare (Irlanda). In seguito il traghetto passò nuovamente alla Hellas Ferries, riprendendo il nome di Hellas e tornando in servizio sulle rotte tra Grecia e Siria.

Rinominata nuovamente Stena Nordica, a partire dal 16 ottobre 1980 la nave fu noleggiata alla B&I Line, tornando ai collegamenti tra Irlanda e Galles, con scali a Pembroke e a Rosslare. Tuttavia, un mese più tardi il traghetto ebbe un grave problema ai motori. Fu necessario portarla in un cantiere a Birkenhead per le riparazioni e la Stena Nordica tornò in servizio solo a febbraio 1981. Il 24 aprile, invece, la nave si incagliò nei pressi di Milford Haven, riuscendo a liberarsi con i propri mezzi. In seguito la nave fu come di consueto noleggiata a CN Marine e Hellas Ferries, tornando ancora una volta a Stena Line nel febbraio 1982.

R.M.T. (1982-1997)[modifica | modifica wikitesto]

Registrata per la belga Nautica N.V. per via di un contenzioso con la CN Marine[4] e rinominata Stena Nautica, fu noleggiata alla belga R.M.T. (Regie voor Maritieme Transport), venendo inserita sulla linea Ostenda - Dover. Inizialmente impiegata solo come traghetto merci, in seguito fu aperta anche ai passeggeri. Nel 1983 la nave passò definitivamente alla R.M.T., prendendo il nome di Reine Astrid. L'anno seguente la nave fu sottoposta a dei lavori di ristrutturazione degli ambienti interni, durante i quali furono anche aggiunte delle controcarene[4].

Negli anni successivi la Reine Astrid rimase attiva nella Manica, continuando a collegare Ostenda e Dover. Nel maggio 1985 la nave si incagliò su un banco di sabbia nei pressi del porto belga, riuscendo però a liberarsi e a proseguire verso Dover. Nel 1994 il porto di arrivo in Inghilterra fu spostato a Ramsgate. Il traghetto rimase in servizio per la compagnia belga fino all'ottobre 1996, quando fu messo in disarmo dopo aver riportato dei danni alla prua per via del maltempo.

Moby Lines, Comanav e ultimi anni (1997 - 2015)[modifica | modifica wikitesto]

Nel febbraio 1997 la Reine Astrid fu venduta alla Moby Lines, già proprietaria della gemella Moby Vincent. Rinominata Moby Kiss, già a maggio 1997 fu noleggiata alla compagnia marocchina Comanav, prendendo il nome di Al Mansour e venendo inserita sui collegamenti tra Tangeri (Marocco) e Algeciras (Spagna). L'anno seguente la nave passò definitivamente a Comanav, rimanendo in servizio sulla stessa rotta. Il 5 agosto 2001, durante un viaggio da Tangeri ad Algeciras, la Al Mansour entrò in collisione con la cementiera Indalo, in condizioni di scarsa visibilità.[5] La nave riportò danni alle strutture a prua e a poppa, ma non vi furono vittime né feriti, né si verificarono danni all'ambiente[5]; la Al Mansour giunse autonomamente in porto ad Algeciras[5], venendo poi riparata. Il 17 aprile 2007 la nave entrò in collisione con il traghetto Ciudad de Malaga nel porto di Algeciras, riportando danni lievi.

A fine 2011 la situazione economica della compagnia si fece difficile e a partire dal 25 ottobre la Al Mansour fu fermata in porto ad Algeciras[6]. Vi rimase, in stato di abbandono, fino al 2015, quando fu venduta per la demolizione dalle autorità portuali di Algeciras per 702.000 euro[6]. La Al Mansour fu spiaggiata nei cantieri di demolizione di Aliağa ad agosto 2015.

Navi gemelle[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) AL MANSOUR, su marinetraffic.com. URL consultato il 3 gennaio 2016.
  2. ^ (SV) HELLAS SYRIA LINE, su faktaomfartyg.se, faktaomfartyg. URL consultato il 3 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2016).
  3. ^ (EN) USA ro-ro on the way?, su archive.commercialmotor.com, Commercial Motor, 10 novembre 1978. URL consultato il 3 gennaio 2016.
  4. ^ a b (SV) M/S STENA NORDICA (1975), su faktaomfartyg.se, faktaomfartyg. URL consultato il 3 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2016).
  5. ^ a b c (ES) INFORME SOBRE LA COLISION DE LOS BUQUES “INDALO” Y “AL MANSOUR” EN LAS PROXIMIDADES DE LA BAHIA DE ALGECIRAS. el día 5 de agosto de 2001 (PDF), su fomento.es. URL consultato il 4 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  6. ^ a b (ES) Los ferris de Comarit 'Al-Mansour' y 'Boughaz' abandonan la bahía, su europasur.es, 1º agosto 2015. URL consultato il 4 gennaio 2016.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Stena Nordica, su simplonpc.co.uk. URL consultato il 3 gennaio 2016.