Hippolyte Boulenger

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La valle di Josaphat a Schaarbeek

Hippolyte Emmanuel Boulenger (Tournai, 1837Bruxelles, 1874) è stato un pittore belga paesaggista, influenzato dalla scuola di Barbizon e considerato "il Corot belga".[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Tournai da genitori francesi nel 1837, trascorse la propria infanzia nella città belga, per poi vivere a Parigi dal 1850 al 1853, dove studiò disegno. Nel 1853, rimasto orfano, si trasferì a Bruxelles, dove di giorno lavorava in un atelier e la sera studiava all'Académie Royale des Beaux-Arts con Joseph Quinaux, un pittore paesaggista.

Incontrò il ritrattista Camile Van Camp nel 1863, che diventò il suo mentore e mecenate. Mostrò il suo primo quadro al Salon di Bruxelles lo stesso anno. Boulanger si recò a Tervuren nel 1864, e raccolse attorno a sé un gruppo di pittori dal gusto affine al proprio, la scuola di Tervueren, una versione belga della scuola di Barbizon, di cui divenne l'artista leader. Tra questi artisti c'era il pittore e decoratore Guillaume Vogels. A quell'epoca il suo principale modello era Jean-François Millet, anche se le sue opere più tardive si accostarono maggiormente all'opera di Corot. Nel 1866 era ormai famoso nei circoli artistici di Bruxelles.[1]

Si sposò nel 1868 e si trasferì a Zaventem, ma tornò a Tervuren nel 1870. Su suo suggerimento fu creata la Société Libre des Beaux-Arts (libera società di belle arti), un circolo di giovani artisti belgi, che incluse Alfred Verwée, Félicien Rops e Constantin Meunier. Influenzò anche l'opera di Franz Courtens.[senza fonte]

A partire dal 1869 iniziò a soffrire di epilessia, che abbinata all'abuso di alcol, condusse l'artista a una prematura morte, avvenuta nel 1874 in un albergo di Bruxelles.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

L'inondazione

Note[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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