Hemibelideus lemuroides

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Coda ad anello lemuroide
Stato di conservazione
Prossimo alla minaccia (nt)[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Ordine Diprotodontia
Sottordine Phalangeriformes
Superfamiglia Petauroidea
Famiglia Pseudocheiridae
Sottofamiglia Hemibelideinae
Genere Hemibelideus
Collett, 1884
Specie H. lemuroides
Nomenclatura binomiale
Hemibelideus lemuroides
(Collett, 1884)
Areale

Il coda ad anello lemuroide (Hemibelideus lemuroides Collett, 1884) è un marsupiale arboricolo della famiglia degli Pseudocheiridi. È l'unica specie del genere Hemibelideus Collett, 1884[2].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La specie in una stampa del 1884.

Il coda ad anello lemuroide ha una lunghezza testa-corpo di 31,3–52 cm e una coda di 33,5–73 cm; pesa 810-1270 g. Presenta generalmente un manto di colore marrone-cioccolato, tinto di giallo sulle regioni inferiori e di rosso sulla testa. Ha zampe di colore marrone scuro, piedi neri e due anelli chiari attorno agli occhi. La pelliccia è soffice e lanosa, ed è piuttosto folta sulla coda, a eccezione di una chiazza glabra sulla parte inferiore, vicino all'estremità. Questa particolarità aiuta l'animale ad arrampicarsi sugli alberi e gli consente di afferrare i rami con la lunga coda prensile. Le orecchie sono quasi completamente nascoste dal pelo e il muso è breve.

Il coda ad anello lemuroide possiede inoltre piccole frange di pelle ai lati del corpo che vengono aperte quando l'animale salta da un ramo all'altro, consentendogli di planare per distanze molto brevi. Questa insolita caratteristica ha portato alcuni scienziati a ipotizzare che la specie costituisca una sorta di anello di transizione tra gli altri Pseudocheiridi e i Petauridi.

In una zona isolata della foresta del Daintree è presente una rara forma bianca di coda ad anello lemuroide, interamente di colore bianco-crema con riflessi arancio[3][4][5].

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

Il coda ad anello lemuroide ha abitudini rigorosamente arboricole e notturne; durante la notte conduce vita attiva, effettuando anche salti di due o tre metri da un ramo all'altro. Quando salta, distende le zampe e appiattisce il corpo, utilizzando la coda come un timone. Va spesso in cerca di cibo in piccole unità familiari composte da un maschio, una femmina e un unico piccolo, ma talvolta su un solo albero sono state avvistate aggregazioni anche di otto esemplari. Durante il giorno riposa in cavità degli alberi imbottite di fogliame.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Il coda ad anelli lemuroide è folivoro, e si nutre quasi interamente di foglie. Predilige le giovani foglioline di acero del Queensland (Flindersia brayleyana) e di quandong bruno (Elaeocarpus coorangooloo), ma mangia anche boccioli di fiori e la polpa che ricopre alcuni semi.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

La stagione degli amori va da agosto a novembre, ma le femmine partoriscono generalmente il loro unico piccolo agli inizi di agosto. Il piccolo rimane nel marsupio materno per sei o sette settimane, nutrendosi del latte della madre. Dopo aver lasciato il marsupio, viene trasportato in giro sul dorso della madre per circa sei mesi, da novembre ad aprile, e raggiunge la piena indipendenza a circa nove mesi di età.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Il coda ad anello lemuroide è presente solamente in due località distinte del Queensland settentrionale: una compresa tra Ingham e Cairns, a circa 450 m di quota, e l'altra, più piccola, sul tavolato del monte Carbine, a ovest di Mossman, a circa 1100 m di quota[3]. Abita le fredde e umide foreste pluviali, prediligendo le aree interne a quelle marginali.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La specie è minacciata soprattutto dal riscaldamento climatico globale. Infatti l'esposizione prolungata a più di 30 °C provoca in questi animali la perdita del controllo della termoregolazione, causandone la morte. La specie è particolarmente vulnerabile anche perché, vivendo già sulle cime dei monti, non può trovare rifugio dal calore spostandosi verso quote più elevate.

Un'altra minaccia è costituita dalla deforestazione e dalla distruzione dell'habitat. Avendo abitudini arboricole, non può spostarsi da una chiazza di foresta all'altra, e nelle zone dove il suo habitat è stato danneggiato la popolazione è diminuita del 97%. La IUCN classifica H. lemuroides tra le specie prossime alla minaccia (Near Threatened)[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Lamoreux, J. & Hilton-Taylor, C. (Global Mammal Assessment Team) 2008, Hemibelideus lemuroides, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Hemibelideus lemuroides, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ a b Peter Menkhorst, A Field Guide to the Mammals of Australia, Oxford University Press, 2001, p. 98.
  4. ^ Bonnie Malkin, Australia's white possum could be first victim of climate change, in The Daily Telegraph, Telegraph Media Group, 3 dicembre 2008, ISSN 0307-1235 (WC · ACNP), OCLC 49632006. URL consultato il 30 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 30 luglio 2011).
  5. ^ Evan Schwarten, 'Extinct' possum found in Daintree, in Nine News, 27 marzo 2009. URL consultato il 13 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 30 luglio 2011).

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