Gorgo (sommergibile)

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Gorgo
Descrizione generale
TipoSommergibile di media crociera
ClasseTritone
Proprietà Regia Marina
CantiereCRDA, Monfalcone[1]
Impostazione12 maggio 1941
Varo31 gennaio 1942
Entrata in servizio11 novembre 1942
Destino finaleaffondato con bombe di profondità il 21 maggio 1943
Caratteristiche generali
Dislocamento in immersione1058 t
Dislocamento in emersione866 t
Lunghezza63,15 m
Larghezza6,98 m
Pescaggio4,87 m
Profondità operativa130 m
Propulsione2 motori diesel da 1.200 CV
2 motori elettrici da 400 CV
Velocità in immersione 8 nodi
Velocità in emersione 16 nodi
Autonomiain superficie: 5.400 miglia a 8 nodi; in immersione 80 miglia a 4 nodi[2]
Equipaggio5 ufficiali 44 sottufficiali e comuni
Armamento
Artiglieria1 cannone da 100/47 Mod. 1938 per smg
4 mitragliere singole Breda Mod. 31 da 13,2mm
Siluri4 tubi lanciasiluri da 533mm a prora
2 tubi lanciasiluri da 533mm a poppa
dati tratti da[3] e[2]
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Il Gorgo è stato un sommergibile della Regia Marina, appartenente alla classe Tritone.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Divenne operativo nel febbraio 1943 e restò in servizio per soli tre mesi prima della perdita[4].

Fu l'unico sommergibile della sua classe sul quale non fu necessaria la sostituzione delle eliche a passo costante (che su tutti gli altri diedero seri problemi) con quelle a passo variabile[5].

L'8 febbraio 1943 attaccò un trasporto alleato lanciandogli quattro siluri, ma fu mitragliato e poi bombardato con cariche di profondità rimanendo comunque illeso[6][4].

Partì da Cagliari il 14 maggio, alle ore 22,00 per quella che doveva rivelarsi la sua ultima missione. Alle 16.44 del 21 maggio 1943, al largo di Orano, mentre navigava in superficie al comando del capitano di corvetta Innocenzo Ragusa per intercettare il convoglio statunitense «GUS-7A», fu avvistato da un ricognitore britannico dovendo immergersi[7]. Alle 7.18 il cacciatorpediniere USS Nields (allertato dall'aereo), dopo aver individuato il sommergibile, gettò nove bombe di profondità che però furono evitate dal Gorgo con un incremento della velocità; la seconda scarica di nove cariche – alle 17.23 – fu evitata scendendo a 110 metri di profondità e anche la terza (sempre di nove bombe, alle 17.31) andò a vuoto[7]. Alle 17.41 il Nields gettò la quarta scarica di cariche di profondità e poco dopo furono avvistate chiazze di carburante; la successiva ricerca con l'idrofono non trovò più traccia del Gorgo che fu quindi ritenuto affondato in posizione 36°01' N e 00°34' O[7].

Perì l'intero equipaggio (il comandante Ragusa, 4 altri ufficiali e 42 fra sottufficiali e marinai)[8].

Il Gorgo aveva effettuato in tutto 3 missioni offensivo-esplorative e 13 di trasferimento, navigando per 5629 miglia in superficie e 611 in immersione[6].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ informazioni relative al cantiere di costruzione, all'impostazione, al varo e all'entrata in servizio: http://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=31949.
  2. ^ a b A. Turrini, Almanacco dei sommergibili, Tomo II, Rivista Marittima, 2003.
  3. ^ I serie da Navypedia.
  4. ^ a b Trentoincina.
  5. ^ Giorgio Giorgerini, Uomini sul fondo. Storia del sommergibilismo italiano dalle origini a oggi, p. 350.
  6. ^ a b Museo della Cantieristica Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive..
  7. ^ a b c Maricosom Archiviato il 31 ottobre 2010 in Internet Archive..
  8. ^ Aaken, Maricosom, su maricosom.net. URL consultato il 24 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2012).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Nassigh Riccardo, Guerra negli abissi, Mursia Editore, Milano, 1971, ristampa 2008.
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