Giuseppe Regaldi

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Ritratto di Giuseppe Regaldi nell'opera "Canti" (edizione 1858)

Giuseppe Regaldi (Novara, 18 novembre 1809[1]Bologna, 14 febbraio 1883[1]) è stato un poeta e scrittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giuseppe Regaldi studiò Giurisprudenza a Torino, ebbe un insuccesso a un esame, ma ottenne immediatamente un grande successo come improvvisatore (1833). In questa veste fece diversi viaggi; fu espulso da Milano nel 1834, da Parma nel 1835 come sovversivo e quindi continuò il suo viaggio artistico recandosi in Francia nel 1839.

Qui fu ascoltato per la prima volta in pubblico a Marsiglia, poi a Parigi, e suscitò l'entusiasmo degli applausi dei francesi con la sua ode Il salice di Sant'Elena. Joseph Autran e Alphonse de Lamartine gli scrissero dei versi, Victor Hugo e Edgar Quinet lo incoraggiarono.

Ritornato in Italia, Regaldi visse prima a Napoli e in Sicilia, nel 1849 divenne politicamente sospetto e imprigionato per un breve periodo; poi intraprese un grande viaggio nell'Oriente e in Grecia.

Dopo il suo ritorno a casa (1853) si stabilì in Piemonte, poi nel 1860 ottenne una cattedra di storia al Liceo di Parma, nel 1862 lo stesso insegnamento all'Università degli Studi di Cagliari, infine nel 1866 all'Università di Bologna dove morì all'età di 73 anni.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Le poesie di Regaldi, pubblicate in stampa, che mostrano una ricca vena poetica e un grande slancio retorico, e sono solitamente dedicate ai grandi pensieri e interessi della vita della gente, spesso traendo le loro motivazioni dalla vita della natura, sono le seguenti:

  • La guerra, Torino, 1832
  • Canti lirici editi e inediti, Voghera, 1834
  • Poesie estemporanee e pensate, Voghera e Torino, 1839
  • Canti, Napoli, 1840
  • Canti nazionali (due volumi), Napoli, 1841
  • A Vittorio Alfieri (testo inno composto da Giuseppe Cotti), 1848
  • La Bibbia, Zante, 1852
  • Canti e prose (due volumi), Torino, 1861-1862
  • L'acqua, (Poesia d'insegnamento), Torino, 1878

Regaldi ha pubblicato in prosa, oltre a una descrizione del suo viaggio in Oriente, La Dora (2ª ed., Torino 1867), poi Storia e letteratura, (Livorno 1879). Poesie scelte apparse a Firenze nel 1874 e nel 1894.

Canti lirici editi e inediti e La Bibbia furono inseriti nel 1852 nel Index librorum prohibitorum.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b DBI.
  2. ^ Jesús Martínez de Bujanda, Marcella Richter: Index des livres interdits: Index librorum prohibitorum 1600-1966. Médialspaul 2002, Universität Sherbrooke. Centre d'études de la Renaissance. ISBN 2-89420-522-8. Google-eBook

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giuseppe Regaldi. In: Meyers Konversations-Lexikon. 4. edizione. volume 13, Verlag des Bibliographischen Instituts, Leipzig/Wien 1885–1892, p. 649.
  • Ioannis Dim. Tsolkas, Giuseppe Regaldi, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 86, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. Modifica su Wikidata
  • Barbara Maria Affolter, Emilio Capannelli, Marco Lenzi e Laura Morotti, Regaldi Giuseppe, su Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche, dicembre 2017. URL consultato il 23 novembre 2021.
  • Giuseppe De Matteis, Due inediti del poeta Giuseppe Regaldi (PDF), in La Capitanata - Quadrimestrale della Biblioteca Provinciale di Foggia, Anni XV-XVI (1978-1979) - Parte seconda, pp. 52-54. URL consultato il 24 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 17 giugno 2012).

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