Giulio Cesare Fangarezzi

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Giulio Cesare Fangarezzi (Stuffione, 10 settembre 1815Bologna, 28 marzo 1871) è stato un avvocato, giornalista e scrittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giulio Cesare Fangarezzi nacque a Stuffione, ora parte del comune di Ravarino, allora di Nonantola. La sua vita si svolse però a Bologna, nella cui Alma Mater conseguì la laurea in giurisprudenza nel 1837 e dove svolse la professione di avvocato[1]. Nel 1843 sposò la giovane Clotilde Bertelli, promettente pianista e musicista[2].

Impegno politico e scelta di campo[modifica | modifica wikitesto]

Nel contesto della Primavera dei popoli, il papa Pio IX promulgò lo Statuto fondamentale pel Governo temporale degli Stati di Santa Chiesa il 14 marzo 1848. In Bologna, capoluogo dell'omonima Legazione si formò un partito politico parlamentare di uomini fedeli al papa e sinceramente intenzionati a collaborare all'impresa costituzionale e alle riforme di governo e amministrazione, senza dimenticare l'indipendenza nazionale dell'Italia, che intendevano raggiungere con le fasi successive di unione prima doganale e poi federale tra i diversi Stati italiani. Questo partito fu detto dei costituzionali pontifici e comprendeva Marco Minghetti, Rodolfo Audinot, l'avvocato Andrea Pizzoli, l'avvocato Clemente Giovanardi, l'avvocato Giulio Cesare Fangarezzi, il conte Filippo Agucchi, il professore Antonio Montanari, il dottor Luigi Frati. Tale partito si espresse nel periodico L'Unità, del quale erano condirettori Luigi Frati, Francesco Bianconcini e Giulio Cesare Fangarezzi. Tuttavia con l'assassinio di Pellegrino Rossi, la Repubblica Romana, l'allontanamento del papa e il suo successivo rientro a Roma il 12 aprile 1850, lo Statuto fu abrogato e fu sancito il naufragio dell'esperimento costituzionale pontificio. Vari esponenti di quel partito scelsero di rimanere fedeli al papa: tra di essi Fangarezzi, che in quegli ultimi anni di governo papale fu anche consigliere di Legazione[3].

Giornalista e direttore[modifica | modifica wikitesto]

Insieme a Marcellino Venturoli, Giambattista Casoni e Giovanni Acquaderni nel 1856 fondò il settimanale politico bolognese L'Osservatore Bolognese, che posero sotto la direzione di don Francesco Battaglini, successivamente vescovo di Rimini e infine cardinale arcivescovo di Bologna. Tra 1859 e 1860 partecipò alla fondazione del periodico L'Eco di Bologna - poi Eco di Romagna -. Scrisse per Il Patriota cattolico, l'Albo cattolico, le Piccole letture cattoliche e Il Conservatore. Dell'Eco e del Conservatore fu anche direttore.

L'attività nell'associazionismo cattolico[modifica | modifica wikitesto]

Fu presidente delle Conferenze di San Vincenzo de' Paoli, dell'Associazione Cattolico-Italiana per la difesa della libertà della Chiesa in Italia, dell'Opera per la redenzione dei chierici poveri dalla leva militare. L'Associazione Cattolico-Italiana fu la prima associazione cattolica laicale, cioè non direttamente dipendente dalla gerarchia cattolica, iniziando a indicare la strada che avrebbe preso il movimento cattolico. In seguito alle leggi Crispi, per il ruolo ricoperto nell'Associazione Cattolico-Italiana nel 1866 fu prima incarcerato e poi posto agli arresti domiciliari, infine esulò in Svizzera, dove scrisse il romanzo Elisa di Monfort[4]. Collaborò alla creazione della Società della Gioventù Cattolica Italiana, della quale fece parte il figlio Giovanni, la quale segnò l'inizio dell'Azione cattolica.

Negli ultimi anni fu consulente per le questioni relative alla stampa cattolica e membro della commissione per la solenne funzione in occasione dell'apertura del Concilio Vaticano I. Fu membro della Società agraria di Bologna e amministratore del primo ospedale pediatrico di Bologna, l'Ospedalino[5].

Morì a Bologna il 28 marzo 1871[6].

Opere a stampa[modifica | modifica wikitesto]

Scritti d'occasione:

  • Per le nozze del signor dottore Giovanni Sabbatini colla signora Adelina Berselli modenesi, Tipografia di Giuseppe Tiocchi, Bologna 1840.
  • Nelle faustissime nozze della signora Irene Fabri col signor dotore Francesco Collina, Fond. e Tip. Gov. alla Volpe, Bologna 1844.
  • In morte di Cristina Zucchini, Tipografia Sassi nelle Spaderie, Bologna 1851.
  • Per le nozze Frati-Busatti, Tipi Sassi nelle Spaderie, Bologna 1851, 27 p., con Massimiliano Martinelli ed Enrico Sassoli.
  • Cenni necrologici intorno al conte Petronio Malvasia, Regia Tipografia, Bologna 1864.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Notizia bibliografica della pubblicazione d'occasione: Sonetti del sig. canonico d. Pietro Asti-Magno nella circostanza della laurea in legge conferita al signore Cesare Fangarezzi di Stuffione nel giugno del 1837 in Bologna, Stamperia P. Fiaccadori, Parma, in 12°, 12 pp., in Ricoglitore italiano e straniero, ossia rivista mensuale europea di scienze, lettere, belle arti, bibliografia e varietà, Milano, Ant. Fort. Stella e figli, IV parte II (Luglio 1837), p. 138, #1447.
  2. ^ Per le nozze dell'eccell. sig. avvocato Cesare Fangarezzi colla gentilissima donzella Clotilde Bertelli celebrate nel carnevale del 1843, Bologna, Pei Tipi di Iacopo Marsigli, 1843.
  3. ^ Giambattista Casoni, Cinquant'anni di giornalismo (1846-1900). Ricordi personali dell'avvocato Giambattista Casoni, Monti, Bologna 1907, Parte I, Paragrafo IV: I costituzionali pontifici.
  4. ^ Raffaele Della Casa, I nostri, quelli d'ieri e quelli d'oggi, Enrico Martinelli, Treviso 1903, pp. 8-12, cit. in Angelo Gambasin, Il movimento sociale nell'Opera dei congressi (1874-1904). Contributo per la storia del cattolicesimo sociale in Italia, Roma, Editrice Università Gregoriana, 1958, p. 21.
  5. ^ L'ospedalino. Il primo ospedale pediatrico di Bologna, a cura di Stefano Arieti, Pendragon, Bologna 2007, pp. 89 e 109.
  6. ^ Alessandro Albertazzi, FANGAREZZI, Giulio Cesare, in Francesco Traniello - Giorgio Campanini, Dizionario storico del Movimento Cattolico in Italia 1860-1980, Marietti, Casale Monferrato 1984, vol. III/1, pp. 347-348.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alessandro Albertazzi, FANGAREZZI, Giulio Cesare, in Francesco Traniello - Giorgio Campanini, Dizionario storico del Movimento Cattolico in Italia 1860-1980, Marietti, Casale Monferrato 1984, vol. III/1, pp. 347–348.
  • Raffaele Della Casa, I nostri, quelli d'ieri e quelli d'oggi, Enrico Martinelli, Treviso 1903.
  • Angelo Gambasin, Il movimento sociale nell'Opera dei congressi (1874-1904). Contributo per la storia del cattolicesimo sociale in Italia, Editrice Università Gregoriana, Roma 1958.
  • Giambattista Casoni, Cinquant'anni di giornalismo (1846-1900). Ricordi personali dell'avvocato Giambattista Casoni (PDF), Bologna, Monti, 1907, p. 21. URL consultato il 9 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2016). Trascrizione pdf online.
  • Aldo Berselli, L' Associazione cattolico-italiana a difesa della libertà della Chiesa in Italia 1865-1866, s.n., s.d., s.l. (estratto).

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