Giorgio Modugno

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Giorgio Modugno
NascitaGenova, 30 aprile 1911
MorteMar Mediterraneo, 29 marzo 1941
Cause della mortemorto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegia Marina
GradoCapitano del genio navale
GuerreSeconda guerra mondiale
BattaglieBattaglia di Capo Matapan
Decorazionivedi qui
Studi militariRegia Accademia Navale di Livorno
dati tratti da Le medaglie d'oro al valor militare volume primo (1920-1941)[1]
voci di militari presenti su Wikipedia

Giorgio Modugno (Genova, 30 aprile 1911Mar Mediterraneo, 29 marzo 1941) è stato un militare e marinaio italiano, insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Il cacciatorpediniere Vittorio Alfieri in navigazione.

Nacque a Genova il 30 aprile 1911, figlio del tenente generale del genio navale Francesco, docente presso l'università di Genova.[2] . Conseguito il diploma di maturità classica a Trieste nel 1930 entrò alla Regia Accademia Navale di Livorno uscendone nel 1933 con la nomina a sottotenente del genio navale.[2] Nel 1935 conseguì la laurea di Ingegneria Navale presso l'Università di Genova e la promozione a tenente. Prestò poi servizio a bordo della nave da battaglia Conte di Cavour seguendone i lavori di ammodernamento e ricostruzione presso i Cantieri Riuniti dell'Adriatico di Trieste, sbarcandone nel 1939.[2]

Promosso capitano si imbarcò in successione sulla nave da battaglia Giulio Cesare, sull'incrociatore pesante Zara e sul cacciatorpediniere Antonio da Noli sul quale si trovò imbarcato all'atto della dichiarazione di guerra a Francia e Gran Bretagna del 10 giugno 1940 e con il quale partecipò poi a numerose missioni di scorta ai convogli navali.[2] Il 28 marzo 1941 fu trasferito sul cacciatorpediniere Vittorio Alfieri, con l'incarico di capo servizio genio navale della IX Squadriglia C.T., e partecipò subito allo scontro navale di Capo Matapan.[2] Durante lo scontro notturno la sua unità venne ripetutamente colpita dal tiro avversario, e affondò.[2] Rimasto ferito dai ripetuti scoppi delle riservette munizioni, aiutò l'equipaggio ad abbandonare la nave e raggiunse a nuoto una zattare stracarica di marinai.[2] Benché ferito e stremato rinunciò volontariamente a salirvi lasciando il posto a un marinaio inesperto del nuoto, e scomparve in mare.[2] Fu insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Imbarcato in qualità di capo servizio del genio navale su squadriglia cacciatorpediniere durante uno scontro navale contro forze soverchianti che infliggevano duri colpi alla sua unità, con ammirevole serenità dirigeva tutte le operazioni per fronteggiare i danni provocati dal tiro nemico, eseguendo prontamente e personalmente, in sostituzione dei propri dipendenti uccisi e feriti, importanti manovre atte a mantenere fino all’ultimo l’integrità combattiva della nave, malgrado gli incendi, gli scoppi delle riservette delle munizioni ed il dilagare del vapore. Dopo l’affondamento del cacciatorpediniere, raggiungeva a nuoto una zattera ricolma di naufraghi e, pur essendo ferito e stremato di forze, rinunciava a prendervi posto e si prodigava con la parola e con l’esempio per disciplinare l’assistenza ai feriti più gravi ed ai, più deboli. In questo nobile intento impegnava con eroico spirito di sacrificio e incomparabile fermezza d’animo tutte le sue residue forze finché, esausto per le ferite riportate e per il lungo sforzo, scompariva fra i flutti, coronando degnamente la sua carriera di ufficiale colto, valente, appassionato, tutto dedicato al bene del servizio ed al ferreo compimento del dovere. Mediterraneo Orientale, 28 marzo 1941.[3]»
— Regio Decreto 20 novembre 1941.
Croce al merito di guerra - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare 1965, p. 624.
  2. ^ a b c d e f g h i Alberini, Prosperini 2016, p. 369.
  3. ^ Medaglia d'oro al valor militare Modugno Giorgio, su quirinale.it, Quirinale. URL consultato il 13 febbraio 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Paolo Alberini e Franco Prosperini, Uomini della Marina, 1861-1946, Roma, Ufficio Storico dello Stato Maggiore della Marina Militare, 2016, ISBN 978-8-89848-595-6.
  • Vinicio Araldi e Sergio Magosso, Marinai d'Italia sulle vie della gloria, Bologna, Cantelli, 1943.
  • Giorgio Giorgerini, La guerra italiana sul mare. La Marina tra vittoria e sconfitta, 1940-1943, Milano, Mondadori, 2002, ISBN 978-88-04-50150-3.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare, Le medaglie d'oro al valor militare volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 736.
  • Guido Minchilli, Il comandante aspetta l'alba, Roma, Atlantica Editrice, 1945.
  • Vito Sansonetti, Benvenuti a bordo, Roma, Nauticard Editrice, 1998.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]