Giacinto Maria Giuseppe de Ferrari

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Giacinto Maria Giuseppe de Ferrari, O.P.
arcivescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricopertiArcivescovo titolare di Lepanto (1870-1874)
 
Nato28 settembre 1804 ad Oneglia
Ordinato presbitero31 marzo 1827
Nominato arcivescovo27 giugno 1870 da papa Pio IX
Consacrato arcivescovo3 luglio 1870 dal cardinale Costantino Patrizi Naro
Deceduto14 luglio 1874 (69 anni) a Roma
 

Giacinto Maria Giuseppe de Ferrari, al secolo Michele Girolamo Cesare Leopoldo de Ferrari (Oneglia, 28 settembre 1804Roma, 17 luglio 1874), è stato un arcivescovo cattolico, religioso e teologo italiano appartenente all'Ordine dei frati predicatori.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Il 13 ottobre 1821, con il nome religioso di Giacinto Maria Giuseppe, fu ammesso nel convento dell'Ordine domenicano di La Quercia, vicino a Viterbo. Ricevette l'ordinazione sacerdotale a Viterbo il 31 marzo 1827. Il 4 agosto 1837 divenne Maestro di Teologia. Giacinto de Ferrari fu nominato bibliotecario della Casanatense nel 1839. Entrò al servizio della Curia il 22 novembre 1843 come consultore della Congregazione dell'Indice dei libri proibiti e della Congregazione di Propaganda Fide. Nel 1847 viaggiò in Sardegna per visitare la locale provincia domenicana.

Il 27 giugno 1870 papa Pio IX nominò Giacinto de Ferrari arcivescovo titolare di Lepanto. Fu consacrato vescovo il 3 luglio dello stesso anno dal cardinale Costantino Patrizi Naro, vescovo di Porto e Santa Rufina.

Morì quattro anni dopo e fu sepolto nella chiesa romana di Santa Sabina.

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Le missioni straniere. Orazione pronunciata nell’insigne tempio della pace in Roma il 30 giugno 1839, Roma, 1839.
  • Nei solenni funerali del reverendissimo Padre Clementino Cini, procuratore generale dell’inclito ordine minoritico, Roma, 1839.
  • Le glorie di Gesù bambino, spiegate nella novena del s. Natale, Roma, 1840.
  • Orazione funebre di donna Anna Maria duchessa Torlonia, Roma, 1840.
  • Illustrazione di un codice virgiliano, Roma, 1842.
  • Sopra una pergamene antica contenente i canoni apostolici e un frammento inedito del ven. Beda, Roma, 1843.
  • Sul criterio geologico, onde si confutano vari moderni sistemi, Roma, 1845.
  • Vita del beato Alberto Magno, Roma, 1847.
  • Philosophia tomistica qua veteris ac novae scholae doctrina analytica expenditur, 3 voll., Roma, 1851.
  • Sopra i norachi dell’isola di Sardegna, Roma, 1852.
  • An definiri possit de fide mysterium Immaculatae Conceptionis Beatae Mariae Virginis, et an expediat? Votum uni Summo Pontifici Pio IX reservatum, Roma, 1853.
  • Sul Natale di Roma 1853 detto nella villa Massimo al Laterano, Roma, 1853.
  • Il sepolcro di papa Pio VIII, opera del comm. Pietro Tenerani, nella patriarcale basilica vaticana, Roma, 1866.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Arcivescovo titolare di Lepanto Successore
Nicolò Antonio Spinola, O.M. 27 giugno 1870 – 17 luglio 1874 Henri-Louis-Charles Maret
Controllo di autoritàVIAF (EN203577203 · ISNI (EN0000 0001 0776 9793 · SBN SBLV224958 · BAV 495/144142 · LCCN (ENno94008648 · GND (DE1157651372