Germanosaurus

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Germanosaurus
Immagine di Germanosaurus mancante
Stato di conservazione
Fossile
Periodo di fossilizzazione: Triassico
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Infraphylum Gnathostomata
Superclasse Tetrapoda
Classe Reptilia
Sottoclasse Diapsida
Superordine Sauropterygia
Ordine Nothosauria
Famiglia Nothosauridae
Genere † Germanosaurus
Nopcsa, 1928
Specie
  • G. latissimus
  • G. schafferi

Germanosaurus Nopcsa, 1928 è un genere di rettili estinti, appartenente ai saurotterigi. Le specie appartenenti a questo taxon vissero nel Triassico medio (Anisico, circa 244 milioni di anni fa) e i loro resti fossili sono stati ritrovati in Europa (Polonia).[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo animale è noto principalmente per due crani fossili, rinvenuti a Sacrau e Gogolin, nella Slesia (Polonia). Il primo di questi crani, noto come Germanosaurus latissimus, è andato perduto. L'altro cranio, l'olotipo della specie Germanosaurus schafferi, è stato oggetto di studio da parte di Olivier Rieppel (1997). Lo studio ha messo in luce alcune caratteristiche di Germanosaurus che permettono di distinguerlo da altri animali simili, come Nothosaurus e Lariosaurus. Germanosaurus possedeva un cranio relativamente piatto, ampio nella parte posteriore e ristretto in quella anteriore; al contrario di Lariosaurus e Nothosaurus, questo animale possedeva un rostro insolitamente corto e largo. Le ossa parietali erano appaiate, mentre il processo posterolaterale dei frontali era molto vicino alla fossa temporale superiore. Le dimensioni del cranio (circa 30 centimetri di lunghezza) indicano che Germanosaurus doveva essere un animale di dimensioni medio - grandi, lungo forse 2 metri o più.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Il primo fossile di questo animale ad essere ritrovato fu un cranio, descritto da Guerich nel 1891 e proveniente da Sacrau (Polonia). Lo studioso lo attribuì inizialmente a una nuova specie del genere Nothosaurus (N. latissimus), e in seguito venne attribuito ai generi Cymatosaurus ed Eurysaurus. Solo nel 1934 Kuhn coniò il genere Germanosaurus. L'altra specie, G. schafferi, basata su un altro cranio proveniente da Gogolin, sempre in Polonia, venne inizialmente attribuita al genere Eurysaurus, ma lo studio di Kuhn permise di riconoscere anche questa specie come appartenente al nuovo genere Germanosaurus. Attualmente Germanosaurus è considerato un membro piuttosto primitivo della famiglia dei notosauridi, un gruppo di rettili saurotterigi dallo stile di vita probabilmente analogo a quello delle foche attuali (Rieppel, 1997).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Germanosaurus, in Fossilworks. URL consultato il 12 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2014).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Arthaber, G. 1924. Die Phylogenie der Nothosaurier. Acta Zoologica, Stockholm, 5: 439-516.
  • Gurich, G. J. E. 1891. Uber einen neuen Nothosaurus von Gogolin, Oberschlesien. Zeitschrift der Deutschen Geologischen Gesellschaft, 43: 967-970.
  • Kuhn, O. 1934. Fossilium Catalogus. I: Animalia. Pars 69: Sauropterygia (Supplementum I). W. Junk's-Gravenhage.
  • Rieppel, O. 1997. Revision of the Sauropterygian Reptile Genus Cymatosaurus v. Fritsch, 1894, and the Relationships of Germanosaurus Nopsca, 1928, from the Middle Triassic of Europe. Fieldiana Geology, New Series Number 36.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]