Fiumicello (Brescia)

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Fiumicello
quartiere
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Brescia
Comune Brescia
Amministrazione
Data di istituzione1972
Territorio
Coordinate45°32′41″N 10°12′01″E / 45.544722°N 10.200278°E45.544722; 10.200278 (Fiumicello)
Altitudine59 m s.l.m.
Abitanti6 302[1] (2018)
Altre informazioni
Cod. postale25126
Prefisso030
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantifiumicellesi
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Fiumicello
Fiumicello
Fiumicello – Mappa
Fiumicello – Mappa

Fiumicello è un quartiere della città di Brescia.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio del quartiere è pianeggiante. Al 2018, i confini amministrativi sono delimitati: a nord, dallo stabilimento industriale dell'Iveco; a ovest, dal fiume Mella; a sud, dalla ferrovia Brescia-Iseo-Edolo e da via Emilio Morosini; a est, da via Francesco Nullo, via Giovanni Pascoli e via Giosuè Carducci[2].

Origine del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il toponimo deriva dalla roggia Fiumicella[3].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di Santa Maria Nascente

Il nucleo storico del quartiere è sorto attorno alla chiesa di Santa Maria Nascente, realizzata nel Settecento. Tra il 1816 e il 1868, diede il nome al comune dei corpisanti di Brescia che occupava l'attuale zona ovest del comune cittadino[3].

Dal 1880 fu una frazione rurale di Brescia che negli anni seguenti fu coinvolta nel processo di industrializzazione della città con l'installazione di fabbriche tra cui: la fonderia «Sant'Eustacchio», la «Brixia-Züst» (poi «OM», quindi «Iveco»), la «Elettrochimica Caffaro», la «Breda» ed altre. Nel corso del Novecento si costruirono nuove zone residenziali tra il Mella e la città[4]. Nel 1885 la frazione ebbe il tram, cinquant'anni dopo il filobus[5].

Nel 1972, come avvenne in altri quartieri di Brescia, per iniziativa degli abitanti sorse il comitato di quartiere[4]. A luglio, il consiglio comunale votò a favore della costituzione dei consigli di quartiere in tutta la città e furono delineati i confini di quello di Fiumicello, delimitandolo a nord da via Volturno, a sud da via Rose, a ovest dal fiume Mella e a est dal raccordo ferroviario fra la stazione di Borgo San Giovanni e la Innocenti Sant'Eustacchio. La prima elezione del consiglio di quartiere si tenne il 10 novembre 1974[6].

Nel 1977, la Giunta Trebeschi recepì la legge 278/1976, suddividendo il territorio comunale in nove circoscrizioni. Fiumicello fu inserito nella Quarta circoscrizione assieme ai quartieri di Primo Maggio e Porta Milano[7]. Vent'anni dopo, la Giunta Corsini ridusse il numero delle circoscrizioni portandole da nove a cinque. La Quarta circoscrizione fu spaccata: Primo Maggio e Fiumicello furono assegnate alla nuova circoscrizione Ovest, mentre Porta Milano alla Centro[8].

Nel 2014, a seguito dell'abolizione delle circoscrizioni per i nuovi limiti imposti dalla legge 191/2009, la Giunta Del Bono riattivò i consigli di quartiere come organo di decentramento comunale. Le prime elezioni del nuovo organismo si tennero il 14 ottobre di quell'anno[9].

Tra il 2020 e il 2021, il settore di via Milano di competenza di Fiumicello è stata oggetto di una riqualificazione urbanistica[10].

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Religione[modifica | modifica wikitesto]

Il quartiere appartiene alla parrocchia dedicata a Santa Maria Nascente della diocesi cattolica di Brescia. In via Milano è presente la cappella della Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni[11]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

Nel quartiere sono presenti la scuola secondaria di primo grado "Romanino", in via Carducci, e l'Istituto professionale "Fortuny", in via Berchet.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Al confine con il quartiere Primo Maggio, sulla ferrovia Brescia-Iseo-Edolo, sorge la stazione di Brescia Borgo San Giovanni. Il quartiere è capolinea dell'autolinea 12, diretta a San Polo Cimabue, della rete di trasporti urbani, ed è servito altresì dalle autolinee 2 (Pendolina-Chiesanuova), 3 (Mandolossa-Virle) e 9 (Villaggio Violino-Buffalora)[12].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Popolazione e famiglie residenti nel comune di Brescia per Zone e Quartieri nel 2018 (PDF), su comune.brescia.it, p. 5 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2022).
  2. ^ Comune di Brescia - Mappa della città con visualizzazione dei quartieri (PDF), su comune.brescia.it, 2018 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2022).
  3. ^ a b Lisa Cesco, Diego Serino, p. 22.
  4. ^ a b Lisa Cesco, Diego Serino, p. 23.
  5. ^ Gianpiero Belotti, Mario Baldoli, p. 65 e p. 154.
  6. ^ Maurilio Lovatti, Marco Fenaroli,  pp. 34-35.
  7. ^ Lisa Cesco, Diego Serino, p. 49.
  8. ^ Lisa Cesco, Diego Serino, p. 50.
  9. ^ Elezioni quartieri 2014,  p.5.
  10. ^ Davide Bacca, Riapre la nuova via Milano, dopo 18 mesi di cantieri, in Giornale di Brescia, 12 dicembre 2021, p. 22.
  11. ^ Lisa Cesco, Diego Serino, pp. 29-30 e p. 39.
  12. ^ Brescia Mobilità - Mappa delle linee bus e della Metropolitana (PDF), su bresciamobilita.it, 2023. URL consultato il 9 luglio 2023 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2023).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gianpiero Belotti, Mario Baldoli, Una corsa lunga cent'anni - Storia dei trasporti pubblici di Brescia dal tram a cavalli al progetto Metrobus, Brescia, Fondazione Civiltà Bresciana, 1999.
  • Lisa Cesco, Diego Serino, 30 anni di partecipazione: l'esperienza delle circoscrizioni a Brescia. Circoscrizione ovest, Brescia, Comune di Brescia, 2010.
  • Maurillio Lovatti, Marco Fenaroli, Governare la città. Movimento dei quartieri e forze politiche a Brescia 1967-77, Brescia, Nuova ricerca editrice, 1978.
  • Le elezioni dei Consigli di Quartiere a Brescia nel 2014 (PDF), su comune.brescia.it.

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