Fire Records

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Fire Records
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StatoBandiera del Regno Unito Regno Unito
Fondazione1984
Fondata daJohnny Waller e Clive Solomon
Sede principaleLondra
SettoreMusicale
Prodottidiscografici
Sito webwww.firerecords.com/

La Fire Records è una etichetta discografica indipendente britannica con sede a Londra e distaccamenti negli Stati Uniti ed in Giappone. L'etichetta fu fondata nel 1984 Johnny Waller e Clive Solomon e pubblicò per prima band come Pulp, Teenage Fanclub (con la label sussidiaria Paperhouse), Spacemen 3 (come Glass Records), Blue Aeroplanes, Lives of Angels ed altri[1][2]. Tra i marchi riferibili alla Fire records vi sono la Earth, la Fire America, The Forbidden Label e Fire Records Of London Ltd.

Dopo un periodo di crisi, l'etichetta fu rilevata da James Nicholls nel 2002, continuando a pubblicare album di artisti come Guided by Voices, Giant Sand, Pere Ubu, Scott & Charlene's Wedding, Jane Weaver, Josephine Foster e The Lemonheads.

Storia della Fire Records[modifica | modifica wikitesto]

Gli antecedenti[modifica | modifica wikitesto]

Il debutto di Clive Solomon nell'industria musicale risale al periodo studentesco, quando iniziò a fare da manager ai The VIPs, band che fecero un singolo molto gradito a John Peel che lo inserì nella propria programmazione radiofonica. Johnny Waller era invece un giornalista del Sounds[3].

1984: La nascita della Fire Records[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1984 i due decisero di aprire la Fire Records, pubblicando come primo 12" del catalogo Diving For Pearls dei 1000 Mexicans[4]. Ma fu solo dopo la pubblicazione di band come Blue Aeroplanes e The Committee che la Fire Records produsse la band che più caratterizzò questo loro periodo storico, iniziando con il singolo Little Girl (With Blue Eyes) and other pieces... dei Pulp[3][5]. Furono poi di questi primi anni di attività la scoperta e promozione di altre band seminali per la musica inglese come Television Personalities e Spacemen 3[6] assieme a band del revival '60s come i The Times e della dark wave come The Rose Of Avalanche.

Gli anni '90[modifica | modifica wikitesto]

Negli anni '90 l'etichetta rivolse anche lo sguardo verso la pubblicazione di band dell'underground statunitensi, con band come Neutral Milk Hotel, Built To Spill, The Lemonheads e Urge Overkill[6][7].

Artisti pubblicati[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Fire Records. Etichetta, su indie-eye.it.
  2. ^ (EN) Tod Martens, Redeye Lights up deals with Fire Records, in Billboard, 23 apr 2005.
  3. ^ a b (EN) 30th Anniversary 2014, in Record collector, Diamond Publishing, 2014.
  4. ^ Diving For Pearls dei 1000 Mexicans su Discogs
  5. ^ Mark Sturdy, Truth And Beauty: The Story Of Pulp, Omnibus Press, 2003.
  6. ^ a b (EN) Diana Wollach, Label Spotlight: Fire Records (intervista a James Nicholls ), su dailyrindblog.com, 27 Aprile 2012. URL consultato il 13 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2018).
  7. ^ (EN) Geoff Cowart, Recommended. Celebrating 30 Years Of Fire Records, su londoninstereo.com, 14 maggio 2014. URL consultato il 13 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 10 settembre 2015).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN152711471 · BNF (FRcb14053132c (data)
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