Fenite

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
fenite
CategoriaRoccia metamorfica
SottocategoriaRoccia metasomatica
Protolitovarie tipologie
Minerali principalifeldspato alcalino, anfibolo sodico e pirosseno sodico
Minerali accessorititanite, apatite
Strutturaisotropa
Tessituragrano-nematoblastica, granofelsica
Foliazioneassente
Coloremolto variabile
Ambiente di formazioneaureole zonate attorno a complessi magmatici alcalini e a carbonatiti

La fenite è una roccia metasomatica di alta temperatura (>650 °C), composta principalmente da un feldspato alcalino, albite, nefelina, pirosseni alcalini e anfiboli alcalini. Può assomigliare molto a una sienite e viene facilmente scambiata per questa. La tessitura è isotropa o granofelsica. il colore, è estremamente variabile (roseo, verdolino, rossiccio) e la grana da fine a grossolana.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome viene dall'intrusione carbonatitica di Fen, in Norvegia, dove la sostituzione metasomatica è stata descritta per la prima volta[1].

Caratteri mineralogici e varietà[modifica | modifica wikitesto]

Il feldspato alcalino è solitamente una miscela isomorfa di feldspato potassico e feldspato sodico sotto forma di pertite o antipertite. Le pertiti sono strutture tipiche dei feldspati alcalini che si formano ad alta temperatura e raffreddano lentamente; a basse temperature la miscibilità allo stato solido di feldspato potassico e albite si riduce notevolmente. Si ha così la formazione di due fasi distinte, che danno origine a cristalli di una delle due fasi con all'interno smescolamenti sotto forma di gocce, plaghe irregolari, lamelle ecc. dell'altra fase. Nelle pertiti s.s. è Il feldspato potassico ad ospitare minori quantità di albite, nelle antipertiti avviene il contrario. Il pirosseno alcalino può essere l'egirina, l'egirina-diopside o l'egirinaugite. L'anfibolo alcalino può essere l'arfvedsonite, la riebeckite, l'hastingsite o la richterite. Possono essere presenti in quantità subordinate anche la mica biotite-flogopite, mentre comuni accessori sono la titanite e l'apatite. La calcite è presente in alcune varietà di fenite. Altre varietà sono composte esclusivamente da feldspato alcalino[2]. Tveitåsite è il nome locale di una varietà melanocratica di fenite, composta principalmente da egirinaugite e talvolta pertite; può contenere anche titanite, apatite e nefelina[2].

Ambiente di formazione[modifica | modifica wikitesto]

Le feniti sono collegate ai complessi magmatici ultrafemici alcalini e possono sostituire per metasomatismo un'ampia varietà di rocce: rocce ultrafemiche e carbonatiti formatesi in un precedente stadio magmatico, ma anche rocce circostanti acide, come graniti e gneiss, e più raramente arenarie.
Il processo di fenitizzazione avviene in aureole di esocontatto, cioè nelle rocce circostanti una massa magmatica formata da nefelinsieniti e si sviluppa principalmente o completamente durante lo stadio magmatico, a partire da fluidi magmatici alcalini sottosaturi in silice. Il trasporto in massa va a modificare l'iniziale composizione delle rocce circostanti (queste di norma sono sempre significativamente meno alcaline e sature in silice) verso una composizione simile al magma, con la formazione di una serie di zone metasomatiche. Lo spessore delle aureole di fenitizzazione può raggiungere diversi km.
La zonazione della fenite dipende fortemente dal tipo di roccia che viene sostituito e dal tipo di magma. Nel caso più generale la zona più esterna, più lontana dal contatto con la roccia intrusiva, è caratterizzata dalla scomparsa del quarzo, la zona intermedia è comunemente composta da pirosseno o anfibolo + ortoclasio (e/o albite). La zona più interna può contenere nefelina o talvolta essere formata esclusivamente da nefelina. Questa zona contiene propaggini di magma alcalino.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Le feniti sono diffuse intorno ai complessi magmatici alcalini e carbonatitici prevalentemente tardo precambrici:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Fenite, su encyclopedia.com. URL consultato il 23 dicembre 2021.
  2. ^ a b Le Maitre R.W. - Igneous Rocks. A classification and glossary terms. 2nd edition (2002)- Cambridge University Press, pag.79, 152

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Zharikov V.A., Pertsev N.N.,. Rusinov V.L., Callegari E., Fettes D.J. - Metasomatism and metasomatic rocks. Recommendations by the IUGS Subcommission on the Systematics of Metamorphic Rocks - Web version (01.02.2007)
  • Le Bas, M.J. - Fenites associated with carbonatites (2008). Canadian Mineralogist 46, pp. 915-932.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]