EverQuest

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
EverQuest
videogioco
Schermata di gioco
PiattaformaMicrosoft Windows, macOS
Data di pubblicazioneMondo/non specificato 16 marzo 1999
GenereMMORPG
TemaFantasy
OrigineStati Uniti
SviluppoVerant Interactive
PubblicazioneSony Online Entertainment
DesignBrad McQuaid, Steve Clover e Bill Trost
Modalità di giocoMultigiocatore
Periferiche di inputMouse, tastiera
SupportoCD-ROM, download
Requisiti di sistemaMinimi: Windows 7, CPU Pentium 4 o AMD Athlon 64, RAM 2 GB, Scheda video nVidia Radeon 4 800 o Radeon 9 800, DX: 9.0c, HD 10 GB, connessione Internet

Consigliati: Windows 7, CPU Core 2 Duo o Phenom II, RAM 4 GB, Scheda video nVidia GeForce 6 800 o Radeon X1 800, DX: 9.0c, connessione Internet

Espansionivedi elenco
SerieEverQuest

EverQuest è un MMORPG fantasy pubblicato il 16 marzo 1999. La progettazione originale del gioco è attribuita a Brad McQuaid, Steve Clover e Bill Trost. È stato sviluppato dalla Verant Interactive e pubblicato dalla Sony Online Entertainment (SOE). Dal 2015 gestore e distributore del gioco è Daybreak Game Company (ex SOE, ma non più appartenente al gruppo Sony).

EverQuest ha vinto numerosi premi, incluso il premio di Gamespot per il Gioco dell'Anno 1999 e il Technology & Engineering Emmy Award nel 2007[1].

EverQuest è considerato il capostipite del genere MMORPG Theme Park[2], ovvero quel genere di giochi di ruolo online strutturati a quest, ad istanze o ad eventi predefiniti, dove il giocatore segue lo sviluppo di una trama, e dove assumono un ruolo fondamentale operazioni come il crafting (fabbricare oggetti) o il looting (cercare oggetti). Alcuni esempi di questo genere di giochi di ruolo online, sono World of Warcraft e Guild Wars 2.

Il seguito ufficiale, EverQuest II, è stato pubblicato nel 2004.

Modalità di gioco[modifica | modifica wikitesto]

Espansioni[modifica | modifica wikitesto]

Il gioco ha 28 espansioni[senza fonte]:

  1. The Ruins of Kunark (24 aprile 2000)
  2. The Scars of Velious (5 dicembre 2000)
  3. The Shadows of Luclin (4 dicembre 2001)
  4. The Planes of Power (29 ottobre 2002)
  5. The Legacy of Ykesha (25 febbraio 2003)
  6. Lost Dungeons of Norrath (9 settembre 2003)
  7. Gates of Discord (10 febbraio 2004)
  8. Omens of War (14 settembre 2004)
  9. Dragons of Norrath (15 febbraio 2005)
  10. Depths of Darkhollow (13 settembre 2005)
  11. Prophecy of Ro (21 febbraio 2006)
  12. The Serpent's Spine (19 settembre 2006)
  13. The Buried Sea (13 febbraio 2007)
  14. Secrets of Faydwer (13 novembre 2007)
  15. Seeds of Destruction (21 ottobre 2008)
  16. Underfoot (15 dicembre 2009)
  17. House of Thule (12 ottobre 2010)
  18. Veil of Alaris (15 novembre 2011)
  19. Rain of Fear (28 novembre 2012)
  20. Call of the Forsaken (8 ottobre 2013)
  21. The Darkened Sea (28 ottobre 2014)
  22. The Broken Mirror (18 novembre 2015)
  23. Empires of Kunark (16 novembre 2016)
  24. Ring of Scale (12 dicembre 2017)
  25. The Burning Lands (11 dicembre 2018)
  26. Torment of Velious (18 dicembre 2019)
  27. Claws of Veeshan (8 dicembre 2020)
  28. Terror of Luclin (7 dicembre 2021)

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Il gioco ha riscosso un ottimo successo di critica e ha vinto numerosi premi e riconoscimenti.

Su Metacritic detiene un punteggio di 85%[3], mentre su Gamerankings ha un punteggio totale di 87.68% [4].

Controversie[modifica | modifica wikitesto]

In Brasile dal 22 gennaio 2008 il videogioco è illegale in quanto ritenuto troppo realistico e violento. Il gioco è stato confiscato e gli InternetPoint se trovati in possesso del gioco vengono multati[5].

La saga di EverQuest[modifica | modifica wikitesto]

Da quando la saga nacque, nel 1999, sono molti i giochi sviluppati dalla Sony Online Entertainment ambientati nel mondo di EverQuest:

La serie di EverQuest ha ispirato vari romanzi:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ "Winners of 59th Technology & Engineering Emmy Awards Announced by National Television Academy at Consumer Electronics Show". The National Academy of Television Arts and Sciences (NATAS). Retrieved 12 March 2012.
  2. ^ Copia archiviata, su mmorpgitalia.it. URL consultato il 17 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2014).
  3. ^ http://www.metacritic.com/game/pc/everquest
  4. ^ EverQuest for PC - GameRankings
  5. ^ No ai game: trasformano in guerriglieri, su punto-informatico.it, Punto Informatico, 22-1-2008. URL consultato il 22-1-2008.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàBNF (FRcb17745439h (data)