Enrico Theodoli

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Enrico Theodoli
NascitaRoma, 5 febbraio 1920
MorteDibra, 9 aprile 1941
Cause della mortecaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
SpecialitàRicognizione
Reparto25ª Squadriglia, 70º Gruppo Autonomo Osservazione Aerea
Anni di servizio1939-1941
Gradosottotenente osservatore
Guerreseconda guerra mondiale
CampagneCampagna di Francia
Invasione della Jugoslavia
BattaglieBattaglia delle Alpi Occidentali
Decorazionivedi qui
dati tratti da Testi delle motivazioni di concessione delle Medaglie d'Oro al Valor Militare[1]
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Enrico Theodoli (Roma, 5 febbraio 1920Dibra, 9 aprile 1941) è stato un militare e aviatore italiano, decorato con una Medaglia d'oro al valor militare alla memoria durante il corso della seconda guerra mondiale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Roma il 5 febbraio 1920, all'interno di una famiglia di nobili origini. Mentre frequentava la facoltà di ingegneria dell'università si arruolò volontario nel Regio Esercito, assegnato come allievo ufficiale di complemento alla Scuola di fanteria di Lucca.[2] Promosso sottotenente alla fine del 1939 fu assegnato in servizio all'11º Reggimento della 3ª Divisione fanteria "Ravenna".[2] All'atto dell'entrata in guerra del Regno d'Italia, il 10 giugno 1940, fu richiamato in servizio attivo e il 19 dello stesso mese raggiunse il suo reggimento in Val Roia partecipando ai combattimenti fronte occidentale come capo pattuglia osservazione e collegamento.[2] Dopo la fine delle operazioni militari contro la Francia rientrò in sede, e venne ammesso a frequentare il 30º Corso di osservazione aerea presso l'aeroporto di Cerveteri.[2] Dopo aver conseguito il relativo brevetto nel febbraio 1941 fu assegnato in servizio presso la 25ª Squadriglia del 70º Gruppo Autonomo Osservazione Aerea equipaggiata con i ricognitori IMAM Ro.37 Lince.[2] Nell'aprile dello stesso anno partecipò all'invasione della Jugoslavia cadendo in combattimento sul cielo di Dibra il 9 dello stesso mese[1] insieme al pilota, maresciallo Francesco Lojacono.[3] Per il coraggio dimostrato in questo frangente entrambi gli aviatori vennero decorati con la Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[4] Una via di Roma porta il suo nome.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Ufficiale osservatore d’aeroplano, di non comune ardimento e perizia, in numerosi voli di esplorazione e spezzonamento da bassa quota, dimostrava splendide doti di aggressività, spirito di abnegazione e sprezzo del pericolo. Partito volontario per una importantissima missione, senza scorta, nel cielo nemico reso infido dalla presenza dell’aviazione avversaria, dalla forte reazione contraerea e dalle condizioni atmosferiche proibitive, con tenace volontà raggiungeva l’obbiettivo a bassissima quota e vi rimaneva fino a missione compiuta incurante della violenta e precisa reazione contraerea nemica. Colpito a morte da una raffica di mitragliatrice, con l’apparecchio incendiato e crivellato di colpi, con ultimo sublime sforzo, rinunciando a salvarsi col paracadute sul territorio nemico, prima di abbattersi in fiamme, lanciava nelle nostre linee la macchina fotopanoramica per salvare l’importante documentazione della missione compiuta. Espressione di spirito di sacrificio, compiuto oltre il dovere. Cielo di Dibra (Jugoslavia), 9 aprile 1941 .[4]»
— Regio Decreto 29 agosto 1942.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]


Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare 1969, p. 269.
  2. ^ a b c d e Combattenti Liberazione.
  3. ^ Brotzu, Caso, Cosolo 1972, p. 16.
  4. ^ a b Quirinale, sito istituzionale, voce Onorificenze, dettagli decorato
  5. ^ Bollettino Ufficiale 1941, disp.45, pag.2078 e disp.52, pag.2251.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Emilio Brotzu, Michele Caso e Gherardo Cosolo (a cura di), Dimensione Cielo, Aerei Italiani nella 2ª Guerra Mondiale Vol.4, Bombardieri-Ricognitori, Roma, Edizioni Bizzarri, luglio 1972.
  • (EN) Chris Dunning, Combat Units of the Regia Aeronautica. Italia Air Force 1940-1943, Oxford, Oxford University Press, 1988, ISBN 1-871187-01-X.
  • I Reparti dell'Aeronautica Militare Italiana, Roma, Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, 1977.
  • Giulio Lazzati, Stormi d'Italia - Storia dell'aviazione militare italiana, Milano, Ugo Mursia Editore, 1975, ISBN 978-88-425-4079-3.
  • Gianni Rocca, I disperati - La tragedia dell'aeronautica italiana nella seconda guerra mondiale, Milano, A. Mondadori, 1993, ISBN 88-04-44940-3.
  • Franco Pagliano, Aviatori italiani: 1940-1945, Milano, Ugo Mursia Editore, 2004, ISBN 88-425-3237-1.
  • Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, Testi delle motivazioni di concessione delle Medaglie d'Oro al Valor Militare, Roma, Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, 1969.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]