Dario Ponzecchi

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Dario Ponzecchi
NascitaPistoia, 1914
MorteEl Alamein, 26 ottobre 1942
Cause della morteMorto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaFanteria
SpecialitàParacadutisti
Reparto185º Reggimento fanteria paracadutisti "Folgore"
Anni di servizio1938-1942
GradoCaporale maggiore
GuerreGuerra d'Etiopia
Seconda guerra mondiale
CampagneArbegnuoc
Campagna del Nord Africa
Decorazionivedi qui
dati tratti da Le medaglie d'oro al valor militare volume secondo (1942-1959)[1]
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Dario Ponzecchi (Pistoia, 1914El Alamein, 26 ottobre 1942) è stato un militare italiano insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Pistoia nel 1914, figlio di Arturo e Giulia Gori.[2] Rimasto orfano di padre fin dall'infanzia, compiuti gli studi elementari a Pistoia si dedicò al lavoro di tappezziere.[2] Chiamato a prestare servizio militare di leva nel Regio Esercito nell’aprile 1935, fu assegnato in servizio al 127º Reggimento fanteria "Firenze".[2] Trattenuto in servizio nel gennaio 1936, per le esigenze legate alla guerra d'Etiopia, il 18 febbraio successivo partì per l'Eritrea.[2] Dopo avere partecipato al conflitto italo-etiopico e alle successive operazioni di grande polizia coloniale, rientrò in Italia nell'aprile 1937 venendo posto in congedo, e riprese la sua attività di tappezziere presso una ditta di Prato.[2] Richiamato in servizio attivo nel maggio 1940 presso il deposito del 49º Reggimento fanteria "Parma" ad Ascoli Piceno, nell'agosto dello stesso anno transitò volontario al 1º Reggimento paracadutisti con il quale partecipò all’occupazione dell'isola di Cefalonia un anno dopo.[2] Promosso caporale maggiore per merito di guerra nell'aprile 1941, decorato con la croce di guerra al valor militare, fu trasferito al 185º Reggimento paracadutisti della 185ª Divisione paracadutisti "Folgore", sbarcando a Derna, in Africa Orientale Italiana il 28 luglio 1942 per raggiungere successivamente il fronte ad El Alamein.[2] Cadde in combattimento il 26 ottobre 1942, nel corso della seconda battaglia di El Alamein, e fu decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Posto di vedetta oltre un campo minato per prevenire la rimozione delle mine, durante un intenso tiro a nebbiogeni, avvertiti rumori, avanzava fra la nebbia per accertamenti. Caduto in una imboscata, impegnava accanita lotta corpo a corpo invitando ad alta voce i difensori della posizione retrostante ad aprire il fuoco sulla zona dove lui si trovava ad evitare che le mine venissero rimosse, immolava così la sua giovane esistenza, mirabile esempio di elevato senso del dovere e di stoica fermezza. Africa Settentrionale, 26 ottobre 1942 .[3]»
— Decreto del Presidente della Repubblica 15 febbraio 1949.[4]
Croce di guerra al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
« Cefalonia, 1941

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare 1965, p.105.
  2. ^ a b c d e f g h Combattenti Liberazione.
  3. ^ Quirinale - scheda - visto 23 marzo 2023
  4. ^ Registrato alla Corte dei Conti il 4 marzo 1949, Esercito registro 7, foglio 9.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Paolo Caccia Dominioni, Alamein 1933-1962, Milano, Ugo Mursia Editore, 1992.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare, Le medaglie d'oro al valor militare volume secondo (1942-1959), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 105.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]