Alberto Rossi (militare)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Alberto Rossi
NascitaMilano, 1915
MorteCampagna italiana di Russia, 16 dicembre 1942
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaArtiglieria
Fanteria
CorpoGranatieri
SpecialitàGuastatori
RepartoXV Battaglione guastatori
Anni di servizio1936-1942
GradoTenente di complemento
GuerreSeconda guerra mondiale
CampagneCampagna italiana di Russia
BattaglieSeconda battaglia difensiva del Don
Decorazionivedi qui
dati tratti da Le medaglie d'oro al valor militare volume secondo (1942-1959)[1]
voci di militari presenti su Wikipedia

Alberto Rossi (Milano, 1915Campagna italiana di Russia, 16 dicembre 1942) è stato un militare italiano insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Milano nel 1915, figlio di Andrea e Antonia Schenido.[2] Conseguito il diploma di ragioniere a Milano, nel 1936 venne arruolato nel Regio Esercito ed assegnato al 17º Reggimento artiglieria divisionale. Ammesso l'anno successivo a frequentare il Corso allievi ufficiali a Spoleto, nel dicembre 1937 venne nominato sottotenente di complemento dell'arma di fanteria.[2] Assegnato al 2º Reggimento "Granatieri di Sardegna" per il servizio di prima nomina, fu posto in congedo nell'agosto 1938.[2] Dopo un breve periodo di richiamo trascorso dal marzo al settembre 1940 presso il 24º Reggimento fanteria "Como", rientrò in servizio al 2º Reggimento "Granatieri di Sardegna" nel febbraio 1942.[2] Desideroso di partecipare attivamente alle operazioni di guerra, chiese, ed ottenne, il trasferimento nella nuova specialità guastatori e, frequentato l'apposito corso a Civitavecchia, fu aggregato alla 2ª Compagnia complementi guastatori del 38º Reggimento fanteria "Ravenna", destinata a raggiungere il fronte russo.[2] Promosso tenente, fu poi assegnato al XV Battaglione guastatori del XXXV Corpo d'armata. Cadde in combattimento il 16 dicembre 1942, e fu insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Volontario di guerra — comandante di plotone guastatori — assegnato al comando di un tratto di linea di particolare delicatezza perché facile via di accesso, respingeva, con tenacia e valore numerosi accaniti attacchi dell’avversario infliggendogli gravi perdite. Sempre primo fra tutti, rimasto ferito da schegge di mortaio che gli martoriavano le mani, esortato dal suo comandante a raggiungere il posto di medicazione, rifiutava ogni soccorso chiedendo solo di rimanere al suo posto di combattimento. Colpito una seconda volta ancor più gravemente, incurante del terribile dolore fisico, rifiutava ancora ogni aiuto e con sforzo sovrumano, trascinando i pochi superstiti al contrassalto contro soverchianti forze, si avventava contro il nemico riuscendo a stringere ancora una bomba tra le mani straziate e sanguinanti finché cadeva crivellato di colpi Fulgidissimo esempio di eroismo e di completa dedizione al purissimo ideale della Patria. Fronte russo, 16 dicembre 1942.[3]»
— Decreto del Presidente della Repubblica 15 febbraio 1949.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare 1965, p.132.
  2. ^ a b c d e f Combattenti Liberazione.
  3. ^ Quirinale - scheda - visto 3 marzo 2016
  4. ^ Registrato alla Corte dei Conti il 4 marzo 1949, Esercito registro 7, foglio 9.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare, Le medaglie d'oro al valor militare volume secondo (1942-1959), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 16.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]