Crithagra koliensis

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Canarino dei papiri
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Classe Aves
Sottoclasse Neornithes
Superordine Neognathae
Ordine Passeriformes
Sottordine Oscines
Infraordine Passerida
Superfamiglia Passeroidea
Famiglia Fringillidae
Sottofamiglia Carduelinae
Tribù Carduelini
Genere Crithagra
Specie C. koliensis
Nomenclatura binomiale
Crithagra koliensis
(Grant & Mackworth-Praed, 1952)
Sinonimi

Serinus capistratus koliensis

Il canarino dei papiri o canarino di Van Someren (Crithagra koliensis (Grant & Mackworth-Praed, 1952)) è un uccello passeriforme della famiglia dei Fringillidi[2].

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome scientifico della specie, koliensis, deriva dal latino e significa "abitante del Koli" in riferimento all'omonimo fiume in Uganda centrale.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Misura 10-11,5 cm di lunghezza, per un peso di 11-16 g[3].

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di uccellini dall'aspetto slanciato, muniti di testa arrotondata, becco robusto e conico e coda dalla punta lievemente forcuta.
Il piumaggio è giallo-verdastro su tutto il corpo, maggiormente tendente al verdastro su testa e area dorsale e più tendente al giallo su sopracciglio, gola, petto e ventre, con remiganti e coda nerastre e screziature più scure su ogni singola penna. Il dimorfismo sessuale è appena accennato, con femmine dalla colorazione gialla più ridotta e meno brillante. In ambedue i sessi il becco è di colore nerastro, le zampe sono di color carnicino e gli occhi sono di colore bruno scuro.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di uccelli diurni e molto visti, che si muovono da soli, in coppie o in gruppetti di una quindicina di componenti al massimo, passando la maggior parte della giornata alla ricerca di cibo.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

La dieta di questi uccelli è molto specializzata, basandosi sui semi di papiro, ma comprendendo anche altri semi di piante adiacenti alle aree umide, oltre che una piccola percentuale di alimenti di origine animale (insetti, larve, piccoli invertebrati).

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

La stagione degli amori va da marzo ad agosto, con dei nidi rinvenuti anche in novembre[3]. Si tratta di uccelli monogami.

Il nido, a forma di coppa, viene costruito dalla sola femmina intrecciando foglie e fibre di papiro fra i canneti: la cova delle 3-6 uova è anch'essa a carico della sola femmina, col maschio che staziona di guardia nei pressi del nido e reperisce il cibo per sé e per la compagna. Le uova schiudono dopo circa due settimane di cova: i pulli, ciechi ed implumi alla schiusa, vengono imbeccati e accuditi da ambedue i genitori e sono in grado d'involarsi attorno alle tre settimane di vita, pur rimanendo nei pressi del nido ancora per qualche giorno prima di disperdersi.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Il canarino dei papiri vive attorno al Lago Vittoria ed ai suoi affluenti, in un territorio politicamente diviso fra Congo nord-orientale, Ruanda, Burundi, Tanzania nord-occidentale, Kenya sud-occidentale e Uganda.

L'habitat di questi uccelli, come del resto intuibile dal loro nome comune, è rappresentato dalle zone umide con presenza di papiri fra i 900 ed i 1600 m di quota[3].

Sistematica[modifica | modifica wikitesto]

Come tutte le specie del genere Crithagra, in passato anche il canarino dei papiri veniva ascritto al genere Serinus, salvo poi venirne scorporato con la dimostrazione della polifilia del genere[4][5].

La specie veniva in passato considerata una sottospecie del canarino faccianera col nome di C. capistrata koliensis, tuttavia attualmente si ritiene che essa se ne discosti abbastanza e che mostri maggiore affinità col canarino di foresta, col quale potrebbe formare una superspecie[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) BirdLife International 2012, Crithagra koliensis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Fringillidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 14 aprile 2017.
  3. ^ a b c d (EN) Papyrus Canary (Crithagra koliensis), su Handbook of the Birds of the World. URL consultato il 14 aprile 2017.
  4. ^ Zuccon D, Prys-Jones R, Rasmussen PC and Ericson PGP, The phylogenetic relationships and generic limits of finches (Fringillidae) (PDF), in Mol. Phylogenet. Evol., vol. 62, 2012, pp. 581-596, DOI:10.1016/j.ympev.2011.10.002. URL consultato il 14 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2021).
  5. ^ Nguembock B, Fjeldså J, Couloux A, Pasquet E, Molecular phylogeny of Carduelinae (Aves, Passeriformes, Fringillidae) proves polyphyletic origin of the genera Serinus and Carduelis and suggests redefined generic limits, in Molecular phylogenetics and evolution, vol. 51, n. 2, 2009, pp. 169-181, DOI:10.1016/j.ympev.2008.10.022.

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