Colomys goslingi

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Ratto dei guadi africano
Immagine di Colomys goslingi mancante
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Euarchontoglires
Ordine Rodentia
Sottordine Myomorpha
Superfamiglia Muroidea
Famiglia Muridae
Sottofamiglia Murinae
Genere Colomys
Thomas & Wroughton, 1907
Specie C.goslingi
Nomenclatura binomiale
Colomys goslingi
Thomas & Wroughton, 1907

Il ratto dei guadi africano (Colomys goslingi Thomas & Wroughton, 1907) è l'unica specie del genere Colomys (Thomas & Wroughton, 1907), diffusa nell'Africa equatoriale.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Roditore di piccole dimensioni, con lunghezza del corpo tra 103 e 140 mm, la lunghezza della coda tra 133 e 156 mm, la lunghezza del piede tra 34 e 38,5 mm, la lunghezza delle orecchie tra 17 e 20 mm e un peso fino a 73 g.[3]
Cranio di proporzioni medie, con la regione sopra-orbitale e parietale poco pronunciata. Le bolle timpaniche sono normali.
Sono caratterizzati dalla seguente formula dentaria:

3 0 0 1 1 0 0 3
3 0 0 1 1 0 0 3
Totale: 16
1.Incisivi; 2.Canini; 3.Premolari; 4.Molari;

La pelliccia è corta, setolosa e velluta, ma non spinosa. Il colore del dorso varia dal marrone scuro al cannella, con una porzione posteriore più nerastra. Le parti ventrali sono bianche, la linea di demarcazione sui fianchi è netta e molto alta, all'altezza delle guance. Le zampe sono interamente bianche, tranne una sottile striscia scura che si estende lungo le anche nelle zampe posteriori. I piedi sono allungati. Le orecchie sono grandi, grigie e prive di peli. Sono presenti due macchie biancastre su ogni lato della testa alla base di ogni orecchio. La coda è ricoperta finemente di scaglie, circa 12 anelli per centimetro, priva di peli e uniformemente grigiastra. Le femmine hanno un paio di mammelle pettorali, un paio post-ascellari e 2 paia inguinali.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

Vive principalmente lungo i corsi e le pozze d'acqua dove costruisce corti tunnel sulle sponde. È notturno e probabilmente solitario.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre principalmente di grossi invertebrati degli ambienti lacustri e piccoli vertebrati.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

In Uganda e Repubblica Democratica del Congo orientale è presente una stagione riproduttiva tra marzo e luglio. Sono state osservate femmine gravide con 1-3 embrioni.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa nell'Africa equatoriale.

Vive nelle foreste pluviali e nelle foreste miste a savana adiacenti tra i 400 e 3.200 metri di altitudine.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Sono state riconosciute 5 sottospecie:

Una popolazione isolata è presente anche in Liberia e Guinea. Nel 2020 questa popolazione è stata assegnata ad una nuova specie, C.wologizi, mentre un'altra, C.lumumbai è stata riconosciuta nella Repubblica Democratica del Congo[4]

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato che la specie è relativamente diffusa e localmente comune, sebbene altamente specializzata, classifica C.goslingi come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Kerbis Peterhans, J., Schlitter, D., Dieterlen, F. & Cotterell, F.P.D. 2008, Colomys goslingi, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Colomys goslingi, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Novak, 1999.
  4. ^ TC Giarla, TC Demos, A Monadjem, R Hutterer, D Dalton, ML Mamba, EA Roff, FM Mosher, V Mikeš, CP Kofron & JCK Peterhans, Integrative Taxonomy and Phylogeography of Colomys and Nilopegamys (Rodentia: Murinae), Semi-aquatic Mice of Africa, with Descriptions of Two New Species, in Zoological Journal of the Linnean Society, n. 108, 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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