Coenia

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Coenia
Immagine di Coenia mancante
Classificazione filogenetica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Bilateria
Phylum Arthropoda
Subphylum Tracheata
Superclasse Hexapoda
Classe Insecta
Sottoclasse Pterygota
Coorte Endopterygota
Superordine Oligoneoptera
Sezione Panorpoidea
Ordine Diptera
Sottordine Brachycera
Coorte Cyclorrhapha
Sezione Schizophora
Sottosezione Acalyptratae
Superfamiglia Ephydroidea
Famiglia Ephydridae
Sottofamiglia Ephydrinae
Tribù Ephydrini
Genere Coenia
Robineau-Desvoidy, 1830
Serie tipo
Coenia caricicola
Robineau-Desvoidy, 1830
= Ephydra palustris
Fallén, 1823
Specie

Coenia Robineau-Desvoidy, 1830 è un genere di insetti della famiglia degli Ephydridae (Diptera: Schizophora), comprendente alcune specie a distribuzione oloartica.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Gli adulti sono morfologicamente simili a quelli dei generi Paracoenia e Calocoenia, dai quali differiscono, nel complesso, per le dimensioni ridotte delle setole postoculari e omerali, per la presenza di due o tre paia di setole dorsocentrali, per la colorazione bruna dei bilancieri e per la conformazione del quinto sternite nell'addome dei maschi. Sono piccoli moscerini di colore bruno, con corpo lungo circa 2–3 mm, con esoscheletro di aspetto pruinoso e lucente.

Il capo ha occhi grandi e subrotondi, antenne pettinate, vitta frontale lucente con riflessi metallici. Chetotassi affine a quella di Paracoenia, composta da due paia di setole fronto-orbitali, setole ocellari ben sviluppate, proclinate e divergenti e setole verticali anch'esse ben sviluppate. Da Paracoenia si differenzia per le setole pseudopostocellari, piccole e deboli, e per le setole postoculari anch'esse generalmente deboli e comunque molto più brevi delle verticali.

Il torace è di colore uniforme, bruno scuro. La chetotassi è caratterizzata dalla presenza di peli acrosticali allineati in due file, non sempre evidenti, e quattro paia di setole dorsocentrali, con il primo presuturale. A differenza di Paracoenia, le setole omerali sono poco sviluppate e indistinguibili dai peli circostanti. Le ali sono prive di setole prominenti sulla costa e sulla base della radio.

L'addome presenta le stesse tinte del resto del corpo. È composto da sei o sette uriti visibili nella femmina e cinque nel maschio. L'addome del maschio è caratterizzato dal ridotto sviluppo del quinto sternite; surstili ben distanziati nel tratto distale, edeago ricurvo e appuntito.

Biologia e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Le larve di questi efidridi sono associate ad ambienti acquatici o semiacquatici più o meno ospitali e mostrano anche una discreta tolleranza alla salinità e all'alcalinità. In ogni modo non sono presenti in acque altamente saline o contaminate. Il substrato alimentare è rappresentato da detriti di alghe in decomposizione. Il regime dietetico sarebbe apparentemente saprofago, ma la presenza di microrganismi nell'apparato boccale non esclude la microfagia o un regime più complesso. Studi sulla biologia delle larve di Coenia, con particolare riferimento all'habitat e all'alimentazione, sono stati condotti fra gli anni settanta e i novanta da Foote su Coenia curvicauda[1][2].

Sistematica e filogenesi[modifica | modifica wikitesto]

Per la sua affinità morfologica con il genere Paracoenia, la storia di Coenia è strettamente intrecciata con quella di Paracoenia, sebbene quest'ultimo sia stato istituito a distanza di un secolo dal primo ad opera di Cresson (1935). Prima di Cresson, Coenia comprendeva sei specie, di cui quattro furono spostate nel nuovo genere. In Coenia rimasero solo C. palustris e C. curvicauda.

Sturtevant & Wheeler (1954), aggiunsero una nuova specie, C. paurosoma, ma trattarono Paracoenia come sottogenere di Coenia, includendovi il paurosoma[3]. La separazione dei due generi secondo l'impostazione di Cresson resta quella più ricorrente in letteratura ed è stata definitivamente sancita negli anni settanta dagli studi di Mathis (1975, 1979). Mathis (1979) ha individuato la natura parafiletica degli Scatellini e approfondito la relazione filogenetica tra Coenia e altri generi di Scatellini. In particolare si evidenzia una maggiore affinità filogenetica di Coenia con i generi Lamproscatella e Scatella rispetto a Paracoenia[4].

Nel corso degli anni settanta si aggiungono due nuove specie, C. elbergi e C. alpina, descritte rispettivamente da Dahl (1974) e Mathis (1975). Krivosheina (2001) ha infine descritto tre nuove specie della regione caucasica e dell'Asia centrale. La segnalazione non ha riscontri in letteratura. Va tuttavia rilevato che i principali cataloghi, con particolare riferimento a quelli redatti da Mathis & Zatwarnicki[5][6], precedono il lavoro di Krivosheina e in letteratura non vi sono contributi in materia di tassonomia del genere Coenia successivi al 2001.

In definitiva, Coenia comprende le seguenti sette specie:

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Coenia è un genere a distribuzione oloartica, con maggiore frequenza nelle regioni settentrionali. C. alpina è esclusiva del Neartico, tutte le altre specie sono paleartiche, ad eccezione di C. curvicauda, presente in entrambe le regioni.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ J.F. Scheiring, B.A. Foote, Habitat distribution of the shore flies of Northeastern Ohio (Diptera: Ephydridae), in The Ohio Journal of Science, vol. 73, n. 3, 1973, pp. 152-166. URL consultato il 6 aprile 2011.
  2. ^ B.A. Foote, Biology and Immature Stages of Coenia curvicauda (Diptera: Ephydridae) (abstract), in Journal of the New York Entomological Society, vol. 98, n. 1, 1990, pp. 93-102. URL consultato il 4 aprile 2011.
  3. ^ Alfred Henry Sturtevant, Marshall Ralph Wheeler, Synopses of nearctic Ephydridae (Diptera), in Transactions of the American Entomology Society, vol. 79, 1954, pp. 151-261.
  4. ^ Mathis (1979).
  5. ^ Wayne N. Mathis, Tadeusz Zatwarnicki. World catalog of shore flies (Diptera: Ephydridae). Memoirs on Entomology, International 4 (Associated Publishers), 1995. ISBN 1566650593. (In inglese).
  6. ^ Mathis e Zatwarnicki (1998).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Marina G. Krivosheina, New Data on Palaearctic Species of the Genus Coenia (Diptera, Ephydridae) [collegamento interrotto] (PDF) (abstract), in Zoologicheskiy zhurnal, vol. 80, n. 11, 2001, pp. 1367-1371. URL consultato il 5 aprile 2011.
  • (EN) Wayne Nielsen Mathis, A systematic study of Coenia and Paracoenia (Diptera: Ephydridae) [collegamento interrotto], in Western North American Naturalist, vol. 35, n. 1, 1975, pp. 65-85. URL consultato il 2 aprile 2011.
  • (EN) Wayne N. Mathis, Studies of Ephydrinae (Diptera: Ephydridae), II: Phylogeny, Classification, and Zoogeography of Nearctic Lamproscatella Hendel (PDF), in Smithsonian Contributions to Zoology, vol. 295, pp. 1-41. URL consultato il 28 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 12 luglio 2012).
  • (EN) Wayne Nielsen Mathis e Tadeusz Zatwarnicki, Family Ephydridae, in László Papp e Béla Darvas (a cura di), Manual of Palaearctic Diptera. Volume 3: Higher Brachycera, Budapest, Science Herald, 1998, pp. 537-570, ISBN 978-963-04-8836-5.
  • (EN) Willis W. Wirth, Wayne N. Mathis e John R. Vockeroth, Ephydridae, in James F. McAlpine (a cura di), Manual of Nearctic Diptera, vol. 2, Research Branch, Agriculture Canada, 1987, pp. 1027-1047, ISBN 0-660-12125-5.

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