Chrysler Thunderbolt

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Chrysler Thunderbolt
Descrizione generale
CostruttoreBandiera degli Stati Uniti Chrysler
Tipo principaleConcept car
Produzionedal 1940 al 1941
Esemplari prodotti6
Altre caratteristiche
Altro
StileAlex Tremulis

La Chrysler Thunderbolt è una dream car realizzata dalla casa automobilistica statunitense Chrysler nel 1940 e nel 1941. Progettata da Alex Termulis, fu costruita sul telaio della Chrysler Saratoga.

Il contesto[modifica | modifica wikitesto]

Gli interni

Presentata nelle mostre del periodo unitamente alla Chrysler Newport Phaeton[1], presentava una caratteristica avveniristica per l'epoca che non si sarebbe vista su altre vetture statunitensi sino al 1957 sulla Ford Skyliner[2] e che avrebbe trovato applicazione continuativa nelle produzioni di serie solo molto anni dopo: anticipando quelle che verranno chiamate coupé-cabriolet, presentava un tetto rigido che poteva ripiegarsi elettricamente in un apposito scomparto, trasformando la vettura in una spider[3]. Peraltro non si trattava della prima applicazione della soluzione a delle automobili, essendo già stata utilizzata su alcune vetture europee precedenti come la Peugeot 402.

Tra le altre caratteristiche c'era un uso intensivo dell'alluminio per la carrozzeria che si presentava con forme arrotondate e si allungava in basso in tutta la parte laterale, andando a coprire parzialmente le ruote. I fari anteriori erano a scomparsa.

Il nome della vettura venne scelto in omaggio alla "Thunderbolt" del 1937 che, guidata da George Eyston sul Bonneville Speedway, aveva battuto il record di velocità terrestre.

Come nel caso della Newport, anche della Thunderbolt ne vennero costruiti pochissimi esemplari, sei (cinque secondo alcune fonti) e ciascuno con colorazione specifica, che vennero venduti a prezzi particolarmente elevati per l'epoca e uno solo venne destinato al museo Chrysler[4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) 1940/1941 Chrysler Newport Phaeton, su imperialclub.com, 8 dicembre 2004. URL consultato il 2 aprile 2017 (archiviato dall'url originale l'11 aprile 2020).
  2. ^ (EN) 1941 Chrysler Thunderbolt, su conceptcarz.com. URL consultato il 2 aprile 2017.
  3. ^ (EN) 1940/1941 Chrysler Thunderbolt, su imperialclub.com, 22 marzo 2006. URL consultato il 2 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 3 gennaio 2017).
  4. ^ (EN) Chrysler’s Newport and Thunderbolt: Mere “idea cars” or an exoneration of the Airflow?, su hemmings.com, 6 maggio 2015. URL consultato il 2 aprile 2017.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Larry Edsall, I favolosi anni '50, in Concept Cars, traduzione di Sofia Scatena e Milena Cardaci, Vercelli, WS Edizioni White Star, 2009 [2003], pp. 28-29, ISBN 978-88-540-1193-9.

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