Chiesa di Santa Maria Assunta (Inzago)

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Chiesa di Santa Maria Assunta
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
LocalitàInzago
IndirizzoPiazza XXV Aprile
Coordinate45°32′27.14″N 9°28′56.88″E / 45.540872°N 9.482466°E45.540872; 9.482466
Religionecattolica di rito ambrosiano
TitolareSanta Maria Assunta
Arcidiocesi Milano
Consacrazione1827
Stile architettoniconeoclassico

La chiesa di Santa Maria Assunta è la parrocchiale di Inzago, in città metropolitana ed arcidiocesi di Milano[1]; fa parte del decanato di Melzo[2].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il campanile

La primitiva cappella di Inzago sorse nel 1148, fondata dai frati dell'ordine di Sant'Ambrogio di Milano[3]; nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani, scritto da Goffredo da Bussero sul finire del XIII secolo, si legge che la chiesa era filiale della pieve dei Santi Gervasio e Protasio di Gorgonzola[4].

Grazie al Liber Seminarii del 1564 si conosce che la chiesa era sede d'una rettoria, sempre dipendente dalla pieve gorgonzolese[4]; alcuni anni dopo, nel 1576 l'arcivescovo san Carlo Borromeo, compiendo la sua visita pastorale, esortò i fedeli a restaurare l'edificio[3].

Dalla Nota parrocchie Stato di Milano, redatta nel 1781, s'apprende che i fedeli ammontavano nel 1780 a 1782 abitanti e che il reddito della parrocchia era di circa 2128 lire[4].

All'inizio del XIX secolo venne costruita la nuova parrocchiale, disegnata da Gerolamo Arganini, che ruotò di 90 gradi la pianta originale; la consacrazione fu poi impartita dall'arcivescovo di Milano Carlo Gaetano II di Gaisruck[1].

Nella relazione della visita pastorale del 1897 dell'arcivescovo Andrea Carlo Ferrari si legge che il numero dei fedeli era pari a 5290, che il reddito era di circa 734 lire e che la parrocchiale, in cui aveva sede la confraternita del Santissimo Sacramento, aveva alle sue dipendenze le chiese di San Rocco, della Madonna del Pilastrello e di San Luigi e gli oratori della Madonna delle Grazie e della Vergine Addolorata[4].

Il 12 gennaio 1918 il già citato arcivescovo Ferrari stabilì che la chiesa inzaghese diventasse sede dell'omonimo vicariato, nel quale confluirono, oltre alla capo-pieve, anche le parrocchie di Pozzuolo Martesana, Trecella, Groppello e Masate, a cui s'aggiunse il 15 ottobre dell'anno successivo pure quella di Bettola d'Adda[4][5]; nel 1927 la chiesa venne poi restaurata ad opera di Mario Albertella[1].

Nel 1972, in seguito alla riorganizzazione territoriale dell'arcidiocesi, il vicariato d'Inzago fu soppresso e le parrocchie che erano in esso comprese entrarono a far parte del decanato di Melzo[4][5].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Facciata[modifica | modifica wikitesto]

La facciata della chiesa è tripartita da quattro lesene d'ordine ionico, sorreggenti il timpano di forma triangolare dotato di dentellatura, e presenta sopra il portale maggiore un arco cieco.

Interni[modifica | modifica wikitesto]

L'interno della chiesa è composta da un'unica navata e dal transetto; il punto in cui i due bracci si intersecano è coperto da una cupola, racchiusa all'esterno da un tiburio di forma circolare[1].

L'opera di maggior pregio qui conservata è la copia della Sindone fatta realizzare da Carlo Borromeo, passata poi alla famiglia Vitali e infine donata alla parrocchia di Inzago nel 1869[6].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Chiesa di Santa Maria Assunta <Inzago>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 21 febbraio 2021.
  2. ^ S. MARIA ASSUNTA - INZAGO [collegamento interrotto], su to.chiesadimilano.it. URL consultato il 21 febbraio 2021.
  3. ^ a b Storia, su comune.inzago.mi.it. URL consultato il 21 febbraio 2021.
  4. ^ a b c d e f Parrocchia di Santa Maria Assunta, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 21 febbraio 2021.
  5. ^ a b Vicariato di Inzago, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 21 febbraio 2021.
  6. ^ La Sindone di Inzago (MI), su m.duepassinelmistero2.com. URL consultato il 21 febbraio 2021.

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