Chiesa di Santa Cristina (Quinto di Treviso)

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Chiesa parrocchiale di Santa Cristina Vergine e Martire del Tiverone
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneVeneto
LocalitàSanta Cristina (Quinto di Treviso)
Coordinate45°38′37″N 12°08′08″E / 45.643611°N 12.135556°E45.643611; 12.135556
Religionecattolica di rito romano
TitolareCristina di Bolsena
Diocesi Treviso
Consacrazione1933
Stile architettoniconeogotico
Completamento1930

La chiesa di Santa Cristina Vergine e Martire del Tiverone è la parrocchiale di Santa Cristina, frazione di Quinto di Treviso, in provincia e diocesi di Treviso; vicariato di Paese.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Anticamente è una cappella dipendente dalla pieve di San Cassiano di Quinto. La chiesa fu ricostruita nel XVII secolo e rimaneggiata nel XVIII.

L'attuale edificio è però ancora più recente: fu completamente riedificato in stile neoromanico attorno al 1930, con il caratteristico campanile posto inusualmente sopra il portale d'ingresso. Fu consacrata poi nel 1933 dall'arcivescovo Andrea Giacinto Longhin, vescovo di Treviso ed arcivescovo titolare di Patrasso.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Edificio in stile più neoromanico, al suo interno, presenta tre ampie navate e transetto. È completamente decorata ad affresco con motivi geometrici ed ornamentali.

Altare
Altare sinistro
Altare destro
Ingresso della chiesa visto dall'altare
Veduta lato sinistro da ingresso
Veduta lato destro da ingresso
Veduta dalla navata sinistra
Veduta dalla navata destra

Opere d'arte[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Pala di Santa Cristina al Tiverone.

Nonostante l'edificio sia piuttosto recente, conserva opere importantissime: la pala raffigurante la Madonna in trono col Bambino tra i Santi Cristina, Pietro, Liberale e Girolamo, restaurata nel 2012, e la lunetta Cristo morto e gli angeli poste dietro l'altare sono opere di Lorenzo Lotto (1505); le cantorie sono invece settecentesche. Il fonte battesimale è stato fatto seguendo il disegno realizzato da Paolo Machiavelli. Il mosaico alle spalle, così come il Buon Pastore, sono opere di Angelo Gatto.

L'opera realizzata da Lorenzo Lotto
Fonte battesimale di P. Machiavelli
Il Buon Pastore di A.Gatto.
Altare dedicato alla Immacolata Concezione
Santa Immacolata Concezione
San Giuseppe e Gesù bambino

Tra le altre opere, realizzate all'esterno della chiesa, da ricordare ci sono il mosaico sopra il portone della facciata principale, realizzato da Rachele Tognana e il dipinto di Angelo Gatto sopra il portone settentrionale della chiesa.

Mosaico del Cristo Risorto realizzato da Rachele Tognana
Dipinto del Sogno di San Giuseppe realizzato da Angelo Gatto
San Paolo
Ultima cena
San Pietro

Le navate[modifica | modifica wikitesto]

Navata sinistra Vetrate create da A. Gatto.

Adamo
Eva
Noè
Abramo
Isacco
Giuseppe

Navata destra Vetrate create da A. Gatto.

Mosè
Aronne
Giobbe
Sansone
Davide
Giona

Cupola[modifica | modifica wikitesto]

La struttura si trova subito dietro la zona del presbiterio e le vetrate ornamentali che la compongono illuminano la chiesa in maniera a dir poco celestiale, come si evince dalle immagini o semplicemente recandosi in visita al luogo di culto. Angelo Gatto nei venti anni passati alla realizzazione delle vetrate e dei mosaici ha dedicato parte di questo tempo per raffigurare, sulla parte alta della suddetta cupola, le figure degli Apostoli e degli Arcangeli, di San Paolo e San Giovanni Battista: qualcosa di veramente unico.

Mausoleo[modifica | modifica wikitesto]

A destra dell'altare del Buon Pastore, dal 1973 la cappella esistente è divenuta il mausoleo dove riposa la salma di Monsignor Tognana. Qui è possibile ammirare anche le quattro vetrate, realizzate da Angelo Gatto, raffiguranti Mons. Tognana e il Vescovo Longhin. All'interno della cappella vi sono, inoltre, le statue del Sacro Cuore di Gesù e del Cuore Immacolato di Maria.

Dove riposa la salma di Mons. Tognana
Il Cuore Immacolato della Vergine Maria
Il Sacro Cuore di Nostro Signore Gesù
Copia dell'opera di Lorenzo Lotto
Vetrata sinistra del mausoleo
Vetrata destra del mausoleo

Sull'altare, sono presenti quattro busti donati dal Cavaliere V. Gumier, contenenti reliquie di Sant'Ermagora, San Magno, San Carlo Borromeo e San Tiziano.

Sant'Ermagora
San Magno
San C. Borromeo
San Tiziano
Reliquia Sant'Ermagora
Reliquia San Magno
Reliquia San C. Borromeo
Reliquia San Tiziano

Organo a canne[modifica | modifica wikitesto]

Notevole l'organo Tamburini, inaugurato nel 1898 da Lorenzo Perosi e più volte ampliato dalla stessa ditta costruttrice nel 1946[1].

Collocato nelle due cantorie ai lati del presbiterio, è azionato da una consolle a trasmissione elettrica. Ha due tastiere di 58 note e pedaliera di 30 per un totale di 21 registri reali.

Lato sinistro altare
Lato destro altare
Lato sinistro altare
Lato destro altare

Le vetrate di Angelo Gatto[modifica | modifica wikitesto]

Sono tra le caratteristiche fondamentali della chiesa. La illuminano, la ornano e la abbelliscono. Oltre a quelle già accennate sopra vi sono quelle a lato degli altari delle navate e del fonte battesimale, senza dimenticare quelle sopra l'ingresso.

A lato dell'altare della Vergine Maria
A lato dell'altare della navata sinistra
A lato dell'altare della navata sinistra
A lato del Fonte Battesimale
San Marco e San Matteo Evangelisti
San Luca e San Giovanni Evangelisti
Vetrata superiore raffigurante il Vescovo Longhi, Monsignor Tognana e Santa Cristina
Vetrata inferiore, la morte di.Gesù Cristo

Altri ornamenti[modifica | modifica wikitesto]

Colpisce la fattura dei solai delle navate laterali e della navata centrale.

Soffitto navata sinistra
Soffitto navata centrale
Soffitto cupola navata centrale
Soffitto navata di destra

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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