Chiesa di San Colombano (Davagna)

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Chiesa di San Colombano
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLiguria
LocalitàMoranego (Davagna)
Coordinate44°28′33.36″N 9°06′12.6″E / 44.475933°N 9.1035°E44.475933; 9.1035
Religionecattolica di rito romano
TitolareColombano di Bobbio
Arcidiocesi Genova
Inizio costruzioneXIII secolo
CompletamentoXIII secolo

La chiesa di San Colombano è un luogo di culto cattolico situato nella frazione di Moranego nel comune di Davagna, nella città metropolitana di Genova. La chiesa è sede della parrocchia omonima del vicariato Medio-Alto Bisagno dell'arcidiocesi di Genova.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il campanile

Secondo alcune fonti locali la presenza di una chiesa nella frazione di Moranego è documentata a partire dal 23 aprile 1206. Nel 1304 fu unita sotto unico controllo del rettore della chiesa di San Tomaso di Boasi (Lumarzo) e dal 1311 suffraganea della pieve Santa Maria Assunta di Bargagli. Fu elevata al titolo di parrocchiale indipendente dal 1580.

Proprio a partire dal 1580 fino al 1582 subì una prima ricostruzione che divenne definitiva dopo i secondari lavori del 1635 - 1636. Secondo alcuni documenti della prima metà del XVII secolo la chiesa fu intitolata a san Bartolomeo apostolo, ma pochi anni dopo si ritornò all'antica intitolazione.

L'attiguo campanile fu costruito molto più tardi, nel 1828, ma appena cent'anni dopo la struttura campanaria rischiò di crollare; per tali motivi l'autorità competente vietò il transito in prossimità della chiesa e ordinando l'immediato sgombero della canonica e di un'altra abitazione. Poiché la situazione non presentò altre alternative, con ordinanza prefettizia del 27 novembre 1927 si ordinò la chiusura della struttura e nel settembre del 1928 si diede inizio alla demolizione.

Curiosamente la chiesa e il campanile non furono demoliti poiché nuovi lavori durati tre anni, commissionati dal curato di Rosso don Giovanni Battista Piccardo, permisero la riapertura della chiesa e il raddrizzamento della torre campanaria. La domenica del 9 agosto 1931 l'arcivescovo di Genova Carlo Dalmazio Minoretti poté ufficializzare la solenne inaugurazione. Fu eletta in prevostura il 19 novembre del 1915 da monsignor Ludovico Gavotti.

Tradizioni e Leggende - Il passaggio di San Colombano a Moranego[modifica | modifica wikitesto]

Una tradizione leggendaria, non suffragata da documenti, parla di un pellegrinaggio che san Colombano avrebbe fatto da Bobbio a San Fruttuoso di Capodimonte, e del suo passaggio sulla Scoffera e a Moranego (facenti poi parte delle proprietà dell'abbazia di San Colombano di Bobbio nella corte di Sant'Onorato di Patrania di Torriglia), dove poi sorse la chiesa dedicata al santo patrono e dove avrebbe lasciato in ricordo del passaggio una crocetta costudita per secoli. In memoria di questi fatti la popolazione di Moranego e dei dintorni per secoli usava recarsi in processione portando la crocetta fino a San Fruttuoso di Capodimonte[1][2][3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • D.C. 261 - 265; 437. Rem. reg. X, 43 - 60. A.F. 690 - 698.
  • A.S.G. Diversorum Collegi, num. 72, supplica 12 giugno 1635.
  • V. Remondini, Parrocchie dell’Archid. di Genova, Reg. X, p. 55.
  • Valeria Polonio, Il monastero di S. Colombano di Bobbio dalla fondazione all'epoca carolingia, Genova, 1962, p. 44.
  • A.C. Come don Piccardo è riuscito a raddrizzare il campanile pericolante della chiesa di Moranego, in "Il Secolo XIX" del 6 dicembre 1929.
  • "R.D." agosto 1931, p. 287; nov.-dicembre 1915, p. 332.
  • P. Novella, 1928, pp. 429 - 430; 1939, pp. 671 - 672.

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